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Ci trovavamo ad un ponte che affacciava su un grande fiume

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Ci trovavamo ad un ponte che affacciava su un grande fiume. Non ero mai stata in quella zona. Era lontana dalla nostra prefettura. Durante il tragitto in macchina lui non aveva fatto altro che punzecchiarmi, e cercare di farmi ridere. Forse percepiva in me uno stato d'ansia, che oltretutto era lui stesso a crearmi. Lo avevo seguito, e mi ero fermata ad osservare le montagne, mentre il vento freddo mi creò lunghi brividi sulla pelle.

"Gojo, qual buon vento ti porta qui, di nuovo?"

La voce di uno dei ragazzi che stava dentro una piccola casetta, richiamò la mia attenzione.
Mi avvicinai a lui, rimanendo sempre dietro la sua figura. Dovevo capire cosa dovevamo fare, e sopratutto cosa fosse questo salto di cui mi aveva accennato a casa.

"Sono venuto ad accompagnare la
Mia ragazza per fare il salto"

"Non sono la tua ragazza"

Precisai a dentro stretti. La vera domanda, che mi sarei dovuta porre, era volevo esserlo?
Il mio cuore al solo pensiero delle sue labbra sulle mie andò in fibrillazione. L'ansia dentro di me crebbe, e sentì quasi il bisogno di scappare via.
Gojo riuscirà a mettermi a mio agio, ma pensare di poter tenere la sua grande mano, ti baciarlo, di vederlo nudo.. mi faceva uscire pazza.
Mi piaceva, mi piaceva così tanto da farmi paura.
Ero così sommersa dai miei pensieri da non essermi neanche resa conto di averli seguiti fino all'affaccio che dava sul fiume.

"Metti questi"

Mi passò un'imbracatura nera. La girai tra le mie dita. E solo quando vidi l'altezza, le corde e gli elastici di sicurezza, che teneva Gojo tra le mani, capii cosa eravamo venuti a fare.
Afferrai il braccio dell''albino, per allontanarlo dai presenti.

"Sei impazzito per caso?"

Mi accarezzò la guancia, e il mio cuore si fermò. Era come se tutto intorno a noi si fosse immobilizzato. Eravamo solo io e lui, e il suo contatto sul mio viso.

"Puoi farlo, è un rito per gli studenti dell'ultimo anno"

Mi prese la mano riportandomi di nuovo al punto di partenza. Mi aiutò ad indossare tutto l'essenziale mentre continuavo a farfugliare sotto voce.

"Non esiste alcun rito"

Si avvicinò a me, dopo aver controllato tutte le sicure.

"Se hai paura, potete saltare insieme"

Paura? Certo che avevo paura. Tutta questa storia mi terrorizzava, a partire dall' appuntamento con il ragazzo che mi piaceva.

"Sì, insieme assolutamente"

"Perfetto, in tal caso, lui deve tenerti in braccio"

Mi voltai di scatto verso il ragazzo che ci spiegava tutte le indicazioni per effettuare questo dannato salto.
Ma la mia mente era rimasta a lui deve tenerti in braccio.

L'amore su telaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora