Kyle
Ok, Evelyn è pazza.
Settecento Dollari di vestiti!? Poi soprattutto, pagati da me!
-Scendi- le dissi davanti alla porta del grattacielo dove stava il nostro ufficio.
Lei mi guardò, aprì il suo specchietto, prese il rossetto e si sistemò il trucco.
-Non vieni?-
-Neanche per idea- le risposi
-Perché?-
-Ho un appuntamento- Lei chiuse il rossetto e senza neanche salutarmi scese dalla macchina chiudendo violentemente lo sportello.
-Evelyn, piano! È una Lamborghini questa!- tirò dritto senza degnarmi di uno sguardo, era carina da arrabbiata.
Se ve lo state chiedendo, no, non ho un appuntamento.
Mi seccavo semplicemente ad andare a lavoro, tutto qui.
Andai in Hotel e mi affacciai al balcone a fumare una sigaretta, l'ultima del pacco, merda!
Il balcone di Evelyn attirò la mia attenzione, un boxer nero stava appeso nel suo stendino, era molto simile al mio...
Entrai correndo a vedere se c'era il mio boxer nero, ma che cazzo!?
Com'era finito nel balcone di Evelyn e...perché era appeso?!
Ok probabilmente le persone che mi vedono da fuori penseranno che sono fuori di testa; ed effettivamente lo sono.
Cosa potrebbero pensare vedendo un uomo, a petto nudo appeso al balcone della sua vicina stronza con i piedi penzolanti nel vuoto? Perché è proprio quello che sto facendo.
La serratura scattò facendo quell'inconfondibile rumore, era tornata.
Un urlo mi fece saltare in aria, -Richards?!-
-Evelyn...-
-Ma che cazzo?!-
Ok, non ho scuse.
-Perché sei appeso al, Mio balcone?- mah, dimmi tu Evelyn.
-E invece perchè, TU hai i, MIEI boxer appesi al Tuo balcone?- Arrossì a vista d'occhio, allora mi morsi il labbro.
Kyle! Non fare cazzate!
-Mi sono volate sul balcone è semplicemente le ho appese-
-Cazzate-
-No!-
-Che motivo avrei per prenderti i boxer?- avrei tante cose da dire a riguardo.
-Beh, si vede, sono un bell'uomo- lei scoppiò in una risata isterica.
-Tu? Sarai bello quanto vuoi ma di certo non vado a casa a prenderti i boxer- ok mi sento offeso.
-Tornami i boxer-
-No-
-Allora dammi il tuo reggiseno-
-Non esiste, maniaco-
-sto venendo a prenderlo allora- Cercai di aggrapparmi meglio al suo balcone, -Non ci provare-
Con un balzo da vero atleta, raggiunsi il piano del balcone e riuscì ad entrare in casa sua.
-Richards! Non fare casino, oggi viene mio padre che non vedo da una vita, come trova un casino...-
-Non me ne frega- fottiti padre di Evelyn.
-Non è per niente fiero di me! Se ti ci metti anche tu non mi verrà a trovare più.-
-Non è orgoglioso della stilista più famosa di Los Angeles? Non dire cretinate-.
-Non sono la più famosa!- Ma oggi dice solo cazzate?
-E poi tu... Non avevi un appuntamento?- ed ora che le dico?
-Si-
-E con chi? Con la tua mano?- Colpito e affondato.
-Con te-
-Ma vai a fanculo Richards, ed esci!-
Allora mi sedetti nel suo letto, -E allora? Perché tuo padre non è orgoglioso di te?-
-Perché ho fatto un casino- Evelyn Johnson? Casini? Ma dai.
-E sentiamo che hai combinato stavolta- lei allora si mise vicino a me, strano.
-L'ho deluso- mi partì una risatina.
-Tu? Deludere qualcuno?- il suo viso si fece ancor più serio di prima.
-Nessuno è perfetto-
-Quindi? Che hai combinato?-
-Mio padre ha un'azienda, la "Johnson & co"-Che nome era?
Un ghigno mi uscì automaticamente.
-Che hai da ridere?-
-Oh nulla continua-
-Dicevo, dovevo lavorare con lui, fare fatture e portare avanti l'azienda che lui aveva creato e tanto amato soprattutto-
-Ma tu hai scelto la moda, o sbaglio?-
-Non sbagli Richards-
-Bene, quindi c'è l'ha con te solo per questo?-
-Oh, no questa è solo una piccola parte- Piccola? Oh mamma.
-Che hai combinato di altro?-
-Ho lasciato il mio ricco, ex ragazzo- Oh wow.
-Questo quando?-
-Circa una settimana fa- Una settimana? È al passo con i tempi la ragazza.
-Ah, e chi era questo "Ricco ragazzo?" -
-Zack Hart- Aspetta aspetta? Aveva lasciato quel bastardo di Hart?! Oh quanto sono felice.
Tirai un sospiro di sollievo.
-Lo conoscevi?-
-Altroché -
-ah si?-
-Il mio fottuto arcinemico- lei allora rise sotto i baffi.
-Beh, il tuo arcinemico era l'uomo dei sogni- Zack? L'uomo dei sogni? Questa sì che è bella!
-Oh, non credo proprio-
-Oh, mi amava come pochi, mi parlava di te sai. Soprattutto di quanto ti detestasse-
-Avevate una cosa in comune allora, giusto?- Mi odiano tutti.
-Più di una- Lei con Zack non centrava nulla.
-Senti Richards, mi ha tradita, che dovevo fare- Oh lo sapevo.
-Ma hai fatto bene a lasciarlo!- Ho dato appena ragione? A una donna? Sono impazzito.
-Mio padre amava Zack-
-Perché era ricco?-
-Poteva comprarsi te se voleva- Addirittura Evelyn!
-Non credo proprio-
-Posso comprare tutto quello che hai addosso in questo momento se vuoi.-
-Non c'è bisogno- Voleva dimostrare troppo.
-Ora me ne devo andare- Ah vero! Il reggiseno.
-Oh ok, ok ciao- lei era, come per dire. "Furba"? Ma no. Alla fine gliel'ho preso il reggiseno.
Un reggiseno rosa di pizzo che aveva il suo odore.
Forse sono pazzo. Ma doveva tornarmi i boxer e tutto questo non sarebbe accaduto.
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Un appuntamento a Central Park
RomanceEvelyn ha ventidue anni ed è la persona più sbadata di tutta Los Angeles. Kyle ne ha trentaquattro ed è il più menefreghista di tutta Albany. Evelyn è ordinata, ha i suoi schemi ed è una stilista di successo. Kyle è un fashion designer e se va due...