you say i'm crazy, 'cause you don't think i know what you've done

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io federica bill e tom decidemmo di uscire un po', io ero vestita così

g: volete vedere la mia casa sull'albero? non quella dell'altra volta, me l'ha costruita mio nonno

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g: volete vedere la mia casa sull'albero? non quella dell'altra volta, me l'ha costruita mio nonno

t: vai

b: oddio che figo

f: anche io ne volevo una da piccola

g: sta in mezzo agli alberi però me la ricordo la strada per tornare, tranquilli

arrivammo, era così la casa

*fate finta che sia più in alto*

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*fate finta che sia più in alto*

g: la scala se volete si può levare

t: secondo me dovremmo levarla per evitare casini

b: ha ragione

mentre levai la scala tom e bill discutevano ironicamente

t: io ho sempre ragione

b: ah si?

t: sisi

b: come quella volta che dicesti che il concerto era a londra quando era in spagna?

t: stai dicendo che hai ragione tu?

b: ovvio

t: come quella volta che tu eri convinto che lampada era una brava persona?

io e federica eravamo già entrate in casa e manco se ne accorsero

g: oh avete finito?
dissi aprendo la porta

t: vero

f: se volete rimanere fuori poi ce lo dite

b: nono grazie

li feci entrare

g: non c'è quasi niente qua dentro apparte una cucina giocattolo e un lettino perché è piccola la casa

t: a me piace

b: anche a me

decidemmo di uscire anche la sera, ma mi misi gli stessi vestiti, tanto non erano sporchi, tom e bill andarono a prendere da mangiare mentre io e fede rimanemmo li vicino seduti su un muretto, ovviamente non pagarono solo loro, anche noi due, iniziammo a (s)parlare, e si avvicinò un viso conosciuto, chi poteva essere se non alexia, mado non la sopportavo più, mi guardò ma non mi salutò

g: si saluta eh, è una forma di educazione

a: cerchi litigate gaia?

g: sei tu che le cerca di solito

a: sei seria? sai vero che non ti lascerò stare facilmente

g: ci fosse stata una volta che non l'avessi fatto

federica non parlava, sapeva che non volevo che si mettesse nei guai per me, se la insultava la difendevo io, però ovviamente non la obbligavo a non parlare

g: ma tanto avevi dubbi? sei una falsa, tu e quegli altri due

a: sei pazza? non ho mai sparlato di te prima che succedesse quella cosa

g: dici che sono pazza perchè non pensi che io sappia cosa sia successo ma in realtà so meglio di te cosa sia successo, pensavi che non lo scoprissi? le bugie hanno le gambe corte, e la potresti smettere di sputtanarmi sui social, a nessuno interessa

a: scusa cosa hai scoperto?

g: che sparlavi di me sin dal primo giorno, quando venivi a piangere da me, e io mi confidavo a te, non ti vergogni? che cazzo sono stata per te tutti questi anni? quegli altri due ancora più falsi di te, nascondevano tutto e preferivano stare dalla tua parte che dalla mia, che io ho fatto tutto per voi ma, parliamoci chiaramente, che minchia avete fatto per me? ero io quella che si prendeva tutti i problemi, mentre i momenti felici li condividevate tra di voi, vergognatevi perché non si trattano così le persone

io mi alzai e andai verso la pizzeria, ovvero dove stavano tom e bill, naturalmente con federica

f: ga mi dispiace

g: stai tranquilla, non contano più niente per me, però mi raccomando, non dire nulla a loro due, non voglio che si preoccupano

f: stai tranquilla

arrivammo lì e parlammo come se niente fosse successo, ma avevo il pensiero fisso su una domanda "ho sbagliato qualcosa io? sono io il problema?"

t: ga tutto ok?
mi disse all'orecchio tom, per farsi sentire siccome c'era casino

gli sorrisi per dirgli "si è tutto ok"

t: sicura?

g: si tom stai tranquillo
lo baciai per tranquillizzarlo

f: se state organizzando qualcosa di strano non iniziate davanti a noi per favore

b: non ci teniamo a vedere

g: uno più scemo dell'altro

t: non c'è bisogno di organizzare, se succede succede e basta
disse con una faccia tipo "😉/😏"

g: aiutatemi

f: telefono azzurro?

g: si ti prego

ci mettemmo a ridere e la serata continuò senza problemi, ma capitavano quei momenti in cui la mia mente decideva di pensare, pensavo troppo, più sei gentile con le persone più se ne approfittano, dovevo cambiare, ma era difficile

finirò per innamorarmi.. - tom kaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora