Bianco (LuceAnna_7)

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Autore: LuceAnna_7

Parola: Bianco




Simone è stato scelto per un nuovo progetto scolastico che prevede la creazione di un murales a tema libero, insieme ad altri quattro studenti di diverse sezioni

"Nervoso?"

"Un po', mi rendo conto ora che ho messo nero su bianco quello che sento, no? E ora tutti lo vedranno e mi fa strano"

Mentre parla Simone continua a torturarsi le mani, Manuel poggia una mano sulla spalla e gli sorride gentile

"Andrà bene, mh?"

Simone riesce solo ad annuire e a sorridere di rimando. I murales, che i cinque ragazzi scelti hanno dipinto, si trovano nel cortile dietro la scuola ed è proprio lì che Manuel e Simone trovano una piccola folla di studenti che borbottano tra loro, è presto per la presentazione quindi si fanno largo e cercano di capire cosa sia successo. Simone sente i suoi occhi pizzicare, non riesce a dire neanche una parola, fissa il suo murales vandalizzato, coperto da vernice nera e in rosso legge una scritta che lo fa stare peggio "frocio".

"Chi è quello stronzo che lo ha fatto?"

Non si è reso conto di Manuel che si è allontanato da lui e dando le spalle al murales scruta tutti quanti col fuoco negli occhi

"Allora? Nun avete visto niente voi immagino eh? Ma nun ve vergognate?"

Nessun fiato, solo un silenzio assordante che Simone non tollera quindi va verso Manuel e cerca di portarlo via

"Andiamocene"

"No Simo'. Voglio sape' chi è er coglione che s'è permesso de fa sta carognata"

"Manuel, per favore, andiamo"

Gli sguardi che sente su di sé lo fanno sentire a disagio, sente il cuore battere all'impazzata, lo stomaco si contorce, così scappa e si rifugia in un'aula vuota. Si fa scivolare contro il muro con le mani sugli occhi e tanta rabbia mista a tristezza dentro

"Ehi" Manuel, lo ha seguito e si siede accanto a lui

"Guardami" non ottiene nessuna risposta, si sposta di fronte a lui

"O guardami" sposta le sue mani dagli occhi e gli alza il mento per far incrociare i loro occhi

"Lo troviamo chi ha fatto st'infamata, gliela faccio pagare, hai capito?"

"Finirà mai secondo te? Le voci, gli sguardi che mi lanciano e ora pure gli insulti sui muri..." poggia la testa al muro e sospira

Si sente impotente Manuel nel vedere Simone stare male e non poter fare nulla, ritorna al suo fianco e gli cinge le spalle tirandoselo addosso

"Ce sto io con te, l'affrontiamo assieme, non te lascio mica solo"

Simone torna a guardarlo e sente di nuovo caldo all'altezza del petto

È stato facile scoprire chi ha imbrattato il murales, un ragazzo di quinta si è fatto riprendere da una telecamera nel momento in cui scavalcava il cancelletto per entrare in cortile, è stato sospeso per una settimana e anche se Manuel gli avrebbe volentieri messo le mani addosso ha lasciato correre solo perché Simone ha bisogno di lui in quel momento. L'aver trovato il colpevole lo ha fatto sentire meglio ma purtroppo il progetto è stato annullato e non ha potuto disegnare un altro murales, Manuel sta facendo di tutto per tirargli su il morale: dai mercatini di Natale a maratone di serie tv che manco gli piacciono, eppure si è spento qualcosa in Simone e lui deve trovare una soluzione. L'idea gli viene un pomeriggio mentre passeggia per Roma e incontra per caso Chicca, le racconta tutto quello che è successo, le chiede consiglio e la proposta dell'amica le sembra perfetta, è entusiasta e prima di andare via l'abbraccia stritolandola

"Manue', così non respiro"

"Grazie Chi', grazie"

"De niente, però poi diglielo me raccomando"

Manuel si scansa confuso "Che?"

"Che glie mori dietro, Manuel" gli scocca un bacio sulla guancia e lo lascia lì con un'espressione indecifrabile

È nervoso, spera che la sorpresa piacerà a Simone, che gli farà tornare il sorriso. Parcheggia la moto davanti villa Balestra, entra, sale e apre di scatto la porta di quella che, ormai, è anche camera sua

"Alzati e vestiti"

Simone alza lo sguardo dal libro di matematica e lo guarda accigliato

"Perché?"

"T'ho detto vestiti, ti aspetto giù"

Non attende una replica ed esce dalla stanza

"Almeno posso sapere dove stiamo andando?"

Sono in moto e il vento freddo punge la pelle

"È na sorpresa"

"N'indizio? Qualcosa?"

"No."

Simone scuote la testa ma non può che sorridere e si stringe di più a lui. Quando arrivano Simone vede un normale quartiere di Roma, si guarda intorno ma non c'è nulla lì, si rivolge di nuovo al suo amico

"Che ci facciamo qua?"

"Vieni

Camminano qualche metro poi Manuel si ferma, allarga le braccia ed esclama "Eccoci"

Simone si guarda intorno

"Che dovremmo fare qui?"

Poi vede Manuel avvicinarsi al muro che ha difronte e prendere un pennello e un secchio di vernice e darglieli

"Che ce dovrei fa' Manuel?"

"Quello che vuoi, però me piacerebbe che facessi un bel murales su sto muro bianco che ho affittato per te"

"Tu hai affittato un muro... per me?"

"Sì"

"Mi hai affittato un muro!"

"Seh, lo hai già detto"

"Manuel ma è enorme, come faccio?"

"Vor di 'che sarà più grande e più bello del primo! L'importante ora è che dai sfogo alle emozioni tue e torni a sorridermi come prima"

"Manuel...sei incredibile, appena penso di aver capito tutto di te tu fai qualcosa che mi sorprende, che mi mette alla prova, e mi capisci come nessun altro sa fare, e io non so che farei senza di te, io ti-"

Viene fermato da Manuel che gli prende il viso tra le mani e lo bacia, è un bacio lento ma pieno di passione, quando si staccano è solo per riprendere fiato ed è Manuel a parlare per primo

"Ti amo anch'io"

Simone, arrossisce e fa scontrare le punte dei loro nasi

"Che ne sai che stavo per dire che ti amo?"

"Intuito, perché me so sbagliato?"

"Assolutamente no, ti amo e... grazie" dice girandosi verso il muro bianco e iniziando a dipingere le emozioni che con tutto quell' amore Manuel gli ha regalato.



Nomino: _amantide_

Parola: Sigaretta

One more tales | SIMUELDove le storie prendono vita. Scoprilo ora