Let Love Destroy Us

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scusate eventuali errori
ma non ho avuto modo di
correggerlo al massimo💀
buona lettura

Vigilia di Natale

NOAH POV

«Come vi siete messi insieme?»
domandai a Lucas girando la testa nella sua direzione mentre mi passava delle palline di natale da appendere sull'albero.

«È una storia noiosa.»
mormorò e lanciò un sguardo a Jack che sorrise e mi buttò al volo un babbo Natale da appendere su un ramo.

«Raccontala, abbiamo un sacco di tempo, se continuiamo così questo albero non lo finiremo mai.» avevamo passato 2 ore a cercare di montare solo la base dell'albero e poi avevamo perso la punta e avevamo perso almeno mezz'ora perché gli addobbi erano così vecchi che perdevano pezzi.

«Non è carina, lasciamo perdere»
sventolò la mano e gettò una decorazione nel cestino.

«Un riassunto?»
Cercai di convincerlo.

Lucas capì la mia preoccupazione perché erano ormai 2 settimane che Len era in coma e non avevo avuto il coraggio di andare in ospedale negli ultimi giorni perché avevo paura che i dottori mi avrebbero detto qualcosa.

Sospirò e poi annuì.
«Praticamente mamma e papà avevano appena scoperto che...» ingoiò un groppo di saliva «insomma..."non ero come volevano loro"» ripetè quelle che dovevano essere le loro parole mimando le virgolette.
«Quando mi hanno cacciato di casa non potevo lavorare per trovarmi un lavoro, non mi avrebbero accettato.» Jack sollevò lo sguardo e osservò mio fratello.

«Jack non voleva ammettere che stavamo insieme dopo una serie di baci che ci eravamo dati.» lo guardò e aggiunse:«O qualcosa di più.» sorrise

«Ma quando alla fine, la notte in cui andai via, mi ospitò a casa sua, e mi aveva aiutato a disinfettare delle ferite dovute al litigio con mamma e papà. E lui aveva deciso che senza di me non poteva starci quindi mi aveva baciato e ci eravamo messi insieme ufficialmente, anche se stavamo insieme da un po' di tempo ma non voleva ammetterlo. E io avevo trovato un lavoro che mi avrebbe permesso di prendere un appartamento il più presto possibile per togliere il disturbo a casa sua.»

«Ma i suoi genitori lo sapeno che stavate insieme?» domandai interrompendo il suo racconto.

«Si, i suoi genitori erano d'accordo.»
sorrise e Jack lo guardò con quella scintilla che brillava solo negli occhi di chi aveva conosciuto l'amore.

Nel racconto di mio fratello avevo trovato me e Len, c'era sempre stato soprattutto nei momenti peggiori, quando avevo bisogno di medicazioni non si faceva problemi a mettersi in macchina e venire a casa mia, una volta era anche entrato dalla finestra, aveva passato la notte con me.
Era stato il primo, e l'unico, a notare le mie ferite, le avevo fatte passare per conseguenze di cadute, ma lui era testardo e aveva capito quasi subito che mentivo, soprattutto quando facevamo sesso e il mio corpo era più esposto, notava che c'erano dei lividi che non potevano essere causati da una caduta e aveva iniziato a preoccuparsi.

«Il tuo corpo non merita di essere rovinato in questo modo.» mi aveva detto una volta passando le dita su un livido vicino al fianco perché lo aveva sfiorato e io mi ero lamentato.

«Lo so, ma se lo fanno vuol dire che me lo mer-» mi aveva appoggiato la mano sulla bocca. «Se dici che te lo meriti ti giuro che ti chiudo la bocca con dello scotch.» avevo sorriso ma lui invece no, quando si trattava dei miei genitori diventava serio. Fin troppo.

I miei occhi divennero lucidi pensando a lui, girai la testa dall'altro lato per evitare che Lucas e Jack vedessero che ero sul punto di piangere. Sospirai piano e silenziosamente.