POV Uzuki
Anche se sono passati un sacco di anni, mi ricorderò per sempre quel giorno, il giorno in cui conobbi il mio fratellone.
Tutto iniziò con me che vagavo per un viccolo, non mi ricordo dove stavo andando di preciso, non che quella parte della mia vita fosse chiara. So solo che la nevecera cosi alta da arrivarmi alle ginocchia, facceva un freddo cane e fini per raggiungere il mio limite prima di perdere conoscenza.
Non so quante tempo passò, so solo che quando mi svegliai ero in un letto con delle coperte, la sensazione di calore era cosi piacevole che volevo rimanerci per sempre, ma un tipo dall'aspetto lugubre attirò la mia attenzione: "Vede che hai dormito bene piccoletto."
Sentendolo mi alzai di scatto per assumere una possa da combattimento.
"Ehi frena un momento, se ti volevo morto, ti avrei lasciato in quel vicolo." Disse tranquillamente, riflettendosi su non potevo che essere d'accordo con lui e cosi mi sedetti sul letto.
"Bravo bambino, tieni, mangia finche è calda." Disse mentre mi offriva un piatto di minestra, all'inizio ero scettico ma poi il stomaco ebbe la meglio, e cosi iniziai a mangiarla.
"Allora com'è? Ti piace?" Chiese facendomi un sorriso, ancora oggi mi ricordo il sapore di quela minestra a menadito: era... era... era cosi...
"Disgustosa." Risposi finendo con il vomitarne un po'.
Sentendo il mio comento, l'uomo coperto di ustioni e di pinzette risse di gusto. "Hai proprio ragione, fa davvero schifo." Commentò mentre rideva ancora.
"Però." Dissi prima di prendere un altra cucchiaiata. "Però mi fa sentire tanto caldo alla pancia." Dissi non accorgendomi che stavo piangendo, da quando non piangevo? Penso che l'ultima volta fu dopo un pestaggio da parte di Bakugo.
Lo sconosciuto annui. "Mi fa piacere saperlo."
"Io sono Dabi, il mio vero nome è un segreto. Tu come ti chiami?" Chiese la persona che ora so chiamarsi Dabi.
"Io... Io sono..." Non riuscivo a dirglielo, avevo paura che sapendo il mio nome avrebbe chiamato la polizia, ma non potevo non dirglielo e così dissi: "Io sono Uzuki, piacere."
"Beh Uzuki, anche per me è un piacere conoscerti. Dimmi che stranezza hai?"
"Non volendo raccontargli di all for one, scelsi di spacciare uno dei miei quirk raccolti. "Green Flame mi permette di generare e manipolare fiamme verdi." Dissi prima di accendere qualche fiamma dalla mano libera.
"Fiamme verdi è?" Chiese Dabi incuriosito. "Ho una domanda da farti bambino, da quando non ti fai un bagno?"
"Ehm penso una settimana, perché?"
"Perché puzzi, spogliati ti faccio fare un bel bagno caldo."
Sentendolo feci sì con la testa, a quanto pare Dabi vive in un appartamento fatiscente, è chiaro che sia abbandonato, ma a me non importa, basta che sia al riparo e mi tiene al caldo e mi va bene tutto.
Una volta in bagno, mi siedo sulla sedia dentro la doccia e Dabi fa partire il getto di acqua, sorprendentemente è calda. Dopo che mi lavai il corpo, Dabi mi lavò la schiena, quando fu il turno dei cappelli, Dabi sussulto quando vide che sotto tutto quello sporco erano bianchi come la neve.
"Cappelli bianchi..." Disse Dabi prima di mettesse due dita sul mento. "Ascolta, sei per caso imparentato con Endeavor?"
"No, mio papà aveva un quirk che gli faceva sputare fuoco dalla bocca, perché me lo chiedi?"
"Niente, ignoralo." Disse guardando un'altra parte. "Senti un po' bambino, vedendo le cicatrici sul tuo corpo devo dire che ne hai passate tante per essere un bambino."
"Da quando avevo sei anni vivo per strada, il motivo è un segreto."
"Capito, una volta finito di asciugarti vestiti con i vestiti che ti ho preparato, io intanto vado a preparare il pranzo di Natale."
"Davvero?!" Chiesi emozionato.
"Sì, ma non assettarti granché, sarà cibo cinese riscaldato." Disse Dabi facendo un sorrisetto, prima di uscire dal bagno.
-
"Uzuki-kun svegliati." Dice Himiko dando qualche colpetto alla spalla.
Sentendolo apro gli occhi ritrovandomi nella macchina di Aizawa. "Scusa se ho rusato Himi-chan."
"Non preoccuparti, non sei stato molto rumoroso." Dice Himiko facendomi un sorriso.
"Capito, Ereserhead siamo arrivati?" Chiedo all'eroe dipendente dal caffè.
"Sì problem child siamo arrivati, ora scendete e non perdiamo altro tempo."
Oggi è la vigilia di Natale, come ho suggerito al preside Nezu la scuola ha indetto una serata per festeggiare la viglia di Natale tutti insieme agli studenti del primo anno.
La sala eventi è stata completamente addobbata, c'erano persino delle macchine che sputavano fuori neve finta rendendo il tutto più magico, è al centro c'era lui un gigantesco abete decorato con un sacco di palline e di striscioni rossi/argentati ed cima si ergeva una gigantesca stella.
"È tutto cosi fantastico." Comento sorpreso dal lavora che hanno fatto.
"Mi fa piacere saperlo giovane Uzuki." Dice il preside Nezu.
"Buonasera Nezu e buona vigilia." Lo saluto con gesto della mano.
"Buona vigilia anche a te, devo dire che la tua idea non è niente male, dovremo iniziarla a proporla ogni anno." Informa il preside caneorsotopo.
"Mi fa piacere." Dico facendo un sorriso.
La serata è proseguita con festeggiamenti di ogni tipo: Lunch box ha preparato un buffet per con cibo di ogni tipo, c'era un karaoke dove a turni i professori e gli studenti hanno cantato, c'erano ancora anche giochi a squadra come battaglia di palle di neve oppure una gara a quale squadra crea il pupazzo più grande.
Mentre i festeggiamenti proseguivano, prendo per mano Himiko e la porto fuori per stare un attimo da soli.
"Cosa succede Uzuki-kun?"
"Niente, volevo stare con te un attimo da solo."
Himiko inclina la testa. "Sicuro? A me sembra che nascondi qualcosa."
"Non posso nasconderti proprio niente, eh?" Chiedo inginocchiandomi davanti a lei e tirando fuori una piccola scatola nera.
"Uzuki-kun?" Chiede Himiko sorpresa.
"Himiko ci ho pensato molto su, io ti amo e non passa giorno che io non sono la persona più felice al mondo, quindi Himiko Toga mi vuoi rendere l'uomo più felice al mondo spossandomi?" Dico mentre apro la scatoletta che contiene un anello d'oro con una pietra a forma di un cuore.
"Sì. Sì. Uzuki lo voglio." Dice Hi iko facendo il sorriso più luminoso che abbia mai fatto.
Dopo che glielo metto, Himiko mi salta addosso e finiamo entrambi sulla neve con Himiko sopra di me. "Uzuki-kun io ti amo."
Sentendola sorrido da un orecchio all'altro. "Ed io ti amo Himi-chan." Dico prima che uniamo le nostre labbra per un bacio.
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Uzuki, il simbolo della speranza
FanficIzuku Midoriya era un bambino quirkless da tutti disprezzato, che dopo aver risvegliato il suo quirk all'età di sei anni, scompare nel nulla. Quando riappare ha un nuovo look ed un nuovo nome: Uzuki, ma per tutti è il simbolo della speranza. Storia...