Ambar
Era passata esattamente una settimana dall'ultima volta che avevo visto Pedri, e nonostante il mio continuo sperare, quest'ultimo non si era fatto minimamente vivo.
Mi ero ormai rassegnata nel ricevere un suo messaggio, avevo capito che ultimamente la vita ce l'aveva con me;il mio ex si era rifatto una vita, mi ero fatta illudere da un calciatore, e avevo litigato con uno dei miei amici.
I miei pensieri erano passati da Pedri, agli alcolici da comprare per quella sera. La notte dell'Asunción, il ferragosto per noi spagnoli. Quella notte ci sarebbe stato il falò in spiaggia, e avremmo passato la serata a divertirci.
-ci mancano solo le birre, e possiamo andare- ero con Omar e Daniel al supermercato, e con grande fatica trascinavo lungo gli scaffali il carrello pieno di alcol.
-sembra più il ferragosto di un esercito, che di otto persone- commentai e quando si accorsero della mia difficoltà nel far camminare il carrello, Omar venne ad aiutarmi.
-non è mai abbastanza- Daniel mi prese in sottobraccio fino a raggiungere lo scaffale dedicato alle birre.
Quando si fecero le undici raggiunsimo la spiaggia appiccando un grande falò, dove si unirono anche altri ragazzi presenti.
Afferrai una delle birre poggiate sul grande tavolo, e tentai di aprirla ma senza alcun risultato.
-dà qua- qualcuno mi rubò la birra dalle mani, e quando mi voltai vidi Alvaro che fece saltare via il tappo in due secondi netti.
-grazie- sussurrai e poco dopo lo vidi allontanarsi.
-i miei occhi non credono a quello che hanno visto- alle mie spalle sentii la voce di Patricia, ed io trattenni una risata.
-adesso iniziano i primi sensi di colpa- dissi e mi poggiai su uno dei tronchi di legno posti davanti al falò.
-ancora niente?- la domanda della bruna era ovviamente rivolta al calciatore, della quale continuavo a non avere notizie, e sinceramente nemmeno volevo più averle a quel punto.
-nemmeno un messaggio, niente di niente. Sono così arrabbiata Pat, che davvero io...- mi portai una mano sulla fronte e non riuscii a finire la frase.
Alvaro aveva ragione;tutti continuavano ad illudermi.
-ei... non devi più pensarci, goditi questa serata, e che si fotta quel calciatore- Patricia mi baciò la fronte, e solo a quel punto mi resi conto di che meravigliosa nottata mi stessi perdendo.
Quando la mezzanotte scattò, tutti ci buttammo in acqua per il bagno dell'Asunción. Cominciai a schizzarmi acqua con Inés, per poi essere spinta in mare da Daniel.
La festa proseguì fino alle quattro, e quando tornammo a casa pieni di sabbia e ancora bagnati nessuno ebbe la forza di farsi una doccia, e tutti si buttarono a letto senza nemmeno preoccuparsi di togliere il costume.
Io al contrario degli altri non avvertivo ancora la stanchezza di una giornata movimentata, e così afferrai la felpa nera di Omar ed uscio fuori afferrando il mio pacchetto di sigarette.
Mi sedetti sul divano in giardino e dopo aver infilato la sigaretta tra le labbra, la accesi. Fumai mentre nelle mie cuffiette passava la canzone di Quevedo:Bzrp Music Sessions, vol.52.
Quella canzone mi ricordava Pedri. Era stato lo sfondo di alcuni dei nostri momenti passati assieme. La sera in cui c'eravamo incontrati fuori dalla discoteca si sentiva l'eco di quella canzone, le tre sere in cui c'eravamo visti nella sua macchina risuonava la voce di Quevedo, e quella fatidica domenica sempre quella canzone aveva fatto da sottofondo al suolo dei nostri baci, e dei nostri corpi uniti.
Stoppai la musica, e spensi il mozzicone nel posacenere. Tolsi le airpords, e mi portai le ginocchia al petto fissando il grande giardino davanti a me.
-posso sedermi?- sentii la presenza di qualcuno al mio fianco e quando mi voltai trovai Alvaro in piedi. Annuii semplicemente e lui così fece.
-Ambar- mi richiamò con voce sottile, ed io rimasi con lo sguardo dritto davanti a me.
-volevo chiederti scusa per le cose che ti ho detto l'altra sera. Daniel mi ha raccontato quello che è successo, ed io non ero in me, quelle cose non le penso, devi credermi- a quel punto mi voltai per incrociare i suoi occhi scuri.
-va bene- annuii e abbassai lo sguardo restando fredda.
-sono anni che sono innamorato di te, lo sai. Domani sera non ci vedremo mai più, le nostre strade si divideranno ed io non vorrei andarmene col rimorso di non averci provato- aggrottai la fronte confusa e la sua mano sfiorò la mia coscia nuda.
-voglio avere almeno una notte con te, poi ti lascerò in pace te lo prometto- sollevai il mio sguardo su di lui e quasi riuscivo a vedere quel maledetto calciatore.
Pensai a Pedri, e a quanto avrei desiderato avere lui al mio fianco in quel momento, ma poi mi ricordai di come si era comportato con me, e il mio corpo si mosse da solo.
Mi avvinghiai alle labbra del ragazzo che mi distese sotto di lui, senza staccarsi da me.
Quel divanetto che sembrava reggere a malapena due persone, era diventato quasi meglio di un letto.
Mi sollevai la felpa, e rimasi in reggiseno sotto ad un cielo colmo di brillanti stelle. Alvaro pensò a sfilare il mio pantaloncino continuando a baciarmi.
Mi fece sedere a cavalcioni su di lui, e dopo averlo stuzzicato per parecchio tempo morendo la pelle del suo collo, spostai la mia biancheria di lato e mi poggiai sul suo sesso trattenendo un lungo sospiro.
Stavo facendo tutto quello solo per dimenticare Pedri e le sue parole. Alvaro era sempre e stato solo un amico, non c'era mai stato alcun tipo di flirt, e non provavo nemmeno attrazione per lui, seppur altre donne avrebbero pagato caro per poter passare una sola notte con lui.
Alle cinque passate eravamo ancora stesi sul divanetto a guardare il cielo che pian piano si schiariva lasciando posto all'alba.
Rientrai in camera alle sei passate con ancora il profumo di Alvaro addosso. Mi buttai in doccia per provare a cancellare ciò che era successo, e dopo essermi asciugata i capelli, crollai accanto a mia sorella pensando sempre e continuamente a Pedri.
Ciaoo!
Capitolo scioccante, lo so, ma prossimamente succederà molto altro...
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Somos • Pedri Gonzalez
FanfictionAmbar Perez dopo essersi diplomata, decide di passare le sue vacanze ad Ibiza con il suo gruppo d'amici. Durante una di quelle sere passate sull'isola bianca, Ambar rischia d'imbattersi in un gruppo di malintenzionati, ma viene miracolosamente salva...