Capitolo 18.

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Kyle

Ok, questa cosa mia ha completamente scioccato. So già chi c'è dietro tutta questa cosa, i vestiti di Evelyn spariti, quelli nuovi bruciati.
Zack Hart sfonderà nella moda sommergendo Evelyn. Non permetterò che accada.
Passeggiava avanti e indietro mordicchiandosi le unghie.
-Ok, la sfilata è oggi ma... neanche io ho i miei abiti. Tu hai un talento fantastico nel fare abiti, riuscirai in due ore a farne alcuni.- Le dissi a modo mio per tranquillizzarla, ma la cosa non funzionò.
Vederla triste mi distruggeva.
-Non ci arriverò mai!-
-Ma cosa dici, ci arriverai!-
-Non ho nulla, stoffa, fili, aghi. Mi hanno preso ogni cosa!-  Zack di merda! Se lo odiavo prima lo odio ancora di più.
-Richards! Vieni un attimo- Parli del diavolo e le corna gliele metto in testa ad Hart se non smette di chiamarmi.
-Che vuoi Hart?-  Mi fece segno di sedermi alla sua scrivania.
-Conosco Evelyn, la deluderai in molte cose, lei è troppo per te- Ma che cazzo?
-Fatti gli affari tuoi Hart- Lui allora si alzò,
-tu stai attento perché la deluderai.- Mi alzai ed uscì senza salutarlo. Che cretino.
-Carotina, calmati. Andrai alla sfilata. Chi ti ha rubato gli abiti lì oresenterá e come lo chiameranno andrai tu. Al resto ci penso io, stará Ko per un po di tempo.-
-Non devi combattere.-
-Ma almeno fallo, vai tu e spiega tutto!-  Allora si stese per terra.
-Ok, lo farò-
Riuscire a convincere Evelyn è stato più difficile del previsto.
Mi squillò il telefono.
"Enrique: sta sera Festa!!!"
"Kyle: No, Evelyn ha una sfilata è non posso lasciarla sola"
"Enrique: non ti riconosco più Kyle"  Non mi riconosco più neanch'io fra.
Rientrai nel mio ufficio, lasciando Evelyn a guardare video di Gattini per calmarla. Lo trovavo strano anche io ma...è fatta così.
Iniziai a navigare su internet fino a che non sentì bussare ripetutamente alla mia porta.
Andai ad aprire e Vanessa mi saltó addosso.
-Vanessa?! Levati subito!- Cercai di staccarla e dopo un po' ci riuscì.
-Ma sei impazzita?- Si alzò da terra delusa o meglio, delusissima.
-Ma come, credevo ti piacessi-
-Mi hai sempre odiato e, beh ti ho sempre odiato anche io. Sei sempre stata una rompi palle per me e lo sei ancora cavolo.- Troppo diretto?
Prese la sua borsetta e se ne andò incazzata. In quest'ufficio ogni giorno è più strano dell'altro.
-Kyle, andiamo?- Mi chiamò Evelyn.
-Si, andrá bene, fidati-
Arrivammo in questo enorme Hotel vicino all' Empire State Building. L'entrata era ricoperta da un tappeto rosso e da almeno cento paparazzi.
Ero mano nella mano con Evelyn e le diedi un bacio sulle labbra, cosa che fece scalpore tra i paparazzi.
Entrammo nel lussuoso Hotel, perché non sono andato lì? Ah, vero millecinquecento dollari a notte...
-Andiamo dietro le quinte Carotina, voglio vedere i tuoi abiti- Doveva sfilare per prima e volevo che andasse lei quando avrebbero detto "Di Zack Hart" Doveva sputtanarlo.
-Buonasera a tutti!- Iniziò ad urlare il presentatore. -Carotina, vieni qui-
La abbracciai da spezzarle il fiato, abbassai lo sguardo sul suo vestitino striminzito che faceva notare le sue curve, mi faceva impazzire.
-Sei bellissima- Arrossì a vista d'occhio e mi prese il viso baciandomi.
-Grazie-
Iniziarono a sfilare le cinque modelle.
Una dopo l'altra.

-Ed adesso, vi presentiamo l'artista che ha fatto questi favolosi abiti! Accogliamolo con un caloroso applauso- Ci siamo, Zack, sei fottuto.
-Ed ecco a voi, Kyle Richards!- Spalancai gli occhi. Io?
-Ci sará un errore- Zack mi rivolse uno sguardo assassino. Figlio di puttana.
Evelyn si voltò verso di me con gli occhi lucidi.
-Tu?-
-Carotina, è stato Zack, non io.-
-Vai Kyle, ti aspettano- Odio quando Hart si intromette.
-Zitto Hart, non vado da nessuna parte-
Presi Evelyn per mano e Zack dalla maglia, li portai nella passerella ed iniziai a parlare.

-Ciao a tutti, sono Kyle Richards e sono un fashion designer che lavora per "Style" Molto Probabilmente vi starete chiedendo perché, stia tenendo la famosa Evelyn Johnson per mano e il famoso Zack Hart per la camicia. Beh, lo sto facendo perché Evelyn Johnson è la mia ragazza, si. La mia ragazza. E beh, Zack Hart? Lui è un figlio di puttana.
Io odiavo Evelyn Johnson, ho sempre pensato fosse una senza testa, una cretina. Ma da quando l'ho vista con un occhio diverso, ho capito chi era veramente, quando l'ho baciata per la prima volta, ho capito che era quella giusta e che non volevo perderla.
Zack Hart è sempre stato invidioso perché la signorina Johnson e lui avevano una storia in passato come sapete bene. Quindi le ha preso i vestiti, quelli che erano addosso alle modelle qualche minuto fa, e lì ha conservati. Evelyn li ha rifatti, ci ha messo una notte intera, ha sudato, ha pianto, ha guardato video di gattini carini per sentirsi meglio e Zack? L'indomani glieli ha  bruciati.  Come siamo arrivati, ha detto al conduttore che gli abiti non erano della Johnson come era scritto ma i miei. Questo perché? Per invidia. Quindi carissimi, gli abiti sono della qui presente Evelyn Johnson, nonché l'amore della mia vita.
Ho finito.- 
Evelyn si voltò verso Zack disprezzandolo con lo sguardo, dal pubblico si alzò un applauso da spezzare i timpani e i bodyguard portarono Zack fuori dall' Hotel.
Evelyn mi prese per mano  e si inchinò davanti a tutti con un sorriso a  trentadue denti.
-Grazie, ti amo Kyle- Disse al microfono baciandomi, io la presi in braccio continuando a baciarla.
Ok, colpo di scena ma c'è l'avevo fatta.

-Zack, che stronzo-
-Ho sempre ragione Carotina, ricordatelo-

Andammo al banchetto ed iniziammo a mangiare.
-Potevi non aggiungere la cosa dei gattini, comunque- Mi scappò un sorriso.
-Dovevo, dovevo farlo-  Amavo vederla felice.
I miei occhi seguirono le sue curve molto, troppo note.
Lei mi alzò la testa con la mano, -non qui.-
-Ok, ok-
-Sei stato forte Kyle e tu Evelyn, mozzafiato come sempre.- Un uomo? Gli finisce male.
-Meno amico, meno. Un pugno in faccia non te lo  vieta nessuno-

Un appuntamento a Central ParkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora