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Ambar

Quella domenica arrivò fin troppo velocemente, ed io cominciavo già a sentire un peso sullo stomaco. Sarebbe stato l'ultimo giorno insieme a Pedri, e poi non ci saremo mai più rivisti.

I giorni precedenti erano stati forse, i più belli della mia vita. C'eravamo visti per andare a cena fuori, al bowling, ed avevamo passato l'intera notte in spiaggia fino ad aspettare l'alba.

E quel giorno saremmo stati sullo yatch di un suo amico dov'era stata data una festa. Fred, che era il proprietario dello yatch, mi aveva chiesto di invitare anche il mi gruppo, e così adesso ci stavamo avviando verso il porto dov'era parcheggiato.

-dio mio questo coso è enorme- affermò Omar aggiustandosi gli occhiali sul naso.

-questo Fred, è per caso occupato?- sentii parlare Patricia e risi mentre da lontano avvistai Pedri.

-ei- mi venne in contro e mi baciò la guancia.

-ciao- salutai i suoi amici dietro di lui, che ricambiarono sventolando una mano.

Fred fece segno ai miei amici di salire e fermai Inés prima di andare con gli altri.

-non ti ho ancora presentato la mia brutta copia- dissi afferrando il braccio della castana che sobbalzò per lo spavento.

-Pedri, lei è Inés la mia gemella, Inés lui è Pedri, ma questo già lo sai- parlai e vidi il ragazzo passare da me a mia sorella.

-piacere- parlò Inés.

-siete davvero uguali, se aveste avuto gli stessi capelli non vi avrei distinte- commentò divertito.

-io ho un naso molto più bello- la ragazza accanto a me si mise di profilo per mostrare il suo nasino alla francese.

-perchè è rifatto- smontai le sue convinzioni, e mi feci strada sullo yatch mentre Pedri rideva per la nostra conversazione.

Quando Inés si allontanò da noi, il calciatore avvolse il mio collo con il suo braccio e mi condusse fino ai divanetti dov'erano seduti gli altri.

Incrociai il mio sguardo con Alvaro, che non faceva altro che squadrarci male. Da quando aveva saputo che in quei giorni non ero stata con loro perché mi ero vista con il ragazzo del Barcellona, non mi aveva rivolto parola.

La giornata trascorse con musica, cibo e divertimento, il mio umore sembrava essere migliorato, ma tutto cambiò quando vidi il tramonto calare sulla bellissima Ibiza.

Mentre tutti ne approfittavano di quel meraviglioso cielo per fare foto e video, io andai a sedermi sul bordo isolato dello yatch a fumare una sigaretta.

Dopotutto da un lato, ero contenta di non rivederlo più. Vederci tutti i giorni stava cominciando a farmi affezionare a lui, ed io non potevo permettere che ricapitasse. Sarei stata male qualche giorno, ma poi sarei tornata a piangere dietro al mio ex che viveva felicemente la sua vita.

-che fai da sola? Tutti sono di là- sentii la sua voce dietro di me, ed io mi voltai per vederlo in costume e con i capelli bagnati.

Spensi il mozzicone di sigaretta, e mi ricomposi. Gli feci spazio e si sedette accanto a me.

-dovevo fumare- dissi e mi portai le ginocchia al petto.

-è successo qualcosa? Ti vedo strana- spostò una ciocca dei miei capelli dietro l'orecchio, e rabbrividii.

-oggi è l'ultima volta che ci vediamo- ammisi e incrociai le braccia al petto.

-possiamo sentirci lo stesso, ti scriverò tutti i giorni- accarezzò una guancia e posò l'altra mano sotto al collo.

Somos • Pedri Gonzalez Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora