XXII

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Io e Stefano ci vedemmo raramente da quel giorno. Non per colpa sua, ma per colpa mia, forse avevo davvero bisogno di chiarire i miei sentimenti, volevo capire se amavo veramente qualcuno e se Mark era uscito completamente dalla mia vita. Ma sapevo bene che questo non poteva mai accadere, perchè nonostante cercassi di evitarlo e provassi rabbia nei suoi confronti, sapevo bene che lui era sempre stato parte di me e non potevo scacciarlo via con uno schiocco di dita. Era una cicatrice nel cuore, troppo profonda per vederla, troppo pericolosa per risanarla.
Finalmente potevo camminare solo con le mie gambe, le stampelle le avevo chiuse nello sgabuzzino, non volevo più vederle.
Il saggio e il matrimonio si avvicinavano, mancavano solo 24 ore prima di poter vedere Mark in giacca e cravatta, gel nei capell e chissà se avrebbe pianto per l'emozione. Prima però avevo una cosa da fare, da chiarire. Dovevo andare da Stefano. Presi il cellulare e digitai il numero di Stefano, sperando rispondesse.

-Ciao Stella.

-Devo vederti.

-Arrivo.

...

Stefano arrivò dopo un quarto d'ora. Indossava una camicia a maniche corte azzurra e dei jeans scuri. I suoi occhi verdi quel giorno presero un colore ancora più bello, sembravano due smeraldi con linee gialle.

-Facciamo una passeggiata- dissi salendo sul furgone.
Stefano si mise alla guida e guidò seguendo le mie indicazioni.

-Fermati qui, siamo arrivati - scesi dal furgone e mi avviai verso il mare, non entrai in acqua, però mi sedetti a bordo riva. Stefano mi seguì e si sedette accanto a me - Questo é il mio posto preferito in assoluto. Ci venivo sempre da piccola con mio padre, è sempre stata desolata, forse perchè é difficile arrivarci e pochi sanno la strada ma non vogliono farla, troppo pericolosa.

-Ecco perchè ti piace. - mi guardò sorridendo - Perchè mi hai portato qui?

-Qui ci porto solo le persone che per me sono importanti. E tu lo sei.

Stefano si mise seduto di fronte a me prendendomi le mani.

-Ma da quel giorno ti sento distante. Ho paura di aver fatto qualcosa di sbagliato e di non essermene resa conto, per questo voglio chiederti scusa, ma non voglio che tu ti allontani da me. Ho bisogno di te, grazie a te sto dimenticando Mark, grazie a te sorrido di nuovo, grazie a te e non grazie a lui, non grazie agli altri. Grazie a te.

-Stella.. - avvicinò le sue labbra alle mie ma si fermò prima di premerle sulle mie - non sai quanto tu sia importante per me. Non puoi capire quanto il mio cuore sia pieno di gioia per queste parole. Ma è per te che sto aspettando, perchè so che prima devi sistemare la situazione con lui. Io ti aspetterò.

Ci stringemmo in un abbraccio che sembrò infinito. "Ti amo" questo avrei voluto dire, ma aveva ragione, dovevo aspettare, dovevo chiarire i miei sentimenti.

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