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Arrivai in campagna verso le 12 e non appena arrivai salutai le famiglie di Mark e Brjan, dopodiché mi sedetti sull'erba ed iniziai a leggere il mio libro preferito.
Brjan si avvicinò a me ed iniziò a parlarmi, dopo poco si aggiunse anche Mark. La sua presenza mi imbarazzava molto, non in senso negativo, ma al solo vederlo iniziavo a sorridere e a diventare rossa, e ciò mi dava molto fastidio perchè non riuscivo ad essere me stessa al massimo.
Parlammo del tutto, di scuola, degli amici, dello sport e di tutto ciò che ci passava per la testa.
Improvvisamente Mark si avvicinò a me per poi passare alle mie spalle che cinse con le sue braccia.
Non capivo bene ciò che stesse accadendo e ricordo di aver visto Brjan sorridere alla vista di quell'abbraccio.
Mi girai e trovai i suoi occhi azzurri cielo di fronte. Non riuscii a tenere lo sguardo e mo girai di colpo.
Mark continuava ad abbracciarmi fino a quando non parlò di Jessica, la sua fidanzata.
La mia testa fu invasa da mille pensieri e i miei occhi si riempirono di lacrime. Non volevo farmi vedere piangere, non volevo che lui capisse mi importasse. Mi liberai dalla sua presa e andai verso ad una fontana con la scusa di aver bisogno di acqua. Brjan sapeva che qualcosa non andava ma non poteva lasciare solo Mark. All'improvviso il telefono di quest'ultimo iniziò a suonare e, dopo essersi alzato e allontanato, Brjan corse da me, girandomi per le spalle e stringendomi forte a lui.

-Non merita le tue lacrime. - Brjan pronunciò queste parole con tono serio e fermo. Sapeva quanto soffrivo per lui e non voleva più vedermi soffocare tra le lacrime.
Le sue braccia per me erano sede di conforto. Con lui accanto sapevo che nulla potesse andare storto. Con lui al mio fianco ero certa di dimenticare Mark o almeno, ci avrei provato.
Brjan asciugò le mie lacrime e con tono dolce mi chiese come stessi. Sapevamo entrambi essere una domanda stupida.

-Torniamo da Mark, non voglio pensi qualcosa.

Ci sedemmo nello stesso punto e poco dopo arrivò anche Mark.

-Hai gli occhi rossi, cosa succede? - sembrava davvero interessato.

-Stupida allergia.

Nonostante tutto, mentirgli faceva male.

...

-Com'è andata? Racconta tutto! - Sally era impaziente.

-Sally...

Lei aveva già capito tutto. Non voleva più farmi parlare perchè sapeva che sarei scoppiata in lacrime e sapeva che odiavo ciò.
Mi strinse tra le sue braccia sussurrandomi parole all'orecchio.

"Insieme riusciremo a dimenticarlo".

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