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Ambar

Era già il secondo giorno a Parigi, e quella sera ci sarebbero state le premiazioni. Pedro era stato impegnato tutta la mattina tra interviste e conferenze, e quindi ne avevo approfittato per girare alcuni negozi di Parigi assieme a Fernando che mi teneva compagnia.

Ad ora di pranzo, come il giorno precedente lo passammo in compagnia della famiglia del calciatore, e subito dopo tornammo in stanza per riposare.

Quando il tramonto calò su Parigi arrivò il momento di iniziare a prepararsi. Il vestito che avevo scelto era bellissimo, e con il giusto make-up e capelli, avevo acquisito tanta di quella autostima che sembravo Inés. Continuavo a guardarmi allo specchio mentre Anna accanto a me se la rideva.

-così lo farai svenire prima della premiazione- disse la compagna di Lewandowski.

-spero di no- le risposi ridacchiando.

Una volta pronta raggiunsi la grande stanza dov'erano riuniti tutti i giocatori del Barça. Inquadrai Pedro impegnato a parlare con Messi, e accanto a lui Lewandowski, venni trascinata da Anna e mi avvicinai a loro, fin quando il ragazzo si accorse di me, e circondò la mia vita con il suo braccio.

Mi sorrise e posò un bacio a stampo sulle mie labbra, per poi guardare il grande campione.

-Lionel, lei è la mia ragazza- mi presentò all'uomo che mi sorrise e stese la mano verso di me. In quel momento ero divisa tra il gioire del fatto che mi avesse definita di nuovo la sua ragazza, e dallo scoppiare in lacrime perché davanti avevo l'uomo che aveva fatto la storia del Barcellona.

-piacere Ambar- strinsi la sua mano, e mi sentii al settimo cielo. Se solo mio padre mi avesse potuto vedere.

-Pedri, non sapevo ti fossi fidanzato, e per di più con una ragazza così carina, sei fortunato- diede una pacca sulla spalla a Pedro che annuì sorridendo.

-hai proprio ragione- mi rivolse uno sguardo fugace, per poi salutare l'amico e appartarci in un angolo della stanza.

-sei bellissima, veramente- mi posò un bacio a stampo sul collo, e infine uno sulle labbra.

-anche tu, stai davvero bene in smoking- accarezzai il tessuto della sua giacca.

-tra cinque minuti arriveranno le auto- dall'hotel saremmo stati accompagnati al Théatre du Chatelet di Parigi, dove si sarebbero tenute le premiazioni.

Arrivati in quel meraviglioso posto mi separai da Pedri, che prese posto in prima fila assieme agli altri giocatori, mentre io affiancai Fernando e la sua famiglia.

-il vincitore del trofeo Kopa 2021 è... Pedri- annunciò il presentatore e una marea di applausi si alzarono nella platea, sorrisi orgogliosa e applaudii assieme al resto delle persone.

Guardai il ragazzo salire sul palco e prendere il suo trofeo tra le mani. Gli brillavano gli occhi, e tra la folla cercò i miei occhi fino ad incontrarli.

-buonasera a tutti, ho da poco compiuto diciannove anni e credo che il miglior modo per festeggiarlo sia ricevere questo premio insieme ai migliori calciatori del mondo. Voglio ringraziare il Barça, tutte le persone che mi hanno sostenuto giorno dopo giorno, i giocatori, gli allenatori e soprattutto i capitani che hanno reso la mia permanenza a Barcellona molto più semplice, come Leo che è qui. Grazie per tutto l'aiuto che mi avete dato- cominciò il suo discorso e tutti gli occhi erano puntati su di lui.

-voglio dedicare questo premio alla mia famiglia che mi sostiene quotidianamente e mi dà consigli, credo che se lo meritino, e infine voglio fare una menzione speciale ad una ragazza che oggi è qui presente e che in questi ultimi mesi mi è stata accanto in momenti belli e brutti- all'ultima frase persi ogni parola da bocca, e sentii il mio respiro accelerare così come il mio cuore.

Nonostante le centinaia di persone presenti in quel plesso, in quell'esatto momento per me esistevamo solo io e lui. I nostri sguardi erano incastonati, e non intendevano sciogliersi. Ero sicura che l'indomani saremmo stati la prima pagina dei giornali spagnoli, ma niente più m'importava. Io lo amavo, e questo bastava.

Dopo aver scattato alcune foto col trofeo, ci fu la grande cena con tutti i premiati e le rispettive famiglie, e al termine della serata tornammo in hotel.

Per prima cosa mi liberai dei vertiginosi tacchi che mi avevano tormentata per tutta la serata, ma che avevano fatto la loro figura. Aprii il balcone della stanza, ed uscii in terrazza per ammirare la Tour Eiffel che si poteva perfettamente vedere dal nostro terrazzo.

-che pensi?- sentii due mani poggiarsi sui miei fianchi e quando mi voltai vidi Pedro. Si era tolto la giacca e aveva lasciato aperti i primi bottoni della camicia.

-che c'è una vista bellissima- tornai ad osservare la torre completamente illuminata.

-Ambar- sussurrò il mio nome ed io lo guardai.

-dimmi- si fece più vicino e con i suoi occhi scuri mi scrutò senza emettere un sospiro.

-ci sto pensando da un po' di tempo ormai- si prese una pausa prima di continuare.

-in questi due giorni ti ho sempre presentata come la mia ragazza... e ora penso sia arrivato il momento di chiederti se veramente vorresti essere la mia ragazza- prese le sue mani tra le mie, e sbattei le palpebre un paio di volte prima di realizzare.

-si, certo che lo voglio- annuii scuotendo la testa e lui ridacchiò baciandomi la fronte.

-questa serata sembra un sogno- disse e aggrappai le mie braccia al suo collo e mi sollevò da terra baciandomi.

Mi condusse fino a dentro la stanza, e chiuse le tende, per poi sdraiarmi sul letto e mettersi sopra di me.

Quella notte fu una delle più belli della mia vita. Mentre i nostri occhi si cercavano, i nostri cuori erano ormai legati, e ciò mi aveva fatto tornare la speranza che avevo perso nel provare amore per qualcuno un'altra volta.

La mattina a seguire fui la prima ad alzarsi. Pedro era steso sul lato e dormiva ancora beato, mi avvicinai alle sue labbra e gli posai alcuni piccoli baci facendo attenzione a non svegliarlo, e subito dopo mi alzai per uscire in terrazza a fumarmi una sigaretta.

Mi sedetti sul tavolino posto sul balcone e accesi la sigaretta mentre scrollavo la home di Instagram piena di foto mie con Pedro.

I fan avevano ormai scoperto la mia identità, dopo che il ragazzo mi aveva taggato nel post che aveva messo ieri notte, ed i miei follower erano aumentati a dismisura nel giro di poche ore.

Mentre leggevo qualche articolo che era uscito su di me, ricevetti una videochiamata da mia sorella Inés.

-hai proprio la faccia di una che ci ha dato dentro stanotte eh- fu la prima cosa che mi disse e feci un tiro aspirando il fumo, e trattenni una risatina.

-lo stesso si può dire di te, Ahmed è il terzo inquilino?- la presi in giro.

-sloggerà appena arriverà la mia bellissima gemellina te lo giuro- promise e buttai la cenere nel posacenere davanti a me.

-mi fido- continuai a parlare con mia sorella finché Pedro non fu sveglio, e quindi ci cominciammo a preparare per fare un ultimo giro a Parigi, e poi saremmo tornati a casa.

Ciaoo!
amo questo capitolo e spero sia lo stesso per voi.
Al prossimo aggiornamento.
Bluemoon 🌙

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