XXV

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-Brjan che succede? - la mia voce faceva era la solita di una ragazza addormentata e svegliata bruscamente.

-Scusa per l'orario ma ho bisogno di parlarti.

-Sono qui, dimmi tutto.

-Ricordi quando sono venuto a casa tua e ti ho detto che volevo parlarti di persona?

-Si, lo ricordo. Però aspetta.. di notte puoi fare poco affidamento su di me. Vediamoci alle 8 in piazzetta.

-D'accordo.

...

All'appuntamento andai con venti minuti di anticipo, ero troppo curiosa e, conoscendo Brjan, sapevo che qualcosa non andava, qualcosa di grave. Arrivò alle 8 precise al bordo del suo motorino.
Scese, levò il casco dalla testa e venne verso di me baciandomi sulla fronte.

-Ehi - Brjan cercò di accennare un sorriso.

-Siediti qui - indicai la panchina - io sono qui, puoi dirmi tutto.

-Non è semplice.

-Nulla è semplice in questa vita.

-Non voglio ferire nessuno Stella.

-Brjan mi stai facendo preoccupare.

Avvicinai la mia mano alla sua stringendola. Volevo fargli capire che qualsiasi cosa fosse io sarei stata pronta ad aiutarlo. Brjan lo meritava, mi era sempre stato accanto e mi aveva aiutato nei momenti di bisogno. Lui aveva bisogno di me ed io ero pronta a dar tutta me stessa per portargli un po di tranquillità.

-Mio padre è riuscito a farmi entrare al servizio militare. Parto Stella, starò due anni fuori in un paese Africano. Sta per scoppiare una guerra, banale fortunatamente, ma l'esercito ha bisogno di ragazzi per placarla e tra questi, grazie all'aiuto di mio padre, hanno preso me. Non posso dire di no, capisci? Ma non voglio lasciare Sally. Mi sono innamorato di lei e non sopporto vederla soffrire, non voglio che stia in ansia per me. E non voglio lasciare nemmeno te, sei la mia migliore amica ed ho paura... - abbassó lo sguardo.

In quel momento avrei preferito sparire, ma non potevo permettermelo. Il mio migliore amico aveva bisogno di me, dovevo dargli tutta la forza che avevo per farlo andare avanti.

-Avrò un amico soldato.. - dissi ironicamente mentre iniziai a piangere - non preoccuparti per noi, ce la caveremo. Stai attento tu.. non voglio ti accada qualcosa, non lo sopporterei. Ma tu sei forte, sei agile e sei bravo e poi non é detto che questa guerra scoppi.. parleremo a Sally, sta tranquillo.
Oh Brjan ti voglio bene - lo abbracciai mentre continuavo a piangere.
Dovevamo dirlo a Sally, ma non sarebbe stato facile.

...

Brjan chiamò tutti i componenti del nostro gruppo per dare la notizia.
Le lacrime di quel giorno ricordarono molto la pioggia. Tutti volevamo bene a Brjan e non potevamo vivere sapendo che lui metteva a rischio la sua vita. Ma era un eroe e sempre lo avremmo considerato tale. Anche lui adesso stava mettendo a rischio la sua vita per portare la pace nel mondo.
Sally era distrutta, pianse per tutta la notte ed io ed Ammy le stammo accanto sempre.
Brjan passò con Sally tutti i giorni e tutte le notti prima della partenza, volevano ricordare tutto l'uno dell'altra. I loro profumi, i loro sorrisi, gli abbracci, gli sguardi, i baci, i gesti, le espressioni.
Ma il giorno della partenza arrivò presto.

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