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🌶️🌶️🌶️
(non aspettatevi la dolcezza di
Aidan e Orion)

Una settimana dopo

AIDAN POV

«Non ti lascerò guidare la macchina!»
mia mamma mi sfilò il cellulare dalle mani.

Misi il vivavoce per sentire la risposta:
«Vengo a piedi.»

«No, se cadi, ti rompi il braccio, ti serve aiuto ma hai entrambe le braccia rotte che fai?» domandò lei quasi spaventata.

«Ma perché gliela devi lanciare?»
mi rivolsi a mia mamma.

«Non gliela sto lanciando sto pensando ad ogni possibile ipotesi.»
si giustificò lei.

Ero pronto a risponderle ma Orion, dall'altro capo del telefono mi interruppe:«Non cadrò Marlene.»

«Ma che ne sai? Magari incontri un cane che di insegue ti morde la caviglia e cadi a terra.»

«Mamma!»
le diedi una gomitata.

«Marlene non mi inseguirà un cane e non cadrò rompendomi l'altro braccio.»
tentò di rassicurarla ma il suo tono non mi convinceva forse mamma l'aveva davvero messo in ansia.

«Vabbè, rimani a casa, stiamo passando.»

«Non ti preoccupare.»

«Devo andare da una parte sono passaggio per la vostra scuola.»

Mi fece segno di alzarmi dalla sedia su cui mi ero seduto appena Orion mi aveva chiamato per dirmi che sarebbe passato a prendermi con la macchina.

Sbattei le mani sul tavolo e mi alzai, mamma chiuse la chiamata e prese le chiavi dell'auto. Uscimmo e una volta entrati in macchina accese la musica.

Io e lei sin da quando ero piccolo era una piccola tradizione cantare a squarciagola quando partiva la nostra canzone preferita, e in quel caso lei aveva inserito il disco con le nostre canzoni.

Arrivammo davanti a casa di Orion, presi il cellulare e gli inviai un messaggio.

«Lo tieni memorizzato "Orion"?»
Annuii guardandola mentre si sporgeva per leggere i nostri messaggi.

«Dai sforzati poco poco tesoro, state insieme almeno un cuore ci vuole.»
mi diede una pacca sulla spalla.

Orion entrò sedendosi sui sedili posteriori, mi girai e gli sorrisi:«Che coraggio a venire a scuola solo l'ultimo giorno.»

Mi guardò ma non rispose mamma lo salutò muovendo la mano:«Buongiorno Orion, come stai?»
Girò la chiave e la macchina ripartì.

«Tutto bene.»

«Menomale, Aidan vedi di non dargli fastidio.»

«Non gli do fastidio.» replicai e mi girai di nuovo verso di lui:«Giusto?»

«Per ora.»

Lo guardai male, poi tornai a sedermi normalmente, appoggiai la testa sul sedile e chiusi gli occhi per qualche secondo.

Sentivo già l'aria di natale.

Era il mio periodo dell'anno preferito.
Dopo l'estate ovviamente.

«Cosa farai a natale quest'anno?»
domandò mia madre.

«Non lo so.»
rispose lui alzando la testa nella nostra direzione.

Mamma mi guardò, e subito capii il suo sguardo, io annuii e muovendo solo le labbra dissi un:"dopo" senza emettere suono.

Arrivammo davanti a scuola, lei accostò, ci salutò con un:«Vi passo a prendere all'uscita.»

Let Love Destroy UsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora