Vecchi rimpianti

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Casa Bakugo, sette del mattino.

Katsuki Bakugo stava facendo colazione seduto al tavolo insieme a sua madre Mitsuki Bakugo, lei si stava sorseggiando una tazza di caffè mentre suo figlio mangiava uova e bacon.

"Katsuki va tutto bene?" Chiese Mitsuki notando lo strano atteggiamento che aveva il suo esplosivo figlio.

Katsuki dopo aver ingoiato un boccone di uova guardò sua madre e gli fece un a domanda a cui ci aveva pensato per tutta la settimana "Mamma, tu credi che Izuku sia ancora vivo?"

Sentendo la starna domanda del figlio, Mitsuki sputò il sorso di caffè che aveva in bocca.

"Che domande mi vai cosi all'improvviso Katsuki?" Chiese Mitsuki con confusione.

"Scusa ma', è solo che a scuola c'è un professore che mi ricordo davvero tanto Izuku." Spiegò Katsuki un po' esitante.

"Intendi Uzuki, il simbolo della speranza?" Chiese la madre ottenendo solo un cenno con la testa da parte del figlio.

Mitsuki sospirò capendo che era arrivato finalmente il momento per raccontare a un membro della sua famiglia cosa successe in ospedale messi fa.

"Sai che io vado a trovare Inko all'ospedale psichiatrico ogni giovedì?" Chiese Mitsuki.

"Personalmente non capisco perché perdi tempo con quella baldracca, sai bene come trattava Izuku dopo il divorzio con quel bastardo di Hizashi?!" Ruggi Bakugo.

"Lo so bene Katsuki, esattamente come so che lo picchiavi e lo bullizzavi pensando fosse divertente farlo." Rispose Mitsuki dando uno sguardo mortale al suo figlio ex-bullo.

Sentendo le parole della madre Bakugo abbasso la testa come fosse un cane bastonato.

"Lo so che ho fatto una grandissima cazzata, però... però sono cambiato... e spero di essere diventato almeno un po' l'eroe che vedeva Izuku che io ero." Disse Bakugo con rammarico.

"Scusami Katsuki se ho riaperto quella ferita... So bene che Inko è stata una madre pessima, però anch'io ho le mie colpe per non aver notato come stava soffrendo quel bambino. Ma non voglio parlare di questo, voglio raccontarti che mentre stavo attraversando il corridoio per raggiungere la sua camera vidi Uzuki mentre stava parlando con una giovane donna con capelli bianchi con qualche ciocca rosa e portava gli occhiali." iniziò Mitsuki.

"Stai parlando della sorella maggiore di Shoto Todoroki? Penso si chiami Fuyumi." Chiese Katsuki, lui e Shoto non erano proprio amici ma dopo che avevano perso la simulazione contro Uzuki e Minetta avevano iniziato ad allenarsi insieme.

Mitsuki annui, "Precisamente, subito pensavo fosse Izuku per quanto a parte la forma del viso, il suo taglio e quelle lentiggini era completamente una persona diverse. Ho provato a parlarci chiamandolo Izuku, però l'unica cosa che ottenevo fu lui che cercava di fare il vago e di dirmi che mi stavo sbagliando. Ma poi ho parlato di te e subito ho avuto una reazione da Uzuki, ha cominciato a soffrire di un attacco di panico e poi è svenuto." Spiegò Mitsuki con preoccupazione

Katsuki ci rimase male sapendo che il fatto che Izuku soffriva al ricordarsi di lui, però non poteva che essere d'accordo visto che lo bullizzava, "...Capisco, e poi cos'è successo?" Chiese Bakugo volendo sapere di più.

"Poi si è ripreso ed è scapato prima che potessi parlarci meglio, però sono riuscita a parlare con la madre di Fuyumi e di Shoto, si chiama Rei Todoroki ed è una donna molto buona e gentile, sono riuscita a convincerla raccontarmi un paio di cose su Uzuki." Disse Mitsuki con un velo di felicità.

"E cosi ti ha detto?" Chiese Katsuki sembrando impaziente. 

"Che Uzuki ne ha passate davvero tante difficoltà per arrivare dov'è adesso, molte cose sono state estremamente difficili e dolorose, per questo mi ha chiesto di lasciarlo in pace..." Disse Mitsuki con tristezza, "Ma io voglio delle risposte Katsuki, e sono sicuro che le vuoi anche tu. Per questo ti chiedo di proporgli di venire da noi una sera per cenare, lo so che sembra stupido ma io ho bisogno di sapere che il bambino che trattavo come un un secondo figlio è vivo e soprattutto non mi odi."

Uzuki, il simbolo della speranzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora