17- homosexual

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"Ma lo sai che sentire l'aria che soffia sul cazzo è una sensazione proprio bella?" Chiese Louis, portando la testa all'indietro mentre entrava ed usciva da Harry ancora ed ancora, la velocità che aumentava sempre di più ad ogni stoccata.

Harry gemette e degrignò i denti ad ogni spinta, visto che, ogni volta che Louis entrava in lui, spingeva Harry contro il bordo del tavolo e il suo cazzo sbatteva contro di esso ogni volta, e si, faceva male, anche se, comunque, quel dolore era un po' eccitante, a dir la verità.

Harry portò le mani ai bordi e li strinse forte tra le dita, lasciando le impronte sul vetro dal sudore. Guardò fuori dalla finestra e vide le varie persone e ragazzi che camminavano completamente ignari per la strada, ed Harry aveva paura di fare troppo rumore e farsi sentire, ma era veramente difficile contenersi in quel momento.

Portò lo sguardo verso il basso, la bocca contro il vetro del tavolo, così da magari poter usare quello per coprire i gemiti che più volte emanava, ma non funzionava così tanto e lasciava l'impronta del suo respiro sul vetro e non gli andava di doverla ripulire dopo.

"Amore?" Sentì la voce calma -anche se, comunque, appannata dagli ansimi e dalla fatica- che lo chiamava mentre la sua mano si allungava davanti. Louis prese i polsi di Harry e li portò dietro alla sua schiena e li unì, tenendoli entrambi con una mano, come se la sua mano fosse una specie di manetta. Con l'altra mano, raggiunse la bocca di Harry e mise in essa due dita, spingendo poi verso il basso, costringendolo ad aprire la bocca, rendendo impossibile ad Harry di trattenere o camuffare i gemiti. "Perché cerchi di trattenerti? Dai, voglio sentire quanto ti piace, devo sapere se stai godendo o no"

Harry voleva rispondere ma aveva ancora le dita di Louis in bocca e non riusciva a parlare. Il braccio di Louis che teneva i suoi polsi dietro la sua schiena lo obbligava a portare verso l'alto la schiena, quindi ora tutti i suoi muscoli addominali erano in completa tensione e tutto il suo petto impreso di sudore mentre sbatteva più e più volte contro il tavolo, il suo cazzo che sembrava si stesse automasturbando ogni volta che sbatteva su quel vetro. Era a quanto appagante, in realtà.

Harry aveva capito da un po' ormai che a Louis piaceva molto avere il controllo, durante il sesso. Voleva avere il controllo del corpo dell'altra persona -ovviamente stando sempre attento a non superare mai dei limiti- però gli piaceva pure quando l'altra persona aveva il controllo su di lui. Certe volte comandava lui, altre Harry, e Louis lo amava, e anche Harry lo amava, in realtà. E oggi era il turno di Louis, e Louis amava vedere Harry completamente andato mentre Louis lo stava scopando. Le braccia legate dietro la schiena così che non potesse muoversi e le dita nella bocca, come se avesse il controllo pure su quella.

"Guarda Harry" Louis, con le dita, obbligò Harry a portare lo sguardo verso la strada "guarda tutte quelle persone" continuò, le spinte ancora più veloci e dirizzate "perché non fai sentire a loro quanto ti sta piacendo essere scopato dal tuo ragazzo?" Harry emise una specie di grugnito, Louis corrucciò le sopracciglia e abbassò il tono della voce "Stai bene? Troppo?" Harry scosse la testa -per quanto poteva- così Louis continuò felicemente nella sua fantasia erotica "dai amore, lasciati andare" Harry chiuse gli occhi, ansimando ad ogni spinta mentre sentiva l'orgasmo arrivare. Louis levò allora le dita dalla sua bocca e la portò sul cazzo di Harry, iniziando a masturbarlo, la stessa velocità delle sue spinte.

Harry aprì la bocca, gli occhi strizzati dal piacere "ohhhh- cazzooo-" imprecò, Louis strinse il cazzo in un pugno, cercando di fargli un po' male -non troppo, solo il giusto. Aveva capito ormai da un po' che ad Harry piaceva il dolore, quindi ne approfittava- e spingendo il busto di Harry verso il tavolino, la guancia schiacciata contro il vetro e le mani ancora legate dietro alla schiena. "Oh mio- Lou- Louis-" Louis ghignò quando vide che Harry stava alzando sempre di più la voce "merda-" Harry si morse il labbro inferiore quando Louis strinse il suo cazzo ancora di più "Louis Louis Louis Louis" sibilò ancora e ancora "cazzo!" Finalmente urlò e venne sporcando il vetro del tavolino. Louis guardò fuori dal balcone, verso la strada, e vide alcuni dei passanti fermarsi e guardare verso l'alto, cercando di capire da dove fosse arrivato quel rumore.

Reckless || LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora