Seventeen Love

XVII

Le ragazze erano impazienti di raccontarmi tutte le novità, per questo, dopo aver salutato i loro genitori, salimmo in camera mia al piano di sopra. Non appena ci sedemmo nel letto suonò il campanello, pensando che fosse Stefano corsi sotto ad aprire la porta, magari avevo dimenticato qualcosa e lui me l'aveva riportata.
Aprii la porta e trovai i genitori di Brjan e lui che teneva in mano un regalo. Salutai i suoi genitori e lo abbracciai, li feci entrare e portai Brjan in camera per presentarlo a Sally, Ammy lo conosceva già.
Per le scale Brjan mi prese per il polso facendomi girare e avvicinandomi a lui.

-Scusa se non sono venuto. Ho avuto troppi problemi ma ti giuro che ti ho pensata ogni giorno.

Lo abbracciai.

-Adesso sei qui, questo è l'importante -gli sorrisi- Qualcosa di grave?

-Volevo parlarti anche di questo..in privato

-Nella stanza ci sono Sally ed Ammy, di loro puoi fidarti

-Facciamo un altro giorno.

-Come preferisci..

Entrammo in camera e presentai Brjan a Sally, Ammy invece corse a salutarlo.
Parlammo per mezz'ora circa. Sally e Brjan fecero subito amicizia, erano molto simili, e si scambiarono i numeri di cellulare, ma poi Brjan dovette andare via. In camera adesso eravamo solo noi, il trio.

-Okay chi inizia a raccontare?- dissi sorridendo maliziosa. Ammy alzò la mano.

-Ragazze ho una novitá. Mi sono fidanzata!

-Dici sul serio? - io e Sally sembravamo un coro. Ci buttammo su di lei abbracciandola, finalmente Ammy aveva aveva trovato qualcuno che la rendeva felice.

-Me lo ha chiesto ieri ed io ho accettato subito, mi sono innamorata ragazze.

-Che tenera! - Diedi una carezza in testa ad Ammy e poi mi rivolsi a Sally - Tu, invece, cosa ci racconti?

-Beh.. domani 10 ha una partita importante a calcio e sono riuscita a scoprire dove gioca.

-Magnifico! - esclamò Ammy. Io e lei ci guardammo in faccia e poi cominciammo a parlare con tono di comando verso Sally.

-A che ora è la partita?

-Alle 16, perché?

-Bene, domani ti faremo vedere da vicino il tuo 10.

Sally diventò tutta rossa ed iniziò ad urlare "no" per due minuti circa, ma tutte sapevamo che nel profondo del suo cuore non vedeva l'ora di ritrovarselo davanti, solo che era troppo debole per ammetterlo, per questo c'eravamo io ed Ammy pronte ad aiutarla.