"Mi ricordo ancora quell'orizzonte ampio e senza punti di riferimento, in cui solo il sole faceva da limite all'infinito. In quel momento capii che ciò che conta di fronte a tanta libertà del mare non è avere una nave, ma un posto dove andare, un porto, un sogno, che valga tutta quell'acqua da attraversare."
(Alessandro D'Avenia)
Ci sono fallimenti che restano impressi sulla pelle, come tatuaggi dalle linee troppo grossolane ed imprecise che col tempo non fanno altro che peggiorare.Quella primavera, la prima senza lui, mi ritrovavo per la prima volta senza la persona che per anni avevo considerato come un pilastro della mia vita, da sola in prima linea e senza armi a dover fare i conti con alcuni tra i più pesanti dei rimorsi, sanguinanti rimpianti e malinconici ricordi.
Tuttavia nonostante ripercorrere l'ormai sfiorito viale dei ricordi possa non essere per me il massimo del divertimento, davvero desidero che conosciate questa storia fin dal principio, con annesse le stranezze e le sorprese, quindi inizierò, col vostro permesso, a sussurrarvela.
Mi innamorai del suo sorriso caldo ancor prima di conoscere il suo nome, mi sentivo felice quando stavo con lui, appagata e soprattutto completata: lui era capace di riempire quei vuoti che sentivo essere presenti nella mia esistenza, vuoti che non avevo ancora imparato a comprendere non dovessero essere colmati con un'altra persona, bensì solo e unicamente da me stessa, questa purtroppo fu una delle cose che compresi più tardi, quando ormai era troppo tardi.
Casa nostra divenne da subito il nostro rifugio, acquistata e ristrutturata a nostro piacimento, era un degno riassunto di quello che eravamo, adottammo anche un gatto bianco.
Amavo ogni risveglio in quella casa che profumava di noi.
Amavo ogni giorno della mia vita con lui, ogni momento della nostra relazione che credevo essere quasi perfetta prima che si sgretolasse.Sapete, sulle ali di ogni farfalla vi è una particolare polverina, speciale e unica, indispensabile per ognuna di esse, le identifica e fra altre cose, permette loro di volare.
Nella mia polverina speciale c'era anche lui, c'eravamo anche noi e la nostra vita insieme e quando lui è andato via, l'ha portata tutta via con sè.Avevo imposto alla nostra relazione una sola ed unica (nonché ferrea per quanto mi riguardava) regola da seguire: non ci si cornifica.
Questa mia semplice e banale regola nasceva dal presupposto che da persone mature ed adulte (quali credevo fossimo entrambi), ci si potesse tranquillamente fermare al grande STOP luminoso infondo alla strada, in maniera coerente e... mandarsi liberamente a quel paese prima di andare troppo oltre.Ho sempre creduto che fermarsi quando si sente di aver raggiunto il proprio limite sia una delle più vere forme di rispetto verso se stessi e verso la persona con la quale si sta condividendo la vita.
D'altronde perché costringersi in una relazione nella quale ci si sente stretti?.
Perché stare con una persona che non si ama più in una vita in cui il timer continua a scorrere inesorabile verso la fine?.
Avrei tanto desiderato che anche lui mantenesse la promessa, che si fermasse prima di raggiungere il punto di non ritorno, che mi parlasse.Mio malgrado non è stato però questo quello che è accaduto, non è insieme che abbiamo scritto il finale della storia, anzi è stato ben diverso quello che mi attendeva al bivio.
Noi abbiamo dovuto scavalcare la staccionata, superare di molto il confine tracciato, arrivare al baratro e finirci dentro il giorno in cui lo scoprii in auto, in una zona poco trafficata, nascosto al buio come un lurido ladro, a scoparsi di gusto la collega nuova.
Quello fu il tragico epilogo della nostra storia, la rovina del mio cuore e l'inizio di quel tornado che, da allora, non ha mai smesso di incasinare la mia vita.
La storia che voglio condividere con voi parla di questo: di come una porta sbattuta in faccia possa portare non ad "un portone aperto", ma a tutta una nuova vita proprio ...
dall'altra parte.
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Ti vedo quando chiudo gli occhi
ChickLitC'è chi dice che i sogni siano stralci di vite alternative che ci ritroviamo a vedere quando chiudiamo gli occhi, come spettatori silenziosi di un film di cui non conosceremo mai il finale. C'è chi pensa siano solo frutto dell'immaginazione e c'è ch...