"Un gruppo di giovani si
sfida in gare di auto.
Adorati dalle ragazze e
stimati dai coetanei,
affrontano gare difficili,
i cui esiti sono sempre incerti."-
Durante la sera, prima di iniziare la gara, decisi di divertirmi un po' insieme a Jenna.
Ballammo quasi tutta la notte e bevemmo a dismisura.
Decisi di bere tutto quello che mi veniva offerto e su questo, sbagliavo.
Molto.Arrivò il momento di Nick.
Non sapevo cosa fare, ma ero certa che per lui quella gara contava tanto.
Sebbene non mi ritenessi una persona 'importante' per lui e il suo trascorso, pensai che non sarei dovuta andare.
Ma poi, decisi di riflettere su quello che era accaduto la mattina.
Mi aveva raggiunta in stanza per invitarmi.
Cominciavo a contare qualcosa per lui?
-
Adorava guidare in condizioni estreme, diventava letteralmente un animale quando affrontava curve e tornanti, oppure quando andava in pista.
Aveva rinunciato a tante cose per avere quell'auto, la sua porsche rossa, e non avrebbe certo rinunciato a spendere qualcosina in più per vincere tutte le sfide possibili. Detestava i suoi avversari tanto da essere giunto ad aspettarli dopo la gara per litigare, sostenendo che la loro condotta di guida fosse scorretta o al limite del regolamento.
Sapeva che a quella gara ci sarebbe stata la qualificazione e questo lo rendeva nervoso, ma anche molto stimolato. Soprattutto voleva battere Ronnie, il mafioso, così lo chiamavano nel giro, che spesso gli aveva dato molto filo da torcere ed alcune volte lo aveva sconfitto.
-
La gara stava per iniziare ed io, Jenna e Lion, non eravamo ancora giunti sul posto.
Ci impiegammo pochi minuti e una volta arrivata lo vidi posizionato sulla griglia.
Era seduto sopra una porsche, rossa.
Quel gioiellino contava molto per lui, e la reputava il suo più grande amore.
Raggiungendo piano piano la pista, lo vidi sconcentrato.
Mi stava guardando.
Io, l'unica cosa che in quel momento pensai fu mio padre.
Gareggiavo sempre insieme a lui, era campione di Rally, ma soprattutto era il mio campione.
*
In quel momento mi sentì strana.
Era come se ci fossimo solo io e lui, a guardarci fino a leggerci nell'anima.
Con le lacrime agli occhi, gli sorrisi e lui, si voltò senza prestarmi attenzione.
Era uno stronzo.

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È colpa mia
RomanceNon si tratta di cercare ciò che voglio. Quello che voglio veramente l'ho già trovato, che non lo posso avere è un'altra cosa.