Mentre ci stiamo baciando comincio a sentire il bisogno di respirare, quindi mio malgrado devo separare le mie labbra dalle sue e faccio un bel respiro. "Nooo, perché le hai tolte? Pensavo che ti piacevo." Mi chiede con tono triste per aver interrotto il bacio. "Scusa, mi mancava l'aria." Dico un po' dispiaciuto per averla fatta sentire triste. "Umph ti perdono solo se me ne dai un altro." Mi dice con voce accennando un sorriso.
"Va bene himi." Dico felice di poterla baciare ancora, ma questa volta è molto più breve della prima volta. "Seni Himiko, che ne dici di andare a fare la spesa? Ho visto che stanno scarseggiando i viveri." Lo dico indicando con il pollice il frigorifero.
"Ok, quindi andiamo al centro commerciale" Mi chiede con le stelle agli occhi. "Se preferisci ci andiamo." "Ma certo che ci voglio andare Uzuki." Mi dice facendo un salto indietro 'Devo dire che in termini di riflessi è davvero impressionante. Mi chiedo quali stranezze potrei dargli.' Penso mentre la guardo sbalordito.
"Allora che aspetti? Andiamo al centro commerciale." Mi chiede saltando sul posto per l'entusiasmo. "Va bene Himi-chan." Dico mentre mi alzo dal divano per andare a prendere due felpe. "Però prima devi indossare questi." Le dico prima di darle un paio di occhiali finti.
"Ti piacciono le ragazze con gli occhiali, Uzuki?" Mi chiede con espressione indecifrabile. "Cosa? Beh non mi dispiacciono, ma non è questo il punto. Li devi indossare per mimetizzarti ed indossa anche questa." Dico dandole una felpa nera.
"Ma andiamo solo un giro al centro commerciale." Mi dice mettendo il broncio. "Non importa, è sempre meglio non essere riconoscibili quando siamo in mezzo alla folla." Dico mettendomi una T-shirt grigia e le mie immancabili scarpe rosse.
"Va bene, se lo dici tu Uzuki-kun." Mi dice mettendosi gli occhiali finti e la felpa. "Wow, ti stanno davvero bene." Gli faccio i complimenti sorridendole e la vedo arrossire. "G-Grazie Uzuki-kun." Mi risponde facendo la timida 'è super kawai!' Penso mentre mi batte forte il cuore.
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E così senza accorgermene sono passate poco più di un mese da quella uscita, in questo periodo di tempo io e Toga ci siamo sempre di più avvicinati, oltre ad uscire con lei ho fatto finalmente visita ad Anna.
Dire che era furiosa con me per essermi presentato solo dopo qualche girono è un eufemismo, ma alla fine mi ha perdonato. Lei lavora in una caffetteria di proprietà di suo nonno, che è un uomo davvero gentile e fa il miglior caffè che abbia mai bevuto ad oggi.
Per mia fortuna e quella di Himiko il nonno di Anna cercava due camerieri, così ho fatto richiesta di assunzione per noi due, infondo avere un entrata di denaro ogni mese fa sempre comodo ed i soldi raccolti nei mie anni di attività criminali erano quasi a secco.
Se vi chiedete quali attività, beh Toya lavorava già nel mondo criminale, quindi io mi sono semplicemente unito e visto le nostre stranezze ed il colore dei capelli simili eravamo noti come il duo incendiario e ne abbiamo commessi di crimini. Certo una parte di mi è mortificata per i crimini che commettevo, ma dovevo sopravvivere e quindi non avevo il tempo per pensare a concetti infantili come bene e male.
è stato lì che ho capito che viviamo in un mondo di sfumature di grigio, per quanto la società di eroi si impegna a deformare questo concetto, facendo passare chiunque detenga una licenza un eroe, mentre tutti quelli che commettono un crimine ricadono nella categoria cattivo.
Ma passiamo ad altro se no, non la finisco più. Oltre a lavorare alla caffetteria, io ed Himiko abbiamo iniziato a visitare una spiaggia dove ci andavo sempre con Inko, la spiaggia di Dagobah che ora nota come discarica abusiva. Il posto è orribile ma visto che nessuno ci viene più, è diventato il luogo dove io e Toga ci alleniamo nelle nostre due nuove stranezze, una è mia e l'altra glielo data dopo aver capito che stranezza si sposava meglio con lei.
La mia stranezza, ossia quella presa dal defunto, si chiama freeze e mi permette di di generare gelo e freddo con le mani. Un quirk semplice alla base, ma dal grande potenziale ed infatti con il mio allenamento e la mia esperienza nell'uso delle fiamme verdi, ora sono in grado di generare ghiaccio e modellarlo per creare oggetti inanimati o armi.
Invece quella che ho dato a Himiko si sposa perfettamente con il suo stile di combattimento, infatti si chiama mist body e permette all'utente di assumere temporaneamente per una manciata di secondi la forma di una nebbia rossastra scura che la rende invulnerabile ad ogni attacco.
Ora l'unica cosa che manca a Toga per cominciare a fare il vigilante è la scelta del nome, infatti in questo mese ne io ne Toga siamo usciti a pattugliare durante la notte, un motivo era per via della stanchezza tra i turni del lavoro e l'allenamento sulla spiaggia.
Un altro invece è che volevo essere certo che Himiko sapeva cosa stava facendo, per quanto non mi piacciano le scuole dove si insegna ad essere eroi per una buona lista di motivi, condivido l'dea che sta alla base, ossia insegnare a chi vuole essere un eroe cosa fare quando si è sul campo di battaglia, altrimenti si finisce col diventare un altro problema al posto di risolvere quello già esistente.
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"Senti un po' Himi-chan, come vorresti farti chiamare?" Chiedo mentre ci stiamo rilassando sul divano prima di uscire per una pattuglia. "Come vorrei essere chiamata?" Mi chiede iniziando a pensarci su. "Se ti è d'aiuto, io mi faccio chiamare Robin dal personaggio di Robin Hood." Dico sorridendo. "Lo trovo molto bello, allora io come mi faccio chiamare?" Mi chiede non trovandone uno. "Visto che hai una stranezza del sangue, che ne dici di Carmilla?" "Suona davvero bene, Robin e Carmilla il nuovo dinamico due." Esulta Himi.
Dopo che abbiamo deciso il nome da vigilante di Toga, andiamo ad indossare i nostri costumi:
Il mio costume è una felpa verde scuro con cappuccio e zip, porto una maschera di ferro che copre metà viso, dei jeans sportivi neri e un paio d scarpe rosse.
Mentre quello di Toga è una felpa nera con motivi floreali rossi con cappuccio, porta una gonna nera sopra a dei leggings neri ed un paio di scarpe bianche.
Finito di indossarli, usciamo dalla finestra per cominciare la nostra ronda. Durante la serata io ed Himiko ci imbattiamo in due teppistelli intenti a rapinare qualche innocente di passaggio, fermare una rissa tra ubriachi ed aiutare qualcuno in difficoltà. Durante la serata ho continuato ad osservare Himiko per vedere come si comportava e mi ha fatto molto piacere che riusciva ad aiutare le persone con un bel sorriso stampato in faccia.
La pattuglia è proseguita fino alle tre del mattino, infatti appena scocca quell'ora torniamo a casa per riposarci perché abbiamo il turno dalle otto del mattino e quindi ci serve dormire almeno un paio d'ore.
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Uzuki, il simbolo della speranza
FanfictionIzuku Midoriya era un bambino quirkless da tutti disprezzato, che dopo aver risvegliato il suo quirk all'età di sei anni, scompare nel nulla. Quando riappare ha un nuovo look ed un nuovo nome: Uzuki, ma per tutti è il simbolo della speranza. Storia...