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Ambar

Quella sera era stata organizzata una cena dai fratelli Gonzalez, ed eravamo in estremo ritardo. Dovevamo ancora passare a prendere Wanda, ed Inés doveva ancora vestirsi, mentre io ero in pigiama a fissare l'armadio.

Avvisai Pedro che saremmo arrivate più tardi, e mi decisi finalmente ad afferrare un top beige a spalline strette, ed una corta gonna aderente nera.

Infilai velocemente delle snickers bianche, e in una delle borse appese all'attaccapanni infilai telefono e chiavi della casa.

Quella sera fu Inés a guidare, ed io presi posto sui sedili posteriori per fare compagnia a Wanda che ci stava aspettando. Avevo convinto la mia gemella a venire con noi, poiché Ahmed era fuori città per lavoro.

Pedro e Fernando avevano invitato i loro amici più stretti, e avevano esteso l'invito anche a noi.

Suonai alla porta dei due fratelli e venne ad aprire Fer. Mi feci spazio nella casa e individuai il mio ragazzo seduto sul divano con Pablo.

Mi avvicinai e mi sedetti accanto a lui per attirare la sua attenzione. Si voltò e smise di conversare con il suo amico per rivolgersi a me.

-ciao- mi stampò un breve bacio sulle labbra e tornò a parlare con Pablo.

Rimasi confusa e stupita dalla freddezza con cui mi aveva salutata, e restai seduta a riflettere.

Tornai alla realtà solo quando Inés mi raggiunse e poggiò la testa sulla mia spalla. Mi voltai per cercare la mia amica e la trovai ai fornelli mentre aiutava Fer a cucinare.

-và tutto bene?- mi chiese la mia gemella. Non c'era niente da fare, lei sapeva in tempo reale se il mio stato d'animo cambiava.

-è stato freddo quando mi ha salutata, sembra arrabbiato- confessai a bassa voce mentre osservavo il mio ragazzo parlare con il suo amico.

-magari sta dicendo qualcosa d'importante a Pablo, siamo arrivate da cinque minuti non ti agitare- Inés cercò di rassicurarmi ma io in fondo sentivo che qualcosa non andava.

Come da me previsto anche durante la cena non mi rivolse parola, intrattenendo ogni tanto qualche conversazione con Fer, o Pablo.

Avevamo appena terminato il secondo, e avremmo aspettato almeno un quarto d'ora prima di mangiare il dolce. Wanda e Fernando avevano cucinato davvero bene, ed ora ci ritrovavamo tutti appesantiti.

Vidi Pedro alzarsi per entrare in casa e così lo seguii, intenzionata a parlare con lui. Attraversai il corridoio e prima che potesse entrare nella sua camera gli afferrai il polso, e lo feci voltare verso di me.

-mi spieghi che hai? È da tutta la sera che mi ignori, posso sapere il perché- partii spedita e lui colpito dalla mia inaspettata reazione si gelò sul posto.

-non ho niente- rispose pacato ed io finii di arrabbiarmi. Odiavo l'indifferenza.

-questa è la tipica frase che ti dico io quando invece ho qualcosa. Mi dici che ti prende? Ho fatto qualcosa?- domandai preoccupata e cercai di creare un dialogo per risolvere la questione che mi aveva già stufata.

-Ambar, ho avuto una brutta giornata, sono solo stanco- scosse la testa frustato e rimase a guardarmi mentre io assottigliavo gli occhi incredula.

-possiamo almeno parlarne? Vorrei sapere perché il mio ragazzo sta così- dopo le mie parole, Pedro afferrò il mio polso e mi tirò verso di lui fino a sbattergli contro il torace.

Chiuse a chiave la porta della sua stanza e premette le sue labbra contro le mie, facendo aderire il mio corpo al muro. Spalancai inizialmente gli occhi, ma subito dopo assecondai ciò che stava facendo.

Mi distese sul letto, e salì sopra di me puntando le sue labbra su un punto preciso del mio collo che cominciò a mordere fino a farlo diventare rosso.

Spostai la sua testa per poterlo guardare negli occhi e mi imprigionò nuovamente in un focoso bacio, mentre mi alzava la gonna fin sopra il bacino, lasciando scoperta la mia intimità che in pochi secondi fu privata anche di biancheria.

Pedro scese giù fino a raggiungere il mio inguine e ci posò sopra un umido bacio, per poi mordermi l'interno coscia.

Afferrò uno dei preservativi dal suo comodino e si sbrigò ad infilarlo, così da cominciare a strusciarsi sulla mia intimità.

Con il pollice faceva dei movimenti circolari sul mio clitoride, mentre l'indice ed il medio bagnavano il mio ingresso, che qualche secondo dopo fu occupato dal suo membro.

Mi coprii la bocca per poter contenere il piacere, ma Pedro spostò la mano per baciarne il dorso. Nessuno più aveva detto niente, c'erano solo i nostri corpi uniti assieme ai respiri.

Ad ogni sua spinta il ritmo aumentava ed io non sapevo più come trattenermi, mi tenevo aggrappata alle lenzuola mentre con voce bassa ansimavo.

Dopo svariati minuti Pedro afferrò le mie gambe e posizionò le mie caviglie sulle sue spalle, così da permettergli di velocizzare il movimento.

Ormai ero sul punto di venire, e nella stanza risuonava solo il cigolio del letto, assieme ai miei sottili imprechi, e i sospiri di Pedro, che qualche secondo dopo venne assieme a me.

Trattenni il mio orgasmo, affondai le mie unghie nelle sue spalle e avvolsi le mie gambe attorno al suo bacino. Chiusi per un attimo gli occhi e li riaprii non appena il ragazzo uscì da me.

Sospirai a poco alla volta e Pedro si distese al mio fianco per riprendersi.

Non appena trovai la forza di alzarmi mi ricomposi e lo stesso fece il mio ragazzo che aveva sul volto un sorrisetto fiero.

-mi dispiace di averti ignorata, pensavo che stare da solo mi avrebbe fatto bene, ma mi sbagliavo- si fermò sull'uscio della porta e mi lasciò un ultimo lungo bacio, per poi uscire dalla sua camera e avvolgere il mio collo col suo braccio.

Attraversammo il corridoio fino a raggiungere la cucina da dove provenivano alcune voci.

Wanda stava mettendo nei piatti il dolce preparato dal fratello di Pedro, e accanto a lei c'era Pablo con la quale sembrava stesse scherzando. Mi scambiai uno sguardo con il mio ragazzo, e mi avvicinai al tavolo.

-aspetta che ti dò una mano- andai in soccorso della mia amica e afferrai un paio di piattini che portai fuori.

-tu non me la racconti giusta- sussurrai alla mia amica che rise divertita scuotendo la testa.

A fine cena aiutai Fer a lavare i piatti, mentre Inés e Wanda sparecchiavano fuori. Una volta sistemata la casa, salutai i miei amici, ed infine Pedro che era venuto ad accompagnarci fino a giù al palazzo.

-buonanotte- mi alzai leggermente sulle punte per poterlo baciare, e lui si allontanò per poggiare la sua fronte sulla mia.

-ti amo- disse accarezzandomi i fianchi

-anche io- lo baciai un'ultima volta prima di salutarlo, ed entrare nell'auto di Inés.

Ciaoo!
Manca sempre di meno alla fine della storia🥺.
Al prossimo aggiornamento.
Bluemoon 🌙

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