Capitolo 8

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Kyle

-Cazzo Evelyn! Ma da dove ti è saltato in mente?!-
-Ma ancora non sai la parte peggiore...-
-Ovvero?- Ho già paura.
-ci ha invitati ad una festa, insieme, come coppia- Oh porca puttana.
-Siamo nella merda!-
Dovrò fingere di essere il ragazzo di Evelyn, solo per pararle il fondoschiena? Non esiste. Non voglio proprio, neanche lontanamente competere con Zack Hart, si sa che sarei il migliore.
-Quindi?-
-Non esiste-
-La festa è domani!- Domani?! O santo Dio.
-Oh...Va bene, ok!-  Chi me lo doveva dire che, io, Kyle Richards, il tipo di uomo che soffoca con uno smoking...Dovesse andare ad una festa, con quella stronza della mia vicina di casa, in completo da uomo elegante? Chi me lo fa fare? Chi?
-Sono pronto, quanto ci metti?!- ma questa non ci sente proprio eh.
-Puoi uscire!- urlò dal suo appartamento.
Allora uscì ma, non mi aspettavo nulla. Come la vidi rimasi a bocca aperta. Era avvolta da un tubino bianco senza maniche ed un'acconciatura rossa stava sulla sua testa.
-Stai benissimo-
-Oh mio Dio, Kyle Richards mi ha appena fatto un complimento? Sono onorata-
-Per sta sera evitiamo smancerie, grazie.- aggiunse guardandomi sbalordita.
-Non ti garantisco nulla, so com'è fatto Zack, se non vede non crede- Ho appena firmato per la mia morte.
-Non, uccidere mia figlia-
-Hai una figlia Richards?-
-Ovvio che si! La mia macchina cosa ti sembra?!- ma questa c'è o ci fa?
-Oh, credevo fossi padre-
-Beh c'ero quasi arrivato-
-No aspetta, davvero?-
-Si, con la mia ex moglie- Lei spalancò gli occhi è mi fissò scioccata per almeno trenta secondi.
-Ehi?- le dissi scuotendole la mano davanti alla faccia.
-Tu? Una moglie? Impossibile- Io rimango sempre più scioccato.
-Si, proprio io-
-Raccontami tutto, ci mettiamo un po ad arrivare- troppo curiosa. Non la sopporto.
-Avevo vent'anni, ero in un bar con mio fratello Robert, lui si presentò con la sua ragazza e me la fece conoscere. Io mi sono innamorato di lei e lei di me, ero solo, avevo perso il lavoro e lei era confusa, abbiamo fatto una cazzata e ci siamo sposati, legalmente tra l'altro.-
-Oh, quindi sei un bastardo-
-Cosa? E perché?-
-Perché hai rubato la ragazza a tuo fratello?-
-Ma, lui non l'amava davvero.-
-E tu che ne sai?-
-Perché è Gay-
-Ah- nel suo viso si leggeva stupore.
-Ma,  non dobbiamo stare ad un metro di distanza?-
-Si ma oggi siamo "Fidanzati" anche se ti odio- Non mi odia, lo sanno anche i muri.
-Ok, ma aspettati qualunque cosa- ok nel suo viso adesso si leggeva "Terrore".
-Siamo arrivati- Scesi dalla macchina e le aprì la portiera.
-Oh, che gentiluomo che sei- Devo dire che vederla con quel tubino mi ha stupito, l'ho vista in modo diverso.
E diversa è stata la festa. Credevo fosse una cosa, "Elegante" Non lo era. Era una cosa tipo... Discoteca pazza.
-Non me l'aspettavo così...-
-Poco elegante? Nemmeno io ma, divertiamoci. Andiamo a cercare Zack prima- Aggiunse lei. Mi legge nel pensiero questa donna.
Non sapevo che rispondere.
Mi prese per mano e si diresse verso Zack. Wow.
-Ciao ragazzi!- Urlò lui per farsi sentire tra tutta quella musica.
-Ciao Hart- risposi.
-Ciao Zack- Disse lei guardandolo con aria di sfida.
-Quindi? Da quando state insieme? Poi, non vi date neanche un bacino?-
Hart, impara a stare zitto. Anche se in questo momento non mi dispiacerebbe.
-Stiamo insieme da...- Iniziò lei.
-Da quasi una settimana-
-Amore vero eh- Hart ma che cazzo vuoi?
-Ci vediamo in giro Hart!- Lo salutai io prendendo per mano Evelyn e portandola nel "Cuore" della festa.
-Hai spaccato!- le urlai per farmi sentire.
-Cosa?-
-Hai spaccato!-
-Ah! Grazie!-

Era quasi l'una ed andai vicino alla mia auto per estraniarmi dal frastuono.
-Richards? Vuoi che c'è ne andiamo?- Lei si avvicinò. E io la spinsi contro la macchina.
-Siamo fidanzati oggi-
-Ho detto niente smancerie-
-Piaccio a tutte. So che piaccio anche a te-
-E da dove lo avresti "intuito"?-
-Dal, fatto che ancora non mi hai allontanato.- Lei allora arrossí a si spostò.
-Hai bevuto troppo-
-Non ho bevuto-
-Beh, lasciami stare allora-
-Evelyn-
-Richards! Non sei il mio ragazzo! Lo vuoi capire?- Allora mi spostai.
-Scusa- mi disse poi guardando verso il basso.
-Bene, vai da Hart. Saprá come consolarti.-  Mi allontanai.
-Kyle!- Mi ha appena chiamato per nome? Sto sognando.
-A dopo Evelyn-
Forse sono stato un po' troppo duro. Se lo merita dopotutto.
Andai a bordo piscina.
Presi un Mojito e delle ragazze si avvicinarono a me parlandomi.
Mi allontanai verso la pista e ballai con loro.
Non vedevo più Evelyn, magari si sará allontanata.
E se si è allontanata troppo?
E se sta male?
Aspetta... Ho visto bene?

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