XVIII

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Sveglia alle 7, scuola finita e volevo andare a mare con mio papà, era da tempo che non passavamo una giornata insieme.
Papá mi portò nel posto in cui andavamo sempre quando ero piccola, una spiaggetta deserta con due barche abbandonate al centro e l'acqua sempre limpida e pulita.Non appena vidi quel luogo, non potei fare a meno di stringerlo forte a me e stampargli un bacio sulle labbra. Amavo mio papà.
Tornammo verso le 12, il tempo di una doccia e pranzammo.
Dopo aver aiutato mia madre a fare i piatti salii in camera e presi il cellulare aprendo watsapp. Ricevetti 10 messaggi di Sally che mi diceva che aveva parlato con Brjan, che gli stava simpatico e che non voleva vedere 10.
Le risposi solo di tenersi stretta Brjan e di prepararsi perché tra due ore avrebbe visto il suo amore.

....

Passata un'ora Sally si presentò a casa mia, era troppo ansiosa. Chiamai ad Ammy dicendole di scendere, nel frattempo mi misi a parlare con Sally.

-E allora hai parlato con Brjan, eh?

-Si, devo ammettere che avevi ragione, è troppo simpatico, un bravo ragazzo.

-Lo so - guardai il basso. Non sapevo perché ma in quel momento mi passarono per la mente molti episodi con Mark, quanto mi mancava. Sally di questo si era resa conto.

-Stella, non ci pensare. Ti prego non posso vederti soffrire così.

-Sta tranquilla, lo sto dimenticando davvero ma é normale che ogni tanto pensi a lui. Non potete aspettarvi che lo dimentichi subito.

-Stefano come sta?

-Non so, non l'ho sentito.

-Beh, che aspetti a cercarlo?

-Lo farò appena torneremo.

Quando arrivò Ammy salutammo i miei ed andammo con le bici al campetto più popolare della nostra città. Per giocare li una partita doveva essere veramente bravo.
Sally tremava e sudava, quella ragazza non riusciva mai a stare calma. Ci sedemmo in un gradino vicino al campo, nessuno poteva vederci perchè eravamo coperte dal furgoncino del telegiornale, stavano intervistando l'allenatore della squadra di 10. Io e Ammy cercammo di vederlo, ma Sally lo aveva già visto. Lo guardava con gli occhi che brillavano, si vedeva che era innamorata, lo si capiva perchè non appena lo vide smise di tremare. Adesso era felice, stava bene.
La partita si concluse con la vittoria della squadra di 10, che poi fu preso in braccio e lanciato in aria. La squadra si stava dirigendo verso gli spogliatoi, tranne 10, lui andava verso la parte opposta. Lo seguimmo ma era meglio se non lo avessimo fatto. 10 baciò una ragazza.
Sally scappò via piangendo e io ed Ammy la inseguimmo cercando di fermarla e farla calmare.
Non potemmo dire parole, potemmo solo abbracciarla. Lei in questo momento non aveva bisogno di parole, aveva solo bisogno di noi e della nostra forza. Ci sedemmo in una panca e dopo un po qualcuno appoggiò le sue mani sulle mie spalle, Brjan.

-Che succede? - disse vedendo Sally piangere.

-Ciò che é successo a me.

Brjan si chinò verso Sally prendendole una mano, lei riconoscendolo si buttò verso di lui e lo abbracciò.

-Sta tranquilla - gli disse - tutto si sistemerà.

-Che ci fai qui? - disse lei tremante

-Mio cugino oggi gioca qui

-Dimmi che non é quello con la maglia numero 10

-No Sally, non è lui. Ma lo conosco.. e una ragazza come te dovrebbe avere il meglio, lui non lo é.

....

Tornammo a casa. Era stata una giornata troppo pesante, pensai, ma il bello doveva ancora venire.

Chiamai Stefano, volevo sentire come stava.
Parlavamo da circa venti minuti, poi suonò la porta. Andai verso la porta e non appena la aprii mi ritrovai Mark e la sua famiglia davanti.

-Scusa devo chiudere, ci sentiamo - dissi a Stefano.

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