Li feci accomodare. I nostri genitori si salutarono, io non riuscivo nemmeno a guardarlo in faccia dopo quello che mi aveva fatto.
Scusandomi, andai nella mia camera, Mark mi seguì.
Mi stesi nel mio letto e lui entrò e si sedette accanto a me.-Come ti senti? - chiese
-Dovevi pensarci prima Mark.
-Scusa se non sono venuto, troppi impegni.
-Delle stupide feste con i tuoi nuovi stupidi amici sono più importanti di me fresca di incidente?
-Scusami.
-Ma vaffanculo. 13 Anni passati insieme, ma che cosa sono stati per te? Te lo dico io. Nulla. Ecco perché adesso te ne freghi, ecco perché ora non ti importa più nulla di me.
-Stella...
- Ti chiedo solo una cosa. - lo bloccai - Smettila di illudermi, tutte quelle promesse... finiscila. Ricordi cosa hai detto a casa mia? Mi avevi detto che ti saresti riavvicinato a me, ma non lo hai fatto. Quindi adesso ti prego va via e lasciami in pace.
Mark si alzò e aprì la porta della camera, ma prima di andare via si girò verso me e mi guardò.
-Mi dispiace - disse. Poi andó via.
Scoppiai a piangere, volevo stare sola, non volevo più vederlo. Faceva troppo male ed io ero stanca di soffrire. Ma cosa voleva da me? Perchè non mi lasciava stare? Solo che non potevo farmi vedere debole. Non potevo e non volevo, io ero forte e dovevo farmi vedere per quella che ero. Una ragazza che superava tutto, per questo asciugai le lacrime e con un bel sorriso stampato in faccia, scesi in cucina e mi sedetti vicino a sua madre. Lei per me era stata come una zia.
-Come stai bella? - chiese
-Bene Sara e tu?
-Tutto bene. Inizia a preparare un vestito.
-Come mai?
-Tra due settimane Carla si sposa.
-Davvero?!
Carla era la sorella di Mark. Quanto le volevo bene, era la sorella che non avevo mai avuto. In quel momento pensai a come passasse veloce il tempo. Rammendavo quando giocavamo insieme, lei aveva solo cinque anni in più di me e adesso si stava per sposare.
Non vedevo l'ora di abbracciarla.Parlammo e ridemmo per più di un'ora, Mark era silenzioso.
Per quanto delusa potessi essere non potevo vederlo così, lui faceva comunque parte della mia vita ed io, a differenza sua, lo volevo troppo bene per non stargli accanto quando ne aveva bisogno.
Mi sedetti nel divano accanto a lui e lo guardai, poi lo presi per mano e lo portai in terrazza.-Mark non può cotinuare così, lo sappiamo sia io che tu.
-Ho sbagliato e me ne pento.
-Mark tu non sai quanto io stia male. Non puoi capire quanto tu sia importante per me.
Si avvicinò e mi abbracciò. Eravamo occhi contro occhi, non eravamo mai stati tanto vicini. Lui si avvicinò tentando un bacio, ma io lo fermai.
-Fa ancora troppo male - dissi.
-Scusami.
-Va tutto bene.
....
Presi il telefono e chiamai sia Sally che Ammy, le chiamate a tre erano le nostre preferite.
Raccontai loro tutto quello che era successo, non potevano crederci. Scoprimmo, però, che il saggio di Sally era lo stesso giorno del matrimonio di Carla. Questo non era un problema, anzi era una soluzione. Il matrimonio era di pomeriggio mentre il saggio di sera. Potevo benissimo andare al matrimonio, guardare la cerimonia e non appena fosse finita avrei preso un autobus e sarei corsa da Sally. Così non avrei dovuto passare un intero giorno con Mark, inoltre non potevo permettermi di mancare al saggio, era troppo importante sia per Sally che per me.
Ammy, invece, ci disse che avrebbe voluto presentarci bene ad Andrea e parola dopo parola, decidemmo di formare un nuovo gruppo, i quali membri fossero stati: lei, Andrea, io, Stefano, Sally e Brjan. In fondo eravamo tutti amici e vederci di più avrebbe fatto piacere a tutti.
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Seventeen Love
Teen FictionQuando frequenti per tanto tempo una persona non ti rendi conto di quanto sia importante per te. Inizi a capirlo quando questa si allontana lentamente dalla tua vita.