12- have a little chat

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"Hai un lavoro, Louis?" Chiese Anne.

Louis guardò Harry, non sapendo cosa dire. Non credeva ad Harry sarebbe piaciuto se avesse detto che faceva il pappone. Così, Harry decise di rispondere alla domanda al suo posto "lui, è... un assistente... nel mio corso. Mi aiuta a- ehm... assistere a... cose letterarie che voi non conoscete quindi non spiego quali" disse annuendo per dare più enfasi.

Louis annuì "si, infatti, assisto"

"È magnifico, sei bravo nei corsi?"

"Si, tutti i professori mi dicono che se solo fossi meno diretto e mi corportassi meglio, sarei uno degli studenti più bravi" rispose il liscio.

Anne lo guardò confuso. Harry fece una risatina "Louis è solo modesto, si comporta benissimo" disse indicando il suo ragazzo "ha vinto due borse di studio, una per il liceo e una per l'università"

"Wow, è impressionante, Louis!" Esclamò Anne sorridendo "cosa studi?"

"Maggiormente psicologia, vorrei laurearmi in quella e poi fare un master in criminologia"

"Avevi detto che avevi delle sorelle o sbaglio?"

Louis annuì felicemente "si, ho Lottie, Fizzy, Pheobe e Daisy, sono tutte più piccole di me, le ultime due sono gemelle"

Anne sorrise ed annuì "le ami molto?"

"Le ho viste crescere" alzò le spalle "dopo la morte della mamma, mi sono preso cura io di loro, le ho praticamente cresciute io"

"E di dove sei? Di Doncaster?" Il liscio annuì "che zona?"

"Southside"

Anne rimase in silenzio a quella risposta ed Harry chiuse gli occhi con un sospiro "south- intendi la zona malfamata? Quella piena di spacciatori e donne a pagamento?"

"Beh, non ci stanno solo loro" rispose, "ma si, quella zona"

"Harry, puoi venire con me di là un attimo, per favore?" Anne si alzò ed uscì dalla camera da pranzo.

Harry sospirò e Louis lo guardò confuso "ho detto qualcosa di sbagliato un'altra volta?" Chiese a bassa voce.

Il riccio scosse la testa e si alzò dalla sedia "non hai detto niente di male, non ti preoccupare" gli diede un veloce bacio a stampo "io torno subito" sussurrò, prima di uscire dalla cucina e seguire sua madre.

Louis rimase al tavolo con Gemma e con Des, il padre di Harry. Si morse l'interno della guancia, non sapendo cosa fare, mentre tutti quanti rimanevano in silenzio.

"Non giudicarlo subito" si sentì la voce di Harry esclamare dall'altra stanza. "Dagli almeno una possibilità, ti prego"

"Una possibilità? Viene dal southside, Harry!" Si sentì questa volta la voce di Anne. Louis ascoltava la conversazione guardando verso il basso "e poi, quella storia della polizia-"

"Il suo capo era una testa di cazzo-"

"Le parole, Harry"

"Ho ventiquattro anni, le posso dire le parolacce"

"Non se sei sotto il mio tetto" ribattè Anne. Dal tono della voce Louis percepì che fosse arrabbiata "non mi piace, mi dispiace, ma non credo faccia per te"

"Nemmeno lo conosci!"

"Conosco però le persone come lui, e lo sai bene" continuò la donna. Louis sentì Harry grugnire. Gemma e Des si guardavano nel frattempo tra di loro, chiedendo l'uno l'altro con lo sguardo cosa dover fare. "Quelli come lui sono tutti criminali, assassini e spacciatori"

Reckless || LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora