7

1.7K 40 3
                                    

Ambar

Dalla mia vacanza ad Ibiza era trascorsa già una settimana. Eravamo tornate a Valencia per finire di chiudere gli scatoloni per il trasloco, e stavamo passando gli ultimi giorni con i nostri genitori.

Il nostro gruppo si era ufficialmente diviso, e ciò mi aveva causato una grande angoscia che non ero ancora riuscita a colmare. Con Alvaro non avevo più parlato, avevamo concluso con un ultimo abbraccio all'aereoporto prima che partisse per l'Austria.

Ero riuscita a staccarmi dai pensieri assillanti di tutti i giorni, e mi stavo concentrando sul nuovo capitolo della mia vita. Avevo completamente smesso di pensare a Pedri, e ad Andreas. Usavo raramente il telefono tenendomi lontana da Instagram, e quando lo facevo era per postare qualche storia mia e di Inés.

Quella mattina avevamo entrambe dato ufficialmente il nostro saluto a Valencia, ed eravamo salite sul volo per Barcellona che era atterrato alle undici passate.

Avevamo spedito tutte le nostre cose all'appartamento qualche giorno prima, ed eravamo giunte lì con un Uber.

-sembra tutto surreale- commentai mentre ispezionavo le stanze della nostra nuova casa.

-lo avresti mai detto?- Inés mi affiancò lasciandomi un bacio in fronte.

-dobbiamo iniziare a mettere a posto, altrimenti non finiremo mai- dissi notando il grande caos che c'era in casa.

Quella giornata fu interamente dedicata all'arredamento di casa. Avevamo avuto la fortuna di trovare i mobili già montati, e per primo c'eravamo occupate delle nostre stanze.

Dopo diciott'anni trascorsi a litigare per avere delle stanze separate, avevamo finalmente ciò che desideravamo. Due camere singole;una per me, ed una per Inés.

Cominciai a sistemare il letto ad una piazza e mezza con le lenzuola lilla che avevo appositamente comprato, e che si sarebbero abbinate alla parete della stanza.

In seguito avevo ordinato i miei trucchi e prodotti per i capelli nella mia toeletta, e quelli che non c'erano entrati li avrei sistemati in un'altro mobile che sarebbe arrivato nei prossimi giorni.

Per i vestiti non avevo sfiorato nemmeno il pensiero di sistemarli per quella giornata, e quando la stanza iniziò a prendere forma mi lasciai cadere sul mio letto sfinita.

Quella prima settimana di convivenza aveva avuto qualche intoppo, ma dopotutto io e Inés eravamo felici. Il nostro sogno si stava avverando ed eravamo solo noi due.

Quella sera saremmo andate a ballare in una discoteca poco distante dal nostro appartamento. Non conoscevamo ancora nessuno, e dovevamo provvedere nel fare nuove amicizie.

Quando arrivò la nostra fermata della metro seguii la castana davanti a me, e ci ritrovammo di fronte una grande insegna luminosa, tipica delle discoteche.

Barcellona aveva proprio una luce nuova per noi, ed era arrivato il tempo di conoscerla. Dopo aver fatto la fila, i due bodyguard all'entrata ci fecero segno, e finalmente ci addentrammo nel vivo del locale, dove suonava musica techno.

Non la preferivo di certo al reggaeton, ma era comunque musica. Io e mia sorella quella sera eravamo più simili del solito. Indossavamo lo stesso modello d'abito, se non per le diverse colorazioni;io nero, e lei bianco. E per di più, entrambe avevamo raccolto i capelli in una cosa alta, e questo lasciava bene in vita il nostro volto similissimo.

Presi la sua mano per non perderla tra la folla e cominciammo a ballare cercando di seguire un ritmo che nella techno era molto diverso rispetto alla nostra solita musica.

La serata andò avanti, ed avevamo centrato il nostro obbiettivo;quando avevamo raggiunto il bagno per darci una sistemata avevamo iniziato a parlare con due ragazze di Siviglia. Una della due aveva bisogno di un assorbente, ed Inés che non ne usciva mai senza, glielo aveva prestato.

Somos • Pedri Gonzalez Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora