HIS

Ritardo

NHOA:
Questa mattina avremmo avuto la riunione di lancio della nuova compagnia.
Ero piuttosto agitato. Non avevo mai amministrato un progetto del genere e potrei quasi dire che questo lavoro iniziava a interessarmi davvero.

Presi il computer e mi diressi nell'ufficio dove si sarebbe tenuta la riunione.
Dopo essermi sistemato mi feci un caffè con la macchinetta che avevo visto entrando. Davvero belle le comodità di un ufficio della Miller.

Iniziarono a entrare nella stanza le persone che avevano partecipato al progetto.
Tutte tranne una.
Dove cazzo é veronica.

VERONICA:
<merda!>
La notte prima non avevo chiuso occhio.
Ma quel poco che ero riuscita a dormire avrebbe rovinato tutta la fatica di queste settimane.
Era tardissimo dovevo essere in ufficio nell' esatto momento in cui mi sono svegliata.
Mi precipitai in bagno e mi lavai i denti mi misi la prima cosa che vidi per terra, un vestito nero largo e mi precipitai in macchina.
Appena salii realizzai di aver dimenticato in vada tutti i fascicoli così risalii alla velocità della luce, li presi, scesi, e mi infilai in macchina.
Stavo guidando la macchina che mi aveva regalato nhoa. Era arrivata dopo circa una settimana da quell'episodio a casa sua.

Salii tutte le prime scale a piedi perché l'ascensore era il occupato ma al settimo piano iniziai ad avvertire un dolore al petto che preferivo non stuzzicare . Aspettai l'ascensore è appena entrata premetti 5/6 volte hl piano come se così sarebbe stato più veloce.
Ero davanti alla porta dell'ufficio esattamente 30 minuti dopo l'inizio della riunione. Nhoa mi avrebbe mangiata viva.
Cercai di battere con le nocche ma uscì un suono strano è fastidioso perché avevo tutti i fascicolò tra le mani.
<prego> risposero in coro 3 persone che non avevo ben identificato.
Nhoa mi squadró da testa a piedi e disse
<Ah, buongiorno... alla fine hai deciso di degnarci della tua presenza >
mi sentivo poto a disagio, se solo quella dannata sveglia avesse fatto il suo compito.
<Ho qui i documenti con tutto il necessario, quelli personali sono in una cartella mentre quelli da far firmare ai clienti sono in un'altra. >
non mi fu risposto nulla... vidi dom che mi fece un leggero sorriso e senza dare nell'occhio mi fece vedere un pollice alzato.
Sorrisi.
<bene puoi sederti adesso>
Nhoa Mi indicò l'unico posto libero ovvero quello di fianco a lui. Mi sedetti ed inizia ad ascoltare.
Tutti gli uomini ricchi che sedevano di quelle sedie non avevano la più pallida idea di cosa fosse meglio per una campagna del genere. Ho sentito discorso per fregare i clienti che invece con tutta probabilità avrebbero portato a una perdita della Miller.
Una volta finita la riunione uscirono tutti.
Tutti tranne io e nhoa, perché mi aveva trattenuto, probabilmente per farmi la ramanzina sul mio ritardo .
Ne aveva tutto il diritto, non lo nego.
<dimmi> dissi del tutto disinteressata ed ancora seduta al mio posto.
Anche lui era seduto al suo posto è mi guardò con quei suoi occhi pieni.
<perché eri in ritardo?>
Potevo mentire, dicendo che c'era stato un mega incidente, che un cane aveva preso fuoco, che una bambina aveva iniziato a comportarsi come la bimba dell'esorcista e che un piccione sì era schiantato sul mio parabrezza. Ma invece avevo detto la verità
<ieri notte mi sono addormentata molto tardi , non ho sentito la sveglia e ho fatto quello che ho potuto per arrivare in orario>

Sorrise.

I sui sbalzi d'umore iniziavano a infastidirmi.

<quindi non mi uccidi? Non mi licenzi? >

Mi guardò attentamente
<tu vuoi essere uccisa o licenziata ?>
Ero perplessa
<Bhe no>
Disse mentre si alzava dalla sedia
<allora niente morte, ne licenziamento. Hai fatto un buon lavoro. Ah e a proposito stasera sei con noi. Festeggiamo con i tuoi colleghi il lancio della campagna . Abbiamo prenotato in un locale in centro. Vestiti bene >
E richiuse la porta dietro di se.
Era decisamente strano