Capitolo 16

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Nicholas

Durante il combattimento quel bastardo di Greg, non faceva altro che provocarmi senza freni.

Abbiamo avuto un piccolo intralcio in passato.

Ed era ancora in sospeso.

Prima di dare inizio al combattimento, vidi Jenna e Lion sorridermi e incoraggiarmi nel lasciarlo lì, a terra pestato a sangue.

Mi si avvicinò Mario, anche con lui avevo qualche problemino e che presto avrei risolto.

"Nick, hai visto Noah?
Le avevo detto che stasera ci sarebbe stato il ring."

Le sue parole mi lasciarono per un momento impassibile

"Ma che cazzo ti passa per la testa?"

Gli dissi spingendolo

"Noah non devi neanche guardarla."

Ribattei stringendo le nocche delle mie mani

"Devi lasciarla fuori da questo mondo."

Era come se quella affermazione fosse riferita più a me che a lui

Dinnanzi a un battibecco simile, Lion ordinò a Mario di filare via, e obbedì.

Doveva.

Altrimenti lo avrei ucciso con le mie stesse mani

La voce riguardante questo mio lato si stava espandendo troppo, e non dovevo farla arrivare a mio padre.

Lui non era al corrente di tutta la merda che mi circonda e appartiene ormai da diversi anni

Entrati sul ring, da sfidante leale, cercai di dare la mano a quel bastardo.

Ma la rifiutò rifilandomi un pugno.

Non avrei permesso che i soldi in palio sarebbero andati a finire nella tasca di quel bastardo e cercai a tutti i costi di scaraventare frustazione e rabbia nei suoi confronti.

Lo buttai a terra quasi tre volte e potei ben notare tutta la gente applaudire e urlare il mio nome

Quella sera, lo lasciai disteso a terra, lì.

Pieno di sangue e anche pieno di rabbia.

La stessa, che da sempre ho nutrito nei suoi confronti.

Vinsi quei benedetti soldi e tornai a casa.

Passai prima da Ana, per lasciarla a casa e mi rivolse parola dopo più di due ore che neanche la guardavo

"Quando hai intenzione di venire da me, adesso?"

Mi chiese afferrando la borsa

"Non lo so, poi ti chiamo."

Affermo guardandomi le ferite che quel bastardo mi procurò pochi istanti prima

"Buonanotte Nicholas."

Mi disse uscendo dall'auto e squadrandomi male.

Ma d'altronde, dovevo solamente prendere una posizione.

Io ed Ana è da un sacco che ci conosciamo.

Lei era la classica bulla della scuola e io, dopo aver subito parecchie alzate di mani, lo diventai anche.

Non riuscivo a tollerare il fatto che la gente mi mettesse le mani addosso, mi rendeva debole e al centro di qualsiasi bastardaggine si potesse fare.

Ero un bersaglio facile da colpire e da stendere a terra.

Fin quando decisi che quella storia doveva finire, completamente.

Nessuno doveva permettersi di rifarlo, nessuno doveva toccarmi, neanche con un dito.

E da quel giorno in poi, quando decisi finalmente di cacciare fuori le palle e affrontare chiunque, nessuno potè più farlo.

Tutti mi temevano.

Ed è questo che ti dà sintomo di vittoria.

Il fatto che la gente tema la tua presenza o anche un tuo sguardo, fa capire che finalmente sei diventato qualcuno.

Non venni più etichettato come 'il figlio dell'avvocato più famoso di tutta Los Angeles'.

Ma bensì quello che con solo una battuta di troppo, riusciva a lasciare a terra chiunque, facendogli capire chi comandava.

Ero un vero bullo, è così.

Tutti mi assecondavano, ed è stato forse proprio questo il movente del mio gran brutto carattere.

Nessuno sin da bambino riusciva a mettermi un freno e placarmi.

Nessuno e dico nessuno poteva permettersi di farlo.

C'è anche da dire che ero pure io lo stesso che dava inizio alla lite, ma avendo il controllo della situazione mi piaceva farlo.

Mi piaceva mostrarmi difronte alla gente forte e invincibile.

Lo ero fin quando una ragazza dai capelli biondi, occhi color miele e lentiggini cosparsi su tutto il viso entrò nella mia vita a gamba tesa, cambiandola del tutto.

Spazio autrice:

Amo tantissimo poter fare i pov's su questi due diavoletti.

Spero tanto che questo mio adattamento possa piacervi.

Mettete una stellina al capitolo se vi va e seguitemi per altri, nuovi e sconvolgenti capitoli.

E mi scuso se è un po' troppo corto, rimedierò presto con un altro 🤭.

A presto 💋💋💋

È colpa miaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora