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🌶️

HARDIN POV

«A che ora è la festa stasera?» chiesi, e Olivia sbuffò.

«Ma dove hai messo la testa tutte quelle volte in cui te l'ho detto?»

«Non lo vuoi sapere, Olivia.»

«È alle 22»

«Ok, a dopo.» la salutai con un movimento della mano, ma lei mi fermò:«Hai preso la maschera?»

«Vengo senza.»

«Ah già, mi sono scordata che tu sei un pagliaccio e hai la maschera addosso tutti i giorni.» si mise a ridere e contagiò anche me.

Mi allontanai solo per adocchiare due figure famigliari ad un angolo del cortile, stavano parlando, Aidan chiaccherava con un sorriso stampato in volto, agitando le mani in modo esagerato.

Tipico da Aidan.

Mentre Orion lo guardava in silenzio, con le mani nelle tasche. Erano fermo lì e mi chiesi cosa si stessero dicendo, poi un'altra figura attirò la mia attenzione.

Andai verso Matheo che camminava a passo spedito verso l'uscita di scuola, aveva lo zaino in mano lo teneva con due dita mentre un sguardo assorto nei suoi pensieri. Lo fermai appoggiando una mano sulla sua spalla, lui si voltò, ci mise un po' a riconoscermi ma poi indietreggiò e spostò bruscamente la mia mano con un movimento della spalla.

«Hai da fare stasera?» gli chiesi, ma lui mi ignorò, sbuffai. Glielo chiesi di nuovo.

«Si, se si tratta di te sono impegnato ogni fottutissimo giorno della mia fottutissima vita.» sbottò.

Lo seguii senza dire niente, l'aveva notato nonostante fosse di spalle e i miei passi non facessero rumore, lo capivo dal modo in cui stringeva le dita attorno allo zaino.

Poi svoltato l'angolo si fermò e prese a guardarmi. «Che cazzo vuoi?» chiese

«Sapere se sei impegnato stasera.»

«Ti ho detto di sì.»

«E se passassi a prenderti alle 21?»

«Sono impegnato.» si girò e continuò a camminare, prendeva una strada non abbastanza conosciuta, piena di gente poco affidabile ma con il carattere che si ritrovava nessuno si sarebbe avvicinato ad uno scontroso come lui.

Lo presi per il polso e riuscii a fermalo
«Sei arrabbiato?» gli chiesi, lui mi guardò senza fiatare.

«Per il bacio.» specificai.

Lui alzò la mano in aria e scoccò la lingua:«Secondo te io penso ancora a questa tua stronzata, apri gli occhi il mondo non gira attorno a te. Non me ne frega un cazzo del tuo bacio.»

«Allora vieni alla festa con me, stasera.»

«Non capisci o sei ritardato? Cosa non ti è chiaro della frase:"Sono impegnato"?»

«Il fatto che tu stia mentendo.»

«Ancora.» sbuffò «Se non avessi voluto partecipare a quella stupida festa, ti avrei già detto di no. Non mi faccio scrupoli per un figlio di papà come te.»

«Stai dicendo che se non fossi impegnato verresti con me?»

«No.»

.

Quel pomeriggio andai in un negozio, uno di maschere quelle che costavano poco ne presi alcune bianche e un paio di pennarelli e colori a spirito.

Tornai a casa e mi misi all'opera iniziai a colorare facendomi prendere dall'ispirazione.

Let Love Destroy UsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora