Capitolo 48

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" Non eravamo fatti di addii , bensì di  attese "

Pov's Rosa 

-E' stato bellissimo Silvia - gli stavo raccontando , non proprio nei dettagli , della mia serata con Carmine 

-Si vede nei tuoi occhi quanto sei felice - ora però arrivava la parte più brutta di un viaggio , rifare le valigie 

-Non voglio che tu vada via - si lamentò la mia amica 

-Nemmeno io , però ho la mia vita lì , ma non è un addio questo , ci rivedremo , per videochiamata -  

-Lo so ma non sarò la stessa cosa - e mi abbracciò , le vacanze erano finite e la scuola e il lavoro mi attendevano , fa sempre male ripartire , ma stavolta me ne vado molto meglio rispetto a qualche mese fa , non vado via con le lacrime , ma col sorriso , la maggior parte delle cose che avevo in sospeso qui , le ho risolte , me ne rimane solo una , però non è ancora arrivato il momento 

-Sei pronta?-domandò Silvia 

-Si -chiusi la valigia e presi la borsa e la giacca  e me ne andai , mi accompagna Silvia in stazione , Carmine aveva il turno , mi dispiaceva però lo capivo , mi disse che stava cercando un posto per andarsene dato che la sua situazione  a casa era diventata insostenibile 

Quando uscimmo dal portone ebbi una bella sorpresa -Carmine!- dissi e gli saltai letteralmente addosso -credevo che dovessi lavorare -

-Ho chiesto un permesso -disse sorridendomi - appena gli ho raccontato chi eri mi hanno preso per le orecchie e mi hanno detto che sarei stato un pazzo ad non accompagnarti- mi prese per mano e insieme andammo , a piedi, alla stazione , nel tragitto ci scattammo qualche foto , volevo dei ricordi di noi sul mio cellulare , così avrei sentito meno la sua mancanza 

-Mi mancherai tanto-dissi

-Verrò a trovarti presto-promise  e so che la manterrà , mi ha raccontato anche della proposta del comandante 

-Siamo stati fortunati -dissi - Abbiamo trovato delle persone che ci hanno aiutati -

-Di sicuro lui mi ha aiutato molto di più rispetto alla mia famiglia - disse 

Io senza Paola non avrei avuto potuto avere la vita che sto costruendo , lontana da mio padre , mi sento libera di respirare aria vera , non si dice molto spesso , ma ad alcuni , la famiglia è sinonimo di  tossicità , è gabbia , catene ,soprattutto per gente come noi , cresciuti tra armi e morte , eravamo arrivati alla stazione 

-Siamo arrivati -disse con tono triste , io lo abbracciai 

-Ci sentiamo non appena arrivo -dissi e lo baciai - ero partita nervosa e torno felice - e sorrisi 

-Ti amo Rosa -disse e mi baciò la fronte  , dopo un ultimo abbraccio , mi diressi al treno , lui mi salutò con la mano e lo ricambia 

Ora sapevo che amare era fatto anche di coraggio , e io con Carmine , mi sentivo padrona del mondo intero

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