you are gonna miss me when i'm gone

170 8 0
                                    

la mattina mi svegliai e feci colazione con latte e cereali, andai in una parte della città dove non c'era nessuno, avevo gli occhi rossissimi per il pianto, ma poco mi importava. stetti sullo skate per due orette, ma non mi annoiavo, tornai a casa solo per pranzare, potevo stare altre ore lì, da come descrivo la situazione non sembra che piansi ogni 15 minuti, poi nel pomeriggio cantai qualche canzone per distrarmi, ma non aiutò più di tanto

si fece sera, quindi mi lavai, misi il profumo alla lavanda e mi vestii così

arrivai fuori la discoteca, vidi in lontanza tom, cazzo se era bello, ma non potevo, sta volta ci ero davvero rimasta male, mi avvicinai a loro e li salutai, io e tom ci lanciavamo solo sguardi, appena entrammo mi sedetti su uno dei divanetti, poi...

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

arrivai fuori la discoteca, vidi in lontanza tom, cazzo se era bello, ma non potevo, sta volta ci ero davvero rimasta male, mi avvicinai a loro e li salutai, io e tom ci lanciavamo solo sguardi, appena entrammo mi sedetti su uno dei divanetti, poi andai vicino al banco dei drink e ne bevvi due, ero cosciente ma non troppo, anche se non reggevo i drink, andai in bagno per lavarmi le mani perché sono molto fissata su queste cose, sbagliai stanza, e vidi la scena che meno volevo vedere, tom con una bruna, e vi assicuro che non stavano parlando, come disse nella canzone "reden" quella bruna mi disse

"hey ma non vedi che stiamo facendo? è privacy escii"

io avevo sbattuto la porta, come era possibile, era solo ieri quando abbiamo litigato e già mi fa ste cose, mi sedetti sui divanetti, ok ora non ero così cosciente, tom venne da me, ma io non me ne resi conto, nel senso che il mio cervello in quel momento non funzionava bene come prima, tom mi portò fuori dall'edificio, io iniziai a imitare la bruna

g: mhh tom

oppure

g: più veloce!

dissi con una voce irritante, fidatevi che lo era anche quella della tipa e continuai con cose così, sinceramente non mi ricordavo

t: gaia non urlare

g: ma chi sei, guarda che chiamo il mio migliore amico che ti picchia eh

t: scema sono tom

g: allontanati, non ti conosco!

riuscì a portarmi a casa, non so come, prevedo un mal di testa allucinante domani mattina

finirò per innamorarmi.. - tom kaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora