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 La salita era molto ripida ma il paesaggio bianco che ci circondava era da brividi

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La salita era molto ripida ma il paesaggio bianco che ci circondava era da brividi. Ogni tanto mi giravo a vedere i ragazzi che mi seguivano lungo il percorso. Jiro mi stava al passo, ormai abituato a fare i percorsi di montagna. Geto si fermava di continuo per aspettare Gojo Junior, che quasi si mimetizzava con l'ambiente circostante. Sembrava fosse il mondo a cui apparteneva, se non non fosse stato che inciampava di continuo sulla neve e si lamentava.
Mi guardai intorno. I rami reggevano un filo di neve, e a terra vi erano le nostre  impronte sul quella specie di sabbia bianca.

"Dovrei essere io il primo alla coda, perché ci sta lei con le sue gambe corte"

Si lamentò di nuovo Gojo. Era fermo con le mani sui fianchi e il fiato corto. Ad ogni respiro usciva una nuvola calda. Aveva appena preso un fazzoletto per pulirsi il naso. Da quando era partito non faceva che ripetere 'mi cola il naso, datemi un fazzoletto'.

"Perché tu sei vecchio"

Lo presi in giro consapevole che non sarebbe mai riuscito a raggiungermi, anche con le gambe lunghe di cui si vantava.

"Dico..mi hai visto?"

Si indicò con le mani. Con le tute invernali io potevo esser scambiati con un puffo, otticamente sembravo più bassa. Lui, d'altro canto, rimaneva sempre alto, anche con una tuta simile alla mia. Si notava in mezzo a quel paesaggio nonostante il colore bianco della sua tuta, in sintonia ai suoi capelli e pelle. Era maledettamente sexy e lo sapeva anche il panorama intorno a noi, che ne esaltava la sua bellezza.
Le sue falcate si allungarono, gli lasciai la possibilità di arrivare fino a me. Tanto sarebbe tornato presto l'ultimo quando avremmo ripreso il percorso. 

"Non potevamo prendere la macchina?"

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"Non potevamo prendere la macchina?"

Geto anche contribuì a lamentarsi mentre si sistemava meglio il girocollo scuro.

"Geto goditi il paesaggio e la passeggiata"

Jiro, poco dietro di me, prese parola per difendere la camminata faticosa ma bellissima che stavamo facendo.

"Goditi un cazzo"

Gojo sbraitò al mio fianco. Lo presi in giro indicando un po' di quel mocciolo che gli colava dal naso. Mi afferrò il braccio con sguardo vendicativo. Solo dai suoi occhi capì che voleva pulirsi con la manica della mia tuta. Provai a dimenarmi, ma l'unica cosa che riuscì a fare fu cadere, e rotolare indietro con lui. Ci fermammo grazie al suo corpo che mi teneva stretto mentre rideva compiaciuto di avermi fatto perdere la mia posizione. Osservai Geto che spinse Jiro per andare avanti, finché non ripresero il passo è si allontanarono da noi. Era come se volesse che stessimo da soli.

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