La campanella suonò dando inizio alla ricreazione.
-Finalmente la tortura sta per finire - Ammy si sdraiò sul prato della scuola.
-Gli ultimi 15 giorni - esclamai io.
-Che mi racconti Stella?
-Cosa vorresti sapere?
-Non so, é da tanto che non passiamo un giorno insieme.
-Ti va di uscire sabato? Non so magari possiamo farci un giro in centro oppure andare a mare..
-Mare!
-Perfetto.
Ammy ed io amavamo il mare. Era l'unica cosa che riusciva a liberarci da ogni pensiero.
-Facciamo venire anche Sally? Così il trio è al completo
-Va bene.
Ammy e Sally erano diventate amiche grazie a me e ciò era stato un vantaggio perché così potevo stare con entrambe, invece di stare con una trascurando l'altra.
Loro due avevano molte cose in comune, forse più di quanto io ne avessi con loro e ció mi faceva piacere, perchè entrambe avevano molti problemi a relazionarsi con gli altri.
Uscite da scuola io e Ammy tornammo a casa subito invece di fermarci, come era solito fare alla fine della scuola, in libreria.
Misi le chiavi nel portone e feci per aprirlo quando ad un tratto due grandi mani coprirono i miei occhi.
In quel momento provai paura, ma questa andò via quando sentii il profumo del ragazzo che 13 anni fa era entrato nella mia vita senza più uscirne. Mark.-Ehi - dissi girandomi verso di lui e appoggiando le mie labbra sulla sua guancia.
-Ehi - sorrise.
-Come stai? - chiese
-Bene grazie, tu?
-Bene.
-Perchè non entri? Fa caldo, ti offro qualcosa
-Okay, tanto sono solo a casa.
-Lo stesso io, magari potremmo mangiare insieme.
-Volentieri.
Aprii la porta di casa e lo feci accomodare. Era da tanto che non mangiavamo insieme.
-Cosa vuoi che ti prepari di buono? - Nel mentre parlavamo mi misi il grembiule per non macchiarmi.
-Ciò che vuoi.
Mark accese la televisione e si sdraiò sul divano. Sembravamo essere tornati ai tempi delle elementari, quando lui invece di guardare CSI guardava i cartoni ed io che, invece di cucinare, gli offrivo delle brioches.
Mi sentivo bene con lui accanto, non ero agitata anzi, ero felice di poterlo guardare e parlargli a voce invece che tra messaggi.-Preparati perchè oggi assaggerai la mia specialità.
Mark non distoglieva lo sguardo dal mio viso, questo mi fece diventare rossa.
Iniziai a prendere pentola, padella e tutti gli ingredienti per preparare una semplice pasta al pomodoro, tonno, peperoncino e pinoli.
Mentre facevo riscaldare l'acqua Mark si alzò dal divano, venne verso di me abbracciandomi dalle spalle e lasciandomi un bacio sulla guancia.-Grazie - Mi disse sussurrando all'orecchio.
Mi girai e trovai i suoi occhi ad un passo da me. Averlo così vicino mi portava a sorridere e lui, non capendo perchè lo facessi, iniziò a preoccuparsi di aver fatto qualcosa di sbagliato.
-Qualcosa che non va?
-Nono, assolutamente, è solo che.. non sono più abituata ad averti così vicino.
-Be, dovremmo rimediare
Mark tornò ad abbracciarmi.
-La pasta è pronta possiamo mangiare.
...
Mark andò via verso le tre.
Prima di inziare a studiare chiamai mia madre raccontandole ciò che era successo. Mia mamma amava Mark, lo conosceva da quando era piccolo e dal primo giorno gli aveva fatto subito una grande simpatia.
Io invece lo amavo.
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Seventeen Love
JugendliteraturQuando frequenti per tanto tempo una persona non ti rendi conto di quanto sia importante per te. Inizi a capirlo quando questa si allontana lentamente dalla tua vita.