POV di Felisha
Sbatto il ginocchio sul petto di Daniel e lui stramazza a terra. Ha il naso rotto, il sangue gli cola sulla bocca, gocciola sotto il mento.
È troppo facile.
Sembrerebbe quasi che il mio caro fratellino stia cercando di distrarmi per evitare che io corra dietro alla sua fidanzata adorata. Come se volessi lei.
Afferro una sedia e cerco di rompergliela addosso, finalmente Daniel rotola via e cerca di colpirmi.
- "Andiamo Danny! non ci stai provando neanche!" esclamo.
Daniel sputa a terra un grumo di sangue.
- "sei pazza."
Rovescio il comodino verso di lui e Daniel fa un passo indietro, verso la finestra della sua camera.
- "non chiamarmi così, Danny, lo sai che non mi piace."
- "e perché, eh? forse perché sai che è vero."
Afferro una mazza da baseball appoggiata alla parete e gliela punto contro.
- "attento, Daniel."
- "tua madre era pazza. Chi mi dice che non è genetico?"
Lancio la mazza contro di lui e Daniel si sposta appena in tempo. La mazza vola fuori dalla finestra.
Corro verso di lui prima che possa fermarmi e gli afferro le spalle.
- "incassa la testa." mormoro.
- "cosa-"
Prima che possa opporsi lo spingo indietro, fuori dalla finestra e verso il giardino.POV di Marti
Ester si ferma di colpo e io le sbatto addosso.
Ha la testa alzata, seguo la linea del suo sguardo spaventato e vedo la schiena di Caleb, avvicinarsi sempre di più alla finestra.
È questione di un attimo, e il ragazzo vola via dalla finestra, verso il giardino.
Afferro Ester e le tappo la bocca prima che possa urlare. Mi sfilo il coltello dalla tasca e lo scaglio contro Felisha.
- "non c'è tempo per questo." sussurro a Ester, mentre Felisha si strappa il coltello dal braccio con un urlo, guardandosi intorno alla ricerca del lanciatore.
Noto solo adesso che il giardino pullula di persone, dall'aspetto più svariato e con un unica cosa in comune: spaventosamente armati. Si chiudono a cerchio su Caleb.
Lascio andare Ester.
- "è ora di dividerci, potrebbero arrivare altri agenti della Barca o dell'Agenzia. Dobbiamo confonderci tra queste persone. Raccolgo un rametto appuntito da terra e lo pianto nell'avambraccio di Ester. Lei si ritrae.
- "ma che fai?!"
Le riprendo il braccio.
- "questo è il territorio di Fehl, adesso. Queste persone fanno tutte parte della piccola criminalità di Savannah, e rispondono ad un singolo capo che li ha marchiati con un segno." strappo la pelle di Ester con il rametto fino a disegnare le asce incrociate, segno di nonnina, poi faccio lo stesso con me.
- "tu vai a riprenderti il tuo ragazzo, io entro in casa e prendo Liam prima che arrivi l'Agenzia. Ci rivediamo alla cabina telefonica tra un'ora e mezza." dico, gettando il rametto a terra.
Ester mi afferra il braccio.
- "e se non riusciamo?"
Stringo le labbra.
- "torniamo alla cabina con intervalli di due ore fino a mezzanotte. Poi chi è rimasto indietro, indietro resta."POV di Ester
Corro verso il cerchio di persone, mi faccio spazio a gomitate, ricevendo ringhi e insulti, ma apparte questo nessuno sembra sospettarmi.
Devo riuscire a prendere Caleb prima che arrivi Fehl.
Riesco ad arrivare al centro. Caleb se ne sta disteso a terra, ha la faccia imbrattata di sangue e il polso storto, ma non sembra avere danni gravi oltre questo. Grazie a dio è volato primo piano.
Mi trattengo dal buttarmi a terra e stringerlo in in abbraccio e lo smuovo con un piede.
- "alzati, idiota." Le persone intorno a me accolgono la mia affermazione, lo incitano ad alzarsi.
Ma caleb resta fermo.
- "ho detto alzati! Sei deboluccio per essere una guardia del corpo."
Nessuno sembra fare attenzione a questa informazione, tranne Caleb, che alza la testa. Il suo sguardo incontra il mio, posso vedere il sollievo attraversargli lo sguardo, subito sostituito dalla paura, ma prima che possa urlarmi di scappare e fottere il mio piano mi inginocchio accanto a lui e lo afferro per il collo della maglia.
- "non farti venire strane idee, tesoro." sputo.
La folla intorno a me si anima, mi incalza perché io lo finisca.
Com'è possibile che i vicini non si allertino? Dov'è Phil?!
- "alzati e combatti, idiota. Ti do cinque secondi di vantaggio per correre, poi ti acchiappo." esclamo, lasciando andare la sua maglietta con un gesto secco.
- "Daniel non va da nessuna parte con te."
Mi irrigidisco. Il mio cuore perde un battito.
La folla si separa come le acque davanti a mosè, ma in mezzo non passa un vecchio con il bastone, bensì una ragazza, le curve perfette infilate in una tuta aderente, i capelli legati in una coda e una pistola nella mano sinistra. Mi viene da piangere.
- "bel teatrino, El, veramente bel teatrino...oh, aspetta! Io non ti dovrei chiamare così... perché non è il tuo nome, giusto? Tu sei Ester. O è una bugia anche questa?"
Imbraccio il fucile rubato agli agenti della Barca.
- "oh, sono io la bugiarda adesso? Tu mi hai mentito sulla tua identità e sul tuo passato, sottospecie di figlia di tro-"
Fehl spara a terra, ad appena un centimetro dal mio piede, poi sposta lo sguardo su caleb.
- "mi dispiace, Danny." punta la pistola su di lui. "sei nel mio territorio, adesso."
Mi lancio verso Caleb, pronta ad incassare lo sparo con lui, ma lo sparo non arriva mai: un ragazzo vestito di nero si fa spazio tra la folla e si lancia su Fehl, subito seguito da un altro, e un altro ancora. La pistola scivola via dalle mani della ragazza.
Affero Caleb e mi ritiro verso la folla, cercando una via di uscita. Eppure ho come l'impressione che i ragazzi che hanno preso d'assalto Fehl dovrebbero essermi familiari, qualcosa nel casco che portano, nella tuta...
E all'improvviso ho un flashback, di quando avevo convinto Fehl ad infiltrarsi nella "zona grigia del governo", quando Marti ci ha salvato. Aveva detto che era un'organizzazione militare, gente di cui non ci si può fidare.
Adesso capisco.
Questi sono membri dell'agenzia.
Inorridisco. Felisha comincia ad urlare, mentre la folla radunata si dirada, spaventata dal crescente numero di soldati armati di fucili.
- "vermi! merde traditrici!" Riesce a liberarsi dalla presa di un soldato. "no! ti prego! non potete prendermi."
Afferro la mano di Caleb e comincio a correre mentre Fehl continua ad urlare disperata.
- "non potete riportarmi lì! El! Aiutami"
E per un motivo che non saprei esattamente spiegare, mi fermo.
Forse perché in quelle parole riconosco le mie stesse paure, il mio stesso passato.
Vedo la rivoltella che Fehl teneva in mano fino a poco fa, non molto distante da me. La raccolgo e gliela lancio.
Felisha si libera del soldato che la tiene placcata a terra con un calcio e la afferra, ma anziché puntarla contro di lui, sorride e se la punta alla testa.
- "piuttosto mi ammazzo!"POV di Fehl
I soldati dell'agenzia mi circondano, non so cosa fare.
- "non potete riportarmi lì!" li sto pregando, ma so che non mi ascolteranno, hanno ricevuto degli ordini, li seguiranno. Un soldato mi tira un calcio sotto il ginocchio e finisco a terra, un'altro mi si lancia sopra, bloccandomi. Non ho più speranze. "El! Aiutami!" grido.
E il tempo rallenta, trattiene il respiro, si dilata. Perché lei si ferma.
Incrocia il mio sguardo, rimorso, rabbia, una tristezza infinita. Poi stringe i pugni, si china, afferra la mia pistola e la lancia verso di me.
Mi dimeno con tutte le mie forze, finché il soldato su di me non mi lascia le mani, e allora me ne libero con un calcio, allungo le braccia e stringo le dita intorno alla rivoltella.
Balzo in piedi e me la punto alla tempia.
Sorrido.
- "piuttosto mi ammazzo!". Mi ammazzo. Piuttosto che tornare lì mi ammazzo. Chiudo gli
occhi, metto le dita sul grilletto...
Una mano calda si posa sulla mia e gira il tamburo della pistola appena prima che parta lo sparo.
La detonazione mi assorda.
E poi niente. Nulla.
Sono ancora viva.
La mano si chiude sulla mia e abbassa la pistola.
- "Avevi già usato un proiettile, principessa." sussurra la voce dietro di me. "sono sempre stato bravo con la roulette russa." la pistola mi cade di mano, le braccia di Wren si chiudono su di me. "andiamo a casa."
Mi ha tradita.
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All the lines she crosses 2- till death do us part
Romantik"Non amare, non temere, segui gli ordini." Dopo sedici anni passati confinata su una Barca popolata da agenti segreti, Ester Barbossa è finalmente riuscita a scappare. Solo che non poteva andare tutto liscio, dico bene? Chi avrebbe mai detto che un'...