Autore: LuceAnna_7
Parola: cucina
***
"Me spieghi di nuovo perché devo farte io da cavia?"
Simone alla domanda di Manuel alza gli occhi al cielo, prende la teglia dal forno per poggiarla sul piano cottura e si gira a guardare il suo amico che se ne sta seduto con le braccia incrociate e quello che, per Simone, è un broncio davvero adorabile.
"Uno perché tu sei sempre sincero, non mi diresti mai una bugia solo per compiacermi e due sei il mio migliore amico a chi altro avrei dovuto chiedere?"
"Che ne so, a Laura, a Chicca, e poi che ne sai che non te dico na bugia?"
"Che interesse avresti a sabotare la mia cena con Edo?"
"Edo-marca il nome con acidità- me sta sur cazzo e se gli venisse na piccola indigestione nun sarei tanto dispiaciuto"
Simone nel frattempo impiatta la pasta al forno che ha preparato e mette il piatto fumante davanti a Manuel.
"Non capisco perché ti sta tanto antipatico, è sempre gentile e divertente! Comunque non ti lamentare: stai rimediando una cena gratis"
"Seh vabbè"
Simone si siede di fianco a Manuel e invece di iniziare a mangiare lo fissa aspettando dia il primo boccone, l'altro se ne accorge e ferma la forchetta a mezz'aria.
"Simo'"
"Eh?"
"Me metti ansia"
Simone sbuffa e aggrotta un po' le sopracciglia e Manuel lo trova bellissimo.
"Ho capito mo assaggio, vediamo se 'e lezioni de cucina de tu nonna so' servite a qualcosa" ridacchia
E porta la forchetta alla bocca, dopo aver mandato giù il boccone si gira verso Simone e gli sorride
"È proprio buona"
Gli occhi di Simone si illuminano e diventano più grandi.
"Sì?"
"Mhmh" riesce a dire mentre mangia altra pasta. Dopo aver mangiato la pasta, la parmigiana, a detta di Manuel, spettacolare, è arrivato il momento del dolce
"Oddio Simo', non so se riesco a mangiare pure il dolce"
"Dai Manuel, c'è sempre spazio per il dolce" gli dice con occhi da bambi a cui il suo amico non sa dire che di no.
"E che dolce hai preparato?"
"In realtà sono solo fragole con la panna"
"Come mai hai scelto le fragole con la panna?"
Simone non risponde subito, arrossisce, Manuel non capisce perché, e si schiarisce la voce.
"Sono buone, tutto qui"
Manuel si alza e lo raggiunge vicino al frigo, inclina la testa per guardarlo meglio e si dipinge un sorrisetto sulla faccia.
"Perché proprio fragole con la panna? Mh?"
"Questa è la vecchiaia Manuel, inizi a dimenticare le cose, me lo hai appena chiesto e ti ho anche risposto!" Simone si avvia al tavolo con la ciotola delle fragole e quella della panna che ha montato nel pomeriggio, e cerca di evitare lo sguardo dell'altro.
"Perché non me lo vuoi dire?"
"Lo sai che sei esasperante? Mangia"
Che in realtà Simone ci ha pensato tutto il tempo mentre preparava la cena a Manuel che immerge la fragola nella panna, la porta alla bocca, quella bocca che pare disegnata. Ha immaginato Manuel mentre morde la fragola, le labbra carnose intorno ad essa, il succo che gli cola un po' fra le dita, ha anche immaginato di raccoglierlo lui stesso e poi baciarlo per sentire il suo sapore. Non pensava a Edoardo in cucina mentre preparava la cena ma a Manuel. Sempre e solo Manuel, perché in fondo si cucina per chi si ama no? E lui ama tanto Manuel anche se non può dirglielo.
"Simo', oh! Te sei incantato?"
Deglutisce a vuoto Simone, prende distrattamente una fragola con la panna e la mangia, sente lo sguardo bruciante di Manuel su di lui così si volta a guardarlo.
"Che c'è? Non ti piacciono?"
"Ho capito perché"
Simone diventa di mille tonalità di rosso, è palese che Manuel gli piaccia ancora ma sta cercando di fare di tutto per voltare pagina, tipo uscire con Edoardo, che è carino ma non è il suo Manuel, quindi con una faccia un po' stravolta riesce solo a chiedere.
"Che?"
"Ho capito perché le hai scelte"
Sposta la sedia accanto a quella di Simone, sono vicinissimi, spalla contro spalla, il viso a pochi centimetri di distanza.
"C-che fai?"
"Però è un po' un cliché Simo, no?"
"Non capisco"
Manuel passa il pollice sull'angolo della bocca di Simone, sfiorando il labbro inferiore, e quest'ultimo sente il cuore battere a mille e le guance a fuoco.
"Eri sporco de panna" dice con voce roca per poi portare il suo pollice alle bocca e mangiare quella panna
"Quindi è questo il piano tuo? Secondo me è perfetto, glie verrà voglia de baciarti in due secondi"
Glielo dice senza staccare gli occhi dai suoi.
"P-perché tu ora hai voglia di baciarmi?" Simone lo butta fuori senza manco pensarci e Manuel in tutta risposta si avvicina poggiando le labbra alle sue, è un bacio lento, dolce, Simone tiene chi occhi aperti avendo paura sia solo un sogno, quando sente la mano dell'altro posarsi sulla sua guancia si rilassa a quel tocco e li socchiude. Si staccano dopo poco e rimangono fronte contro fronte, Manuel strofina piano il naso contro quello dell'altro facendolo sorridere ancora di più.
"Non te le mangiare le fragole con Edoardo" dice, e dopo avergli dato un bacio sulla punta del naso aggiunge "Non mangiarle con nessun altro, solo con me"
"No? E perché?" È un sussurro.
"Perché non voglio che qualcun altro ti baci"
Simone gli prende il viso tra le mani, non crede di essere mai stato così felice, un misto di euforia e dolcezza gli cresce nel petto.
"Tu vuoi stare con me?" Gli chiede, ha gli occhi un po' lucidi
"Sì, io con te"
È Simone stavolta a baciarlo, con più foga, e Manuel si scopre dipendente da quelle labbra, da quel sapore, da quel calore che solo Simone riesce a fargli sentire.
"T'ho fatto dimenticare Edoardo?"
"Chi?"
"Perfetto!"
Ridendo tornarono a baciarsi, che da quella sera in poi di baci al sapore di fragola e panna ce ne furono così tanti da non poterli più contare.
***
Autore nominato: bludimetilene
Parola: Paradiso
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One more tales | SIMUEL
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