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Le mie amiche, e perfino Jiro avevano ragione

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Le mie amiche, e perfino Jiro avevano ragione.
Era finita.
La storia con Satoru mi aveva mostrato l'amore, la spensieratezza, e la tristezza, ma adesso era finita.
Ero al college e lui non era con me. Faceva male, ma sapevo che sarebbe stato questo il nostro destino.
E forse mi facevo un po' di coraggio con la birra che tenevo tra le mani.
Indossavo un vestito semplice nero che lasciava scoperte le mie gambe nude.
Cercavo di ascoltare e sembrate interessata alle parole del ragazzo davanti a me, ma sarebbe stato più divertente un ruzzolo di polvere rotolare per la stanza.

"Scusami, la mia amica mi sta chiamando... ci sentiamo"

Annuì e si scansò da davanti. Raggiunsi Kinuko che era già brilla mentre spingeva a far limonare davanti a tutti Jiro e Naho.

"Già di ritorno? Niente leccatina o tocco lungo da qualche parte"

"Niente di niente, Kinuko"

"Tesoro non puoi depennarli tutti, ci dovrà essere qualcuno che ti piaccia"

"Perché devo per forza andare a letto con qualcuno?"

Posai su un mobile rotondo il bicchiere ormai vuoto. La musica urlava nelle mie orecchie, ma le note non avevano alcuna intenzione di far ondeggiare i miei fianchi.

"Perché è l'unico modo per farti andare avanti, ora bevi ancora"

Afferrai l'altro bicchiere pieno e mandai giù un lungo sorso di quella birra rossa e dolce.
Andare avanti.
Andare a letto con un ragazzo.
Dimenticare.

"Namie, sai che non sono favorevole al sesso occasionale, ma in questo caso credo che possa esserti utile. Sei ancora troppo ancora a lui, e forse questo ti darà la spinta necessaria per chiudere mio cugino sotto un tombino  buio e puzzolente"

Le sue parole, i suoi modi e il suo sguardo perfino erano dolci. Mi aveva sempre detto che suo cugino non era il ragazzo per me, che mi avrebbe fatta soffrire. È così era stato. Soffrivo e avevo sofferto in passato a causa sua. Avevano tutti ragione.

"Forza scegline uno, non deve essere bello o simpatico o l'uomo della tua vita, deve essere scopabile.. deve farti bagnare come nessuno è mai riuscito"

"Sì, bhe non l'avrei detto con queste esatte parole, ma va bene lo stesso"

"Ho capito, va bene, troverò una vittima che voglia a sacrificarsi per questa avventura"

E con il nuovo bicchiere come migliore amico, mi avventurai di nuovo tra la gente che ballava e strusciava i propri corpi. Le persone si stringevano sempre più a me, finché la mia possibilità di movimento divenne nulla. Il bicchiere che tenevo tra le mani, nel tentativo di liberarmi si rovesciò sul mio vestito.

"Merda"

Alzai lo sguardo. Un ragazzo da una folta chioma bionda mi aveva appena allungato la sua mano verso di me.

"Serve una mano per scappare?"

Annuì sorridendo. Mi sembrò quasi di esser catapultata nel cartone della Disney Aladdin. Ci mancava solo che mi chiedesse la fantomatica frase 'ti fidi di me?'.
Strinsi la sua mano, e lasciai che il suo corpo mi facesse da scuso e mi tirasse fuori dalla massa di persone.

L'amore su telaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora