24- bacon

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Louis si chiuse la zip dei pantaloni, la fronte sudata e i capelli bagnati attaccati ad essa. Il ragazzo con cui era appena stato era appena uscito dal bagno, così Louis, il quale era con la schiena contro il muro, si fece cadere a terra, scivolando verso il basso, fino a finire sullo sporco pavimento.

Gli faceva male la testa. Non sapeva dire se era per l'alcol, per le lacrime, o forse perché aveva appena fatto sesso con un ragazzo completamente a caso che aveva appena trovato nel pub dove era in quel momento. Forse tutte e tre.

Si portò le mani sul viso, coprendolo e sospirando. Pensava che con una scopata e con dell'alcol riuscisse a non pensare ad Harry, ma era impossibile non farlo, quindi grugnì, infastidito. Doveva trovare un modo per distrarsi.

Si alzò dal pavimento, la testa gli girava e i dieci shot che si era fatto stavano facendo sempre più effetto.

Barcollò fuori dal bagni, la musica a palla. "Ho detto di lasciarmi stare!" Sentì la voce di una ragazza urlare alla sua sinistra.

Quando Louis guardò la scena, vide un ragazzo, alto e palestrato. Stava tenendo stretto il braccio di quella ragazza che nel frattempo si stava dimenando. Che steonzo. Così Louis si avvicinò ai due "amico, non credo sia interessata a te" disse Louis al ragazzo, chiudendo gli occhi e cercando di non cadere a terra senza equilibrio.

Lui lo guardò dall'alto al basso "che cazzo vuoi checca? Lei è la mia ragazza, non ti intromettere"

"Beh, allora sei uno stronzo, perché non si tratta così la propria ragazza" continuò Louis ridendo poi dopo. Non era divertente, l'alcol lo faceva ridere.

"Come mi hai chiamato, scusa?"

Louis si avvicinò, rise, e "stronzo" ripetè un'altra volta, questa volta però col tono di voce più alto. Il ragazzo fece un sorrisino finto, prima di alzare la mano in aria, chiuderla in un pugno e farla collidere con la guancia del liscio, il quale cadde a terra, del sangue uscì dalla sua bocca. "Merda" borbottò Louis, cercando di rialzarsi in piedi.

"Ubriacone del cazzo, vattene via" gli urlò il ragazzo contro. Louis riuscì a rimettersi in piedi, la testa ora gli girava sempre di più. Guardò verso il ragazzo -era molto più alto e più muscoloso di lui, ma, in quel momento, Louis non riusciva molto a pensare- e si fiondò su di lui, cercando di dargli un pugno. Il ragazzo, comunque, riuscì a prendere il suo polso prima che Louis lo colpisse, glielo girò, facendo gemere Louis dal dolore, e poi lo spinse via. Louis cadde di nuovo a terra "non ci senti per caso?"

Louis si alzò un'altra volta e gli andò contro. Il ragazzo grugnì e lo spinse con una forte botta contro il muro. Alzò il pugno, pronto per colpirlo. Louis chiuse gli occhi, ma "Jhonny, fermati" disse la ragazza che aveva urlato prima "è ubriaco, lascialo stare"

"No, dai-" Esclamò Louis, il fiato pesante "colpiscimi" il ragazzo -a quanto pare si chiamava Jhonny- lo guardò senza fare niente. Il pugno era ancora in aria, però "colpiscimi, ti-" sputò a terra del sangue "ti prego, colpiscimi" lo supplicò Louis, come se volesse, per qualche ragione, quel pugno. Come se ne valesse la propria vita.

Jhonny lo guardò negli occhi e sospirò, abbassando il pugno "Steve!" Chiamò qualcuno. Dopo qualche secondo arrivò un altro ragazzo "portalo fuori" gli disse, prendendo Louis dalla maglietta e spingendolo contro il nuovo ragazzo.

Louis quasi non inciampò, l'altro ragazzo lo prese in tempo "Ok, andiamo fuori" gli disse camminando verso l'uscita.

"No, non voglio andare via" biascicò Louis, cercando di levarsi dalla stretta di Steve, fallendo. "Lasciami, voglio ancora bere"

"Basta con i drink amico, sei completamente andato" disse uscendo finalmente dal pub "come ti chiami?"

Louis sospirò e si buttò a peso morto a terra. Steve lo aiutò a mettersi seduto sul marciapiede "Louis" rispose chiudendo gli occhi.

"Ok Louis, vuoi che chiami qualcuno? Un taxi?"

Louis scosse la testa "no, sto bene" sussurrò.

"Sicuro?" Annuì, così Steve si alzò da per terra "Va bene, io torno dentro allora"

Steve tornò dentro al locale e Louis rimase da solo sul marciapiede. Non sapeva nemmeno lui per quanto tempo rimase seduto lì, non si alzò nemmeno quando iniziò a piovere.

Il giorno dopo, Louis non si ricordava molto di quello che era successo. Si ricordava del ragazzo dei bagni, della rissa al pub, e si ricordava di essere rimasto per chissà quanto tempo su quel marciapiede, ma quello era il suo ultimo ricordo. Non sapeva nemmeno come aveva fatto a tornare a casa, visto che, ora, era nel suo letto.

Sospirò e scosse la testa, tanto non gli importava.

Si alzò dal letto, aveva un enorme mal di testa. Andò verso la cucina, così da poter cercare qualche aspirina, e vide, stranamente, Zayn. "Che ci fai tu qui?" Gli chiese, una mano sulla testa, lamentandosi del dolore.

Zayn lo guardò e lo salutò "ieri eri messo abbastanza male, quindi ora mi prendo cura di te" si avvicinò a lui con un bicchiere di acqua e una pillola "tieni, calmerà il mal di testa post sbronza"

"Grazie" disse prendendo il bicchiere in mano, mise la pillola sulla lingua e la ingoiò grazie all'acqua "mi hai portato tu a casa, quindi?" Zayn annuì "come facevi a sapere dove ero?"

Zayn si grattò il retro del collo "È stato Harry" gli disse a bassa voce "mi ha mandato un messaggio con una posizione, il messaggio diceva solo 'aiutalo', e quindi ho pensato si riferisse a te, e sono partito" rispose sospirando "è stato lui a farmi entrare, non ti eri portato le chiavi di casa ed Harry ha lasciato il suo doppione nella tasca dei tuoi pantaloni"

Louis corrucciò le sopracciglia "Harry?" Chiese a bassa voce "dov'è ora?"

"A casa sua" rispose il pachistano mentre cucinava del bacon "quando sono arrivato eri sdraiato su una panchina del parco, lui se n'è andato non appena mi ha visto, mi ha solo detto che non ti vuole vedere, mi dispiace" Louis annuì e si andò a sedere sulla sedia della cucina, gemendo dal dolore "Sei stato preso a pugni? Perché ieri eri veramente di merda e ho dovuto cambiarti la maglietta perché c'era del sangue sopra"

Louis annuì, poggiando la fronte sul tavolo "qualche pugno me lo sono preso"

Zayn sospirò nel vedere il suo amico così senza vita e triste. Mise il bacon su due piatti e li portò al tavolo "dai, mangia, ti faccio compagnia anche io, non ho fatto colazione"

"Non ho fame"

"Non mi importa, mangia" continuò, spingendo il piatto verso il suo amico. Louis sospirò ed alzò la testa, prese la forchetta che Zayn aveva messo già nel piatto ed iniziò a mangiare "buono?"

"No"

"Beh, non mi importa, già è tanto se ti ho cucinato qualcosa, avrei potuto farti morire di fame, ma non l'ho fatto, quindi ti devi accontentare" Zayn sorrise, ma Louis non lo fece, quindi anche il sorriso di Zayn svanì "ho chiamato Tommy e Lily, arriveranno tra qualche ora"

Louis annuì, non veramente interessato, mentre mangiava quel bacon senza sapore -in realtà, un sapore lo aveva, solo che non era uno buono- "ok" sussurrò ingoiando.

Reckless || LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora