Uzuki, il simbolo della speranza

Uzuki: Le origini

AN: Grazie mille a tutti per le 216 visualizzazioni a questa storia, mi fa davvero piacere sapere che a cosi tante persone interessi la mia storia.

Sono nato come Izuku Midoriya e fino a 4 anni avevo un padre ed una madre.

Poi tutto cambiò quando ottenni i risultati dei test per sapere che stranezza avrei avuto, con incredulità appressi che ero quirkless e quindi non avevo non potevo diventare un eroe professionista, ma quello fu solo l'inizio.

Poco dopo mio padre divorziò a causa del mio essere quirkless, mia madre invece a causa del divorzio iniziò ad ignorarmi e smettere di vedermi come suo figlio. Ma la cosa peggiore accadevano a scuola, appena si diffuse la notizia che ero quirkless gli studenti cominciarono ad insultarmi mentre ai professori non importava fermare il bullismo. Persino il mio migliore amico ormai ex amico Kacchan mi maltrattava ed era il peggiore continuando a ripetermi che ero un Deku.

Questo durò appena due anni ma me lo porto ancora dietro. Poi il mio mondo cambiò quando a sei anni per salvarmi la vita risvegliai all for one ed acquisì una potente stranezza legata al fuoco prendendola dall'aggressore che voleva farmi male.

L'uomo a cui tolsi la stranezza Green flame era un malavitoso che ha cercato di uccidermi, così io per autodifesa lo uccisi bruciandolo con la sua stessa stranezza. Lo feci accidentalmente, ma rimaneva comunque il fatto che mi sono presso una vita oltre al suo quirk e così scappai prima dell'arrivo della polizia.

Non so per quanto tempo corsi e non sapevo neanche dove stavo andando, sapevo solo che me ne dovevo andare e non volendo finii nei bassifondi. Lì cominciai la mia nuova vita, dire che fu facile è uno scherzo.

Lì non c'era ne il bene ed il male, neanche il giusto e lo sbagliato, lì contava solo la forza e senza rendermene conto passavo le mie giornate a combattere, rubare, tradire e perfino uccidere per sopravvivere.

In pratica ci stavo annegando e se non fosse per mio fratello Dabi che si è presso cura di me, ora non sono chi sarei.

Dabi mi ha dato un nuovo nome, mi ha insegnato tutto ciò che so sul combattere e come vivere con dignità. Ma soprattutto mi ha fatto capire come dovevo usare all for one:
Lo dovevo usare per aiutare i deboli, gli emarginati e chi sta soffrendo. Oltre ad usare la forza che avevo per oppormi a chi abusando delle sua stranezze feriva gli altri e così senza rendermene conto sono diventato un vigilante ma anche un simbolo di speranza per le persone che venivano lasciate indietro dalla società.