Capitolo 20.

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Kyle

"
-Evelyn!- Oh merda!
Stiamo scherzando? Non so cosa fare, sto sudando freddo.
Chiamo l'ambulanza, è la scelta migliore.
-911, qual'è l'emergenza?-
-Si, emh...mi serve un ambulanza! Ora!- Evelyn non si svegliava e non sapevo come reagire, non mi era mai capitata una situazione del genere.
-Ok, dove si trova?-
-Central Park, alla fontana-
-Arriviamo, lei non sposti la "vittima" ma mi dica cosa è successo- Guardai Evelyn poi iniziai a parlare.
-Ero a correre con la mia ragazza e ci siamo seduti a riposare, poi abbiamo parlato e lei ha iniziato a sentirsi male ed è svenuta, non si sveglia...-
-Ok, si rilassi e non perda la calma. La aiutiamo noi.- Non posso rilassarmi ora.
-Non sposti la ragazza come dicevo prima ma, alzale le gambe, le salirá  il sangue alla testa e molto probabilmente si sveglierà, l'ambulanza sarà lì a momenti- Ok, alzare le gambe.
Non succede niente!
Arrivarono con una barella dei medici, -viene con noi?-
-Si-
-Allora si muova!- Presi le cose di Evelyn e presi le mie ed iniziai a correre insieme ai medici.
Arrivammo all'ospedale e Evelyn si svegliò, ancora stordita la portarono in una stanza.
-Kyle, che è successo?- Mi avvicinai a lei sorridendo.
Sono sollevato. Non so cosa mi prende, due mesi fa non l'avrei mai detto.
-Carotina, come ti senti?- Le spostai i capelli dal viso ed i suoi occhi furono lucidi in un istante.
-Che mi sta succedendo Kyle?-
-Nulla, sarà solo un po' di caldo Carotina, solo caldo- Le diedi un bacio sulla fronte ed uscì fuori a parlare con i medici.
-Quindi? Che ha la mia ragazza?!- Kyle, non alzare la voce.
-Senta, le conviene seguirci-
-Dove andiamo?-
-Nel mio ufficio, è importante-  Ok, non può andare peggio. Sto temendo il peggio, cazzo!
-Si sieda- No cazzo, no.
-Mi dica che non è nulla di grave, la prego-
-Beh... diciamo- Lo sapevo, che schifo!
-Che cos'ha?-
-La sua ragazza ha un disturbo alimentare chiamato bulimia, un disturbo alimentare è...-
-So cos'è dottor... Griffin. So cos'è-  Merda! Kyle respira, respira.
-A che stadio è?-
-L'ultimo- Evelyn, perché non me ne hai parlato?!
-Lei ne uscirá dottore, io lo so-
-Lo spero signor Richards, dovrá sottoporsi a cure, non andrá a casa fino a che non guarirá.-
-Ma non dovrá operarsi, vero?-
-Credo che dovrà farlo, mi dispiace- Ecco perchè ha mangiato così tanto l'altra volta, al sushi... Ecco perché oggi mi ha detto quelle cose, ecco perché è sempre precisa sulle "diete" Perché non l'hai capito prima Kyle? Sei un cazzone!
-Dormirò qui con lei fino a che non guarirá.-
-Non può farlo-
-Io faccio quello che cazzo voglio, ok?-
-Senta signor Richards...-
-Ho abbastanza soldi per farle fare una brutta fine dietro le sbarre, le conviene dire di sì-

-Kyle, dove sei stato?- Non c'è la faccio a guardarla, mi viene da piangere.
-Hai mangiato?-
-Si Kyle, e anche tanto.- Ok, non ha mangiato.
-Senti Carotina mia, devo dirti una cosa, niente segreti tra noi due giusto?-
-Giusto-
-Ti tratterranno qui-
-Perché?-
-Formalità- Non riuscivo a dirle la verità...
-Rimarrò qui con te, stanne certa. Ma ti devi dirmi la verità. Anche se brutta. Se tu ti sentì sbagliata, come non dovresti essere parlane con me, io sono sempre qui lo s...-
-Kyle...Stai piangendo?-
-No Carotina, è l'allergia- Si, allergia al nulla.
-Non è vero, sto male. Non è così?-
Andai con la testa all'indietro e lei me la prese con le mani. Non piangevo solo io adesso.
-Ehi, ehi, ehi, io non ti me ne andrò, ok?- Lo spero Evelyn.
-Lo  so Carotina, lo so- la baciai come se fosse la prima volta. E speravo che non fosse l'ultima.
-Adesso dimmi davvero, hai mangiato?-
-No- disse asciugandosi le lacrime. Cavolo, io che a odiavo.
-Vieni con me- La presi in braccio e la portai nella mensa.
-Oggi cucino io e credimi, sarà una prelibatezza!- Provai a cucinarle la pizza ma ne uscì una cosa simile.
-Forza,mangiamo-
-È bellissima Kyle, grazie-
-Con questo mi devi promettere una cosa-
-Cosa?-
-Che mangerai e che non ti sentirai mai in colpa. Sei bellissima cavolo! La più bella che avessi mai visto- Vederla arrossire era uno spettacolo.
-Sicuro?-
-Più che sicuro amore mio-
-Ti amo da morire Kyle-
-No, ti amo da vivere Evelyn, non si parla di morte in un ospedale- Le presi il viso candido.
Lo so, sono sdolcinato scusate.
-La più bella di tutte-
La baciai."

Mi svegliai nella sua camera D'hotel.
Un'altro sogno senza senso.
Era accanto a me che dormiva.
-Carotina?-  Sgranò gli occhi e con voce impastata disse.
-Ehi, sei rimasto alla fine-
-Stai bene?- Le chiesi irrequieto. È stato solo un sogno, vero?
-Si, dopo che ieri sono svenuta adesso sto bene.-
-Non sei bulimica?- Scoppiò in una risata.
-Hai bevuto troppo prima di dormire ieri sera mi sa.- Menomale, mi sento più leggero.
-È Lunedì- Le dissi io triste di dover andare a lavoro.
-Esatto, vestiti, andiamo a lavorare-

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