Autore: bohmainagioia
Parola: Abitudine
«Forse non è stata 'na grande idea dije de sì a Nina.»
«No, infatti, è stata proprio un'idea di merda Manuel. Soprattutto dato che TU le hai detto di sì e IO sto facendo tutto da stamattina.»
Quella che, inizialmente, doveva essere una giornata tranquilla, si stava rivelando un incubo.
Manuel e Simone avevano deciso di approfittare dell'assenza di Virginia, Dante e Anita, partiti per un weekend fuori porta, per vivere un paio di giorni di totale libertà. Probabilmente i primi da quando si erano ritrovati a dover nascondere la loro relazione nata da poco non solo ai loro amici, per via del timore di Manuel di fare coming out, ma anche ai loro genitori che, proprio quando loro avevano deciso di raccontargli tutto, avevano deciso di convivere a villa Balestra.
Non era stato facile, soprattutto i primi periodi, abituarsi a stare tutto il tempo sotto lo stesso tetto cercando di recitare la parte dei fratellastri che tanto odiavano, ma pian piano erano riusciti a trovare un loro equilibrio.
Anzi, erano addirittura riusciti a trasformare quella situazione pesante in una sorta di gioco, un reciproco e continuo stuzzicarsi che non faceva altro che aumentare adrenalina ed eccitazione.
Tuttavia, non gli sarebbe certo dispiaciuto trascorrere un weekend di pura normalità, senza alcun bisogno di nascondersi da occhi e orecchie indiscreti.
Se non fosse che quando quel sabato Nina, la loro nuova compagna di classe, gli aveva chiesto il favore di badare a sua figlia, Manuel non era riuscito a dirle di no.
Se c'è una cosa che ha capito in quelle poche settimane dall'inizio della scuola è che, a quelli grandi di Simone, si è aggiunto un altro paio di occhi a cui non resiste: quelli della piccola Maia.
Ed è per questo che ora si ritrovano sul divano, con Simone disperato che continua a spingere incessantemente avanti e indietro la carrozzina nel tentativo di farla addormentare e Manuel che, come se nulla fosse, è alla ricerca di qualcosa di interessante da vedere in tv.
«Te pare che non sto a fa' niente Simo'? Sto cercando un cartone animato così magari se 'ncanta e 'a smette de piagne»
«Manuel...» sospira esasperato.
«Eh, che c'è?»
«Maia ha sei mesi, Manuel, SEI!! A sei mesi non li guardano i cartoni animati.»
«Ma che ne sai te, c'hai figli per caso?»
«Non serve, semplicemente mi documento.»
«Ah te documenti? N'è che niente niente già pensi a 'n figlio? Vuoi brucia' subito le tappe, eh Bale'? Non te ce facevo.» dice mettendo su un ghigno malizioso e stritolandogli le guance con una mano.
Simone sbarra gli occhi e quel ghigno desidera così tanto farlo sparire, non ha ancora ben chiaro se a suon di schiaffi o baci.
«Comunque, penso abbia fame.» riprende il maggiore.
«Ma che dici, le ho dato il latte due ore fa. Ha palesemente sonno.»
«Ma se la stai a culla' da tre ore e ancora strilla.»
«Va bene, allora vediamo chi ha ragione. Vai a prepararle il latte mentre io vado in camera, magari con le luci soffuse si addormenta prima.»
Manuel, determinato a vincere, corre a preparare il latte - Simone gli ha spiegato il procedimento così tante volte quella mattina che ormai è diventato un maestro. E infatti non ci mette molto a prendere il biberon, dopo aver minuziosamente controllato la temperatura, e recarsi in camera loro.
Poco prima di arrivare a destinazione però si blocca, sentendo Simone sussurrare una ninna nanna. Si avvicina lentamente alla porta, sbircia trovandola socchiusa e il sorriso spontaneo che gli spunta sul volto non riesce a contenerlo.
Simone è sul letto, sdraiato su un fianco, con Maia supina accanto a lui. Le tiene una mano sulla pancia, su cui traccia ogni tanto dei piccoli cerchietti, mentre con l'altra le accarezza la testa.
Quando poi la piccola si addormenta, Simone smette di intonare la sua ninna nanna ma resta lì ad osservarla e accarezzarla, lasciandole anche di tanto in tanto teneri baci sulle tempie e tra i capelli.
Manuel non sa per quanto tempo resta lì, appoggiato allo stipite della porta con le braccia incrociate, ad osservarli con uno sguardo che definire innamorato sarebbe riduttivo. Ma è fermamente convinto che non vuole avere nessun'altra immagine davanti agli occhi per il resto della propria vita.
Scaccia velocemente con le dita qualche lacrima sfuggita al suo controllo e cerca di parlare col tono più basso possibile per non svegliarla.
«Forse non è stata proprio una cattiva idea.»
Simone volta leggermente il capo nella sua direzione, gli sorride e «Ehi.» sussurra.
Manuel ricambia il sorriso, si avvicina al letto e si sdraia alle spalle di Simone. Posa un braccio sotto i suoi fianchi per poterlo stringere a sé in un mezzo abbraccio e l'altra mano su quella del più piccolo, ancora ferma sul pancino di Maia, intrecciando piano le loro dita.
«Ehi.» gli sussurra all'orecchio.
«Che intendevi?»
«Che alla fine non è vero che è stata una cattiva idea tenere Maia. Ne vale la pena sbrocca' se poi c'ho sta visione. Siete proprio belli.»
Manuel non lo può vedere ma sa, sente che Simone sta sorridendo. Allontana la mano dalla sua solo per portarla tra i suoi ricci, per accarezzarlo.
È Simone, dopo un po', a interrompere il silenzio che si è creato.
«Non è male, sai?»
«Cosa?»
«Questo - sussurra, allargando le braccia e guardandosi intorno - Io e te. Una bambina in giro per casa, io che impazzisco dietro a tutto, tu che ci guardi così. Sa tanto di quotidianità, sa tanto di famiglia. Potrei quasi farci l'abitudine.»
È quasi ironico il tono con cui sussurra quelle parole, ma è estremamente serio quello con cui invece Manuel risponde.
«Non mi dispiacerebbe.»
«Cosa?»
«Questo. Io e te. Una bambina in giro per casa, te che impazzisci dietro a tutto, io che ve guardo innamorato. La famiglia, la quotidianità. Non mi dispiacerebbe affatto se ci facessi l'abitudine.»
Autore nominato: apiots
Parola: Appuntamento

STAI LEGGENDO
One more tales | SIMUEL
Fiksi PenggemarChallenge che ha come obiettivo quello di coinvolgere tutti gli autori del fandom Simuel. Ogni autore nominato avrà una parola assegnata per scrivere una flashfic da 1k parole massimo. Più amore. Più autori.