33

3.1K 107 665
                                    

Non vorrei gettare la gente nel panico
ma potrebbe servirvi una camomilla
e dei fazzoletti a causa della fine.🤚🏼

AIDAN POV

«Perché piangi?»
mi avvicinai a quella figura immersa nel bianco candido, lo spazio attorno si riduceva a lui, non c'era confine tra spazio e tempo. C'eravamo solo noi.

«Niente.»
si asciugò le lacrime con il dorso della mano, nascondendo il viso dall'altro lato, ma ormai erano anni che lo conoscevo niente di lui mi stupiva più.

Mi chinai, aspettai che si girasse a guardarmi e una volta incrociato il suo sguardo mi sedetti affianco a lui e lo abbracciai.

Non avevamo bisogno di parole.

Erano rare le volte in cui l'avevo visto piangere ma quella era una che mi era rimasta addosso come cicatrice, sentivo particolarmente vicino, come se la causa delle sue lacrime fossi io.

Non eravamo piccoli, non avremmo avuto meno di 15 anni ma già a quell'età sentivo che dentro di me qualcosa era pronta a spezzarsi per Orion, per salvarlo dalle lacrime che quella volte sembravano affogarlo.

.

La suoneria del mio cellulare mi portò a svegliarmi, alzai leggermente le palpebre ma vedendo la luce filtrare dalla finestra stropicciai gli occhi e sospirai.

«Non rispondi?»
la voce di Orion mi riportò alla realtà quando ero sul punto di tornare nel miei sogni.

«Richiamerà.»

«Se non rispondi adesso chiamerà me.»

«Ma ho sonno.»
Sbuffai e continuai a tenere gli occhi chiusi mentre mi girai per afferrare il cellulare sul comodino. Li aprii solo per schiacciare il pulsante verde.

«Aidan.»

«Mamma.»
risposi nascondendo il viso nel cuscino.

«Quanto ci metti a rispondere?»

«Stavo dormendo.»

«A quest'ora?»

«È sabato, quindi si.»

«Dove sei stato ieri sera?»
Ieri sera...

Avevo un vago ricordo di quello che era successo la sera prima, avevo bevuto e qualche ricordo era sfocato.

«Era il compleanno di Hardin.»

«Sei tornato tardi?»

E in quel momento mi ricordai di cos'era successo la sera prima, aprii gli occhi di scatto e vidi Orion che mi stringeva, i nostri coperti dal lenzuolo ma potevo intravedere le sue spalle scoperte. Mi guardava senza fiatare.

«Ehm...no.»
distolsi lo sguardo

«Va bene, vedi di svegliarti altrimenti poi stasera no andrai a dormire.»

«Non ho scuola domani.»

«Ma dopodomani si.»

«Quindi il fatto che stasera andrò a dormire tardi influenzerà la mia giornata a scuola»

«Esatto.»

Non le chiesi perché altrimenti avrebbe iniziato a fare un discorso da mamma preoccupata.

«Va bene»
la assecondai.

«Volevo dirti, che dovrò restare 4 giorni in più...» sentii il suo tono leggermente preoccupato e dispiaciuto.

Let Love Destroy UsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora