Capitolo 41

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"Quei due erano strani 

Volevano  disperatamente amarsi 

Ma avevano quella paura fottuta di appartenersi "

Pov's Carmine

Quando la vidi allontanarsi non ci avevo avevo pensato due volte a raggiungerla , le chiesi di vederci e credevo fermamente che rifiutasse , invece ha accettato , così dopo cena e qualche chiacchiera , io e lei ci allontanammo 

-Com'è Ancora ?-domandai 

-Carina -ammise - ma non è come Napoli-disse con tono malinconico 

-Non è stata colpa tua -dissi 

-Cosa?-domandò

-La sparatoria , non è stata colpa tua - 

-Se avessi accettato di andare con mio padre tutto questo si sarebbe potuto evitare -

-No-dissi fermo- tuo padre mi voleva morto a prescindere , perchè crede che abbia ucciso Ciro-

-Tu sei sempre così-disse ridendo 

-Come?-

-So che non sei stato tu , però devi smetterla di proteggere gli altri , proteggi te stesso-

-Come hai fatto tu-ribattè con durezza - hai deciso per entrambi , lasciandomi - vidi il suo volto , sembrava che l'avessi spezzata 

-Tua madre ha ragione , non possiamo vincere questa guerra -

-La loro è una guerra , perchè io e te dobbiamo combattere ? -mi avvicinai - tu riusciresti a combattere ciò che senti per me? Io sinceramente no - 

-Non fare così - mise la sua sua fronte sul mio petto , sembra che io abba abbattuto le sue difese -Mi manchi -disse 

-Mi manchi anche tu Tarantella-dissi sorridendo , la strinsi a me e lei mi strinse a sè con più forza , abbracciarsi era come tornare a casa , è lei era la mia casa , camminammo in un parco , eravamo soli , e ci appartammo dietro ad un albero , nel buio 

-Ho paura -disse 

-Lo so , hai paura che ci possa succedere qualcosa e che tuo padre esca fuori dal nulla-

-Si-ammise - ho paura perchè quando si tiene a qualcuno , più si ha da perdere -  ci guardammo negli occhi , ora sia i miei che i suoi brillavano un'altra volta 

-Però ne vale la pena rischiare no?-domandai

-Per i tuoi abbracci , per i tuoi sorrisi decisamente sì- mi prese il volto , lo avvicinò al suo e posò le sua labbra sulle mie , quel contatto era come l'acqua per un assettato , le cinsi i fianchi e l'avvicinai ancora di più a me , potei sentire le sue mani toccarmi i capelli dolcemente , mi erano mancato tutto di lei , anche se solo con l'abbracciarla era sufficiente il fatto che abbia fatto lei il primo passo mi rende felice , smettemmo di baciarci

Lei mi prese la mano e se la portò sul suo petto- potrebbe esplodere -disse ridendo 

-Lo so e sai il perchè ?- feci il suo stesso gesto- perchè il mio sente lo stesso - poi le domandai - non scapperai più vero?- avevo paura che avrebbe fatto marcia indietro 

-No-rispose - non voglio scappare , anche se dovremmo affrontare il mondo , lo faremo insieme , io ti appartengo- 

-Ed io appartengo a te Tarantella - eravamo tornati , ma stavolta più forte di prima

ANGOLO AUTRICE :

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