Non capivo cosa stesse facendo, ma afferrò così velocemente la mia mano che rimasi un attimo ad ascoltarlo.
"Stammi a sentire."
Esclamò con tono deciso
"Tu non hai la più pallida idea del controllo che tieni su di me, lentiggini. Non so se questa cosa sia la migliore, sei la mia sorellastra. Ma per una volta, voglio vivermela."
Mi spiegò poggiando la sua fronte contro la mia
"Tutto questo è assurdo, Nicholas."
Gli dissi sorridendo
"È inspiegabile come certe anime così diverse, siano destinate a stare insieme."
Gli risposi tirando su un bel respiro
"È un casino, la mia vita è sempre stata un casino. Ma tu, me l'hai stravolta maggiormente."
Mi disse baciandomi
"Con Dean non penso sia ancora finita del tutto. Ho il timore di dover nuovamente provare dolore nel ritrovarmelo davanti."
Gli spiegai dirigendomi su per le scale
"Nessuno ne è al corrente, non ancora."
Conclusi infine
"Fai quello che ti senti. Vai dove il tuo cuore batte al solo sibillo di nome. Vai dove il tuo stomaco non riesce a resistere una volta che te lo ritrovi davanti. E fai quello che non ti mostra paura."
Mi disse Nicholas salendo il primo scalino e dirigendosi in camera mia
"Adesso, meglio che tu vada a letto. Ti accompagno."
Mi disse infine.
Una volta entrata in stanza, mi accomodai velocemente sul letto e Nicholas mi rimboccò le lenzuola.
"Spero tu possa decidere per quello che, ti farà stare bene."
Mi disse spegnendo la luce
Immediatamente alzai la testa dal cuscino ed esclamai
"No! La luce no!"
Nicholas con un solo movimento riuscì a riaccenderla e si girò per osservarmi
"Scusami...Adesso vado."
Mi disse confuso e perplesso
Capì che quella sera, Nicholas aveva fin troppo aperto il suo cuore e aveva mostrato un lato che non avrei mai attribuito alla sua persona.
Ero continuamente in battaglia con me stessa.
Sapevo che infondo, Dean si sarebbe fatto vivo e mi avrebbe ben presto chiesto perdono.
Ma dall'altra, una parte di me, urlava il nome di Nicholas.
Le cose si erano forse accentuate troppo, e non capivo se Nicholas stesse davvero mostrando interesse nei miei confronti.
Ma quella sera, i pugni sul suo viso, dicevano altro.
Nicholas è sempre stato così.
Ha sempre appartenuto ad un mondo pieno di violenza, e la mia testa non capiva se stessi facendo del bene.
Se mi stessi facendo del bene.
Stare con lui era la cosa migliore?
È questo ciò che voglio?
È questo ciò che cerco da una vita?
È lui?
Tutte domande alla quale associare una risposta era così complicato.
Per cui, chiusi gli occhi, e mi lasciai alle spalle dubbi, incertezze, paure.
Spazio autrice:
Ciaoo amici, come state?
Spero tutto bene.
Ecco l'altro episodio.
A presto, bacii ❤️🥹.

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È colpa mia
Roman d'amourNon si tratta di cercare ciò che voglio. Quello che voglio veramente l'ho già trovato, che non lo posso avere è un'altra cosa.