Il motivo per cui sono diventato un eroe

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Uzuki era fermo davanti allo specchio del bagno a guardare il suo riflesso, mentre nella sua mente continuava a pensare al modo migliore per raccontare la sua storia.

Ha sempre avuto il problema di essere un perfezionista e uno che pensava troppo, cercando sempre la possibilità che si poteva definire perfetta. Certo le possibilità sono infinite, ma non tutte sono buone, poche sono le migliori e solo una è perfetta.

"Uzuki-kun, stai bene?" Chiese Himiko preoccupata bussando alla porta del bagno.

"Ehm... Sì, sto bene... Perché?" Chiese Uzuki un po' agitato.

"Sei in bagno da dieci minuti e pensavo che avevi bisogno di aiuto." Chiese preoccupata Himiko.

"Grazie per la premura ma stavo solo cercando il modo migliore per raccontare la mia storia, tutto qui." Rassicurò Uzuki.

Himiko sospirò, "Sei il solito, questa non è una lezione oppure uno scontro con un pericoloso villain... devi solo far parlare il tuo cuore e andrà tutto bene." Disse Himiko con dolcezza.

La porta del bagno si apri e così i due innamorati si trovano faccia a faccia, "Grazie mille Himi, senza di te a volte non saprei che fare" Ringraziò Uzuki con un sorriso gentile.

"Lo stesso per me Uzuki-kun, ora andiamo." Disse Himiko porgendo la mano.

I due mano nella mano tornarono in soggiorno venendo accolti dalla famiglia Bakugo seduta sul divano in salotto.

"Scusatemi per il ritardo, avevo bisogno di tempo per riordinare le idee." Si scusò Uzuki.

"Nessun problema Izuku, lo so che per te sarà dura rivivere quei brutti ricordi, però noi vogliamo sapere cosa è successo." Disse Mitsuki.

"Non chiamarmi Izuku... Per me quel nome non ha più valore, anche perché non sono più quella persona e non lo sarò mai più." Chiari Uzuki con decisione.

"Va bene Uzuki... potresti raccontarci cosa ti è successo dal giorno in cui sei scomparso?" Chiese Masaru accettando suo malgrado che il suo caro nipotino non c'era più.

"Cosa mi è successo?" Chiese Uzuki prima di sospirare, "Semplice, ho risvegliato il mio quirk, ho ucciso una persona e poi sono scappato via perché avevo paura."

Al sentire Uzuki, i membri della famiglia Bakugo rimasero allibiti nel sapere cos'era successo, si aspettavano un rapimento o peggio ma non che quel dolce bambino potesse compiere un omicidio.

"Però non l'hai fatto apposta, vero?" Chiese Mitsuki esitante.

"Mi pare ovvio... Un uomo mi voleva fare del male con il suo quirk e il fato ha scelto che in quel momento il mio quirk si doveva risvegliare." Spiegò Uzuki prima di attivare AFO dal palmo sinistro della sua mano, "Si chiama all for one, è una stranezza unica nel suo genere che mi permette di fare diverse cose con i quirk, ma la principale è che mi permette di prendere i quirk altrui e di usarli come fossero miei."

Katsuki insieme a sua madre e a suo padre rimasero a bocca aperte nel sentire la spiegazione di Uzuki sul suo quirk.

"Quindi potresti prenderti il mio explosion è usarlo come se fosse tuo, corretto?" Chiese Katsuki versando una goccia di sudore.

"Esattamente, però non mi interessa nessun quirk degli studenti della UA, quindi rilassati." Rassicurò Uzuki.

"Ascolta Izu- Uzuki, posso capire che per te fosse stata una giornata orribile... Ma piuttosto che scappare in qualche posto dimenticato da Dio, perché non sei venuto da noi?" Chiese Mitsuki con le lacrime che stavano uscendo dagli occhi.

"Ha ragione Mitsuki, potevi venire da noi a raccontarci quello che ti succedeva a scuola e quello che accadeva a casa tua con Inko..." Disse Masaru mentre stringeva la mano sinistra di sua moglie.

Uzuki, il simbolo della speranzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora