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Andai a scuola a piedi, mi beccò la pioggia, ma per fortuna avevo l'ombrello. Nonostante ciò mi bagnai lo zaino e i libri dentro.

Tremavo nel giubbotto. Le nocche rosse attorno al manico dell'ombrello.

Una volta superato il cancello mi guardai intorno, e notando il cielo pronto a farci una sorpresina decisi di entrare.

Ma Olivia attirò la mia attenzione da un angolo del cortile, all'inizio aveva agitato le mani in aria ma non ricevendo la mia attenzione, dato che ero troppo assortito nei miei pensieri urlò il mio nome, attirando non solo la mia ma l'attenzione di tutti.

Mi chiesi cosa ci facessero quelli lì fuori con quel freddo. Io non sarei sopravvissuto altri 5 minuti.

«Allora, stasera c'è la festa.» disse battendo le mani come se avesse aspettato me per dire quella cosa.

«Si, lo so, sono 3 giorni che lo ripeti.» soffiai e lei mi guardò male.

«Hai preso la maschera?»

«No.» scossi la testa

«Se ti presenti senza, o se non ti presenti affatto, faccio come "maschera di cuoio"»

Da amante degli horror capii subito quale fosse il suo scopo. Scossi la testa.

«Ma hai detto che non dobbiamo dirci a vicenda chi siamo, quindi come fai a sapere se ci sarò?»

Vidi gli occhi di Olivia muoversi dietro le mie spalle per poi tornare su di me e sorridermi. Tirai su il naso.

«Puoi stare tranquillo che la tua voce da papera si riconosce anche a chilometri di distanza.»

Sorrisi. Poi tossii.

Sentii delle mani poggiarsi sui miei fianchi, sussultai, poi qualcosa si poggiò vicino al mio orecchio.

«Entra, altrimenti ti raffredderai.» la voce di Orion mi fece sussultare, arrossii immobilizzandomi sul posto.
Il suo tono era basso, lo sentii entrare in ogni parte del mio corpo.

«In realtà sono già raffreddato.» dissi e alzai la testa, guardando dietro di me, gli sorrisi e lui si abbassò per trovarsi ad un passo dal mio volto.

Tornai a guardare in avanti dove Olivia mi stava lanciando occhiate.

Arrossii più di prima e andai verso l'interno della scuola, a testa bassa.

Nel corridoio c'era aria di festa, tutti parlavamo di quella festa in maschera che ci sarebbe stata quella sera, capivo l'entusiasmo di Olivia.

Qualcuno diceva come sarebbe stata la sua, la descrivevano nei minimi dettagli, mentre qualcun'altro si lamentava di non aver ancora trovato quella giusta.

C'erano dei cartelli appesi alla bacheca, non troppo appariscenti ma ad attirare il mio sguardo fu la folla di gente radunata lì in mezzo.

Guardavano tutti le scritte.

"Ci sarà un gara alla maschera più bella"

Qualche ragazza già stava fantasticando davanti a quella frase. Leggei anche il resto del cartello ma non c'era niente di entusiasmante.

Mi allontanai e andai verso l'armadietto.

Orion mi raggiunse subito dopo, per passarmi una cosa la mise dentro la tasca del mio giubbotto.

Pensando mi volesse fare il solletico mi spostai di scatto, mi caddero tutti i libri a terra. Mi aiutò a raccoglierli.

Lo guardai mentre sistemava le cose nel suo armadietto, abbassai la testa e misi la mano nella tasca.

Let Love Destroy UsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora