8- cimitery

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"Mi accompagni a Doncaster?"

Harry alzo le sopracciglia e lo guardò per qualche secondo, prima di continuare a guardare la strada mentre guidava verso la scuola "ora?"

"Domani"

"Perché?"

Louis alzò le spalle e sospirò "domani è l'anniversario della morte di mia madre" rispose con un sospiro "volevo andare al cimitero della città per... non so, magari mettere dei fiori o stronzate del genere"

Harry annuì, parcheggiando la macchina nel parcheggio della scuola "certo" rispose uscendo dalla macchina. Anche Louis uscì dalla macchina, chiudendo lo sportello "domani mattina?"

"Mhm" annuì Louis avvicinandosi ad Harry "stavo pensando che possiamo pure dormire lì. Sarebbe la notte tra sabato e domenica, l'università è chiusa... così posso passare anche del tempo con le ragazze, non le vedo da mesi, mi mancano da fare schifo"

Harry sorrise ed annuì "si, mi piacerebbe rivederle" rispose "Ok, ci vediamo dopo" lo salutò dandogli un veloce bacio a stampo e andando dentro l'edificio.

Anche Louis entrò nell'edificio, gli occhi di studenti curiosi della loro relazione lo seguivano dappertutto.

Il giorno dopo, i due si ritrovarono alle otto di mattina in macchina, erano appena arrivati a Doncaster. Harry parcheggiò la macchina fuori dalla vecchia casa di Louis ed entrambi scesero dalla macchina, entrarono nel giardino frontale della casa e bussarono. La porta si aprì e Félicité, la quale aveva appena aperto la porta, non appena vide chi fossero, aprì gli occhi e la bocca sorpresa ed iniziò ad urlare "Louis cazzo!" Esclamò, saltandogli praticamente addosso ed abbracciandolo.

Louis rise e tenne sua sorella forte tra le braccia "come stai piccola?"

"Bene" rispose sorridendo "cazzo, che cosa ci fai qui!" Guardò poi verso Harry "Harry!" Urlò poi, buttandosi anche addosso a lui.

"È sabato e abbiamo pensato di passare e vedere cosa stavano facendo le mie ragazze preferite" rispose Louis sorridendo e scompigliando i capelli della sorella, facendola sbuffare.

"Ma che è tutto questo rumore?" Si sentì poi la voce assonnata di Lottie chiedere. Stava scendendo le scale, e, non appena vide i due ragazzi, iniziò anche lei ad urlare. "O mio Dio!" Esclamò, anche lei buttandosi tra le braccia dei due.

Presto anche il resto delle ragazze scese e tutte quante urlarono e abbracciarono Louis ed Harry.

"Sentite, io sto cercando di dormire di là, potete fare più pia-" tutti quanti si girarono verso la direzione della voce e Louis sorrise quando vide Tommy, rigorosamente nudo, nel cortile di casa loro "amico!" Urlò quando vide Louis, correndogli addosso così da abbracciarlo.

Louis sorrise e ricambiò l'abbraccio "ti sono mancato?"

"Merda si, crescere delle ragazze in pieni ormoni è difficile cazzo, come fai tu?"

"Ma se non fai mai niente!" S'intromise Charlotte scuotendo la testa.

"Bugiarda" borbottò Tommy, poi guardò Harry "Harry! Da quanto tempo! Vieni, fatti abbracciare"

Tommy aprì le braccia, ma Harry lo allontanò da sé, allungando il braccio in avanti "quando avrai delle mutande addosso, magari"

"Va bene checca" alzò gli occhi al cielo e Louis rise "hey, non ti scandalizzi più quando mi vedi nudo, sono impressionato!"

"Ormai ho visto il tuo cazzo più volte che quello di Louis"

"Ew, non lo dire più" disse Louis scuotendo la testa e facendo la faccia disgustata.

"Allora, come stanno le puttane?" Chiese Tommy unendo le mani e sorridendo.

"Bene, una di loro è incinta" rispose Louis entrando in casa, seguito da tutti gli altri.

"Cosa? Chi è incinta?" Chiese Harry.

Louis alzò le spalle "mi pare quella con cui hai fatto amicizia"

"Dovrei farle le mie congratulazioni allora"

"Non direi, vuole abortire"

"Oh" borbottò Harry "secondo voi le congratulazioni si fanno anche se si fa un aborto?"

"Che ti frega? Tanto nemmeno ti capirebbe" rispose Louis sedendosi sul divano in salotto.

"Potrei usare il traduttore"

"Pure" Louis si alzò subito dopo ed unì le mani tra di loro "Ok ragazze, Harry ed io dobbiamo andare da una parte, ma torneremo subito, ok?"

"Per quanto resterete qui?" Chiese Lottie.

"Domani sera ce ne andiamo" Louis ed Harry uscirono di casa un'altra volta e rientravano in macchina "Vai, ti guido io" Harry mise in moto la macchina e seguì le indicazioni di Louis. Ci misero poco ad arrivare- era comunque una piccola città- e Louis si avvicinò al fioraio che era proprio difronte all'entrata del cimitero "salve, vorremmo prendere dei fiori" disse al signore che lavorava qui.

Lui lo guardò e si guardò attorno "da un fioraio? Mi spiace, non li abbiamo" disse con tanto sarcasmo.

Louis fece un sorrisetto ed annuì "capito, cosa hai per, ehm..." Louis prese dalla tasca dei pantaloni dei soldi e li contò "Sei dollari e cinquanta tre centesimi?"

Harry sospirò "lascia stare, faccio io"

"No, va bene, ho i soldi"

"Scegli dei fiori e basta, Lou"

Louis sospirò ed annuì, rimettendo i soldi in tasca "Hai dei gigli?" Chiese al signore.

Harry corrucciò le sopracciglia "dei gigli? Non mi sembrano molto... adatti"

"Erano i fiori preferiti di mamma, diceva sempre che sulla sua tomba avrebbe voluto sempre tanti mazzi di gigli"

Il signore li guardò "quanti ne vuoi?"

"Uno va bene" rispose il liscio. I gigli costavano, e non voleva far spendere troppo ad Harry.

Harry comunque capì, così "un mazzo, grazie" disse al signore, il quale annuì e andò sul retro per preparare il mazzo. Louis guardò verso il maggiore e aprì la bocca, pronto per contestare, ma Harry fu più veloce ed alzò un dito in aria "non ci provare" lo interruppe velocemente "non dire una sola parola, non mi farai cambiare idea"

Louis lasciò allora stare e il signore tornò dopo circa cinque minuti con un mazzo pieno di gigli, il gambo avvolto da una carta marrone "ecco qui" disse passando i fiori a Louis "sono venticinque dollari" Louis sbuffò alla cifra ed Harry pagò.

Entrarono nel cimitero e Louis li guidò verso la tomba di sua madre. Ingoiò un groppone di saliva e guardò la lapide. "Vuoi che ti lascio un attimo da solo?" Chiese Harry guardando verso il proprio ragazzo.

Quest'ultimo lo guardò "Ehm..." Si morse il labbro ed annuì "si, ehm... credo- si, grazie"

Harry annuì "ok, vado alla macchina" lo informò, gli lasciò un bacio e se ne andò.

Louis si morse il dentro della guancia e si accucciò a terra, posando i fiori ai piedi della lapide "ciao mamma"

Reckless || LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora