Capitolo 29.

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Evelyn

Entrammo in questo locale molto, ma molto rustico.
Portate di carne gigantesche ed omoni barbuti a servirle. Kyle si buttò in contro ad uno di questi e lo salutò con stupore.
-Philip!-
-Kylone!- Kylone? Non credi di aver sentito bene... Scoppiai a ridere nel mezzo della sala e quando mi accorsi di star ridendo solo io mi schiarì la voce è gli porsi la mano.
-Evelyn Johnson. La sua ragazza-
-Il nostro Kyle ce l'ha fatta alla fine!-
-A fare cosa?- Chiesi io guardandolo con un sopracciglio alzato.
-A fidanzarsi con una gran figa come te!- Iniziò a ridere come un cretino e gli tirai uno schiaffo.
-Non permetterti mai più di rivolgermi così la parola, intesi?-
-Si amico, stai esagerando- Si intromise Kyle.
Era ora.
Mangiai poco e niente. Se quello ci aveva messo qualcosa dentro? E se magari voleva vendicarsi per il ceffone? Prevenire è meglio che curare giusto?
-Tutto bene Carotina? Non hai toccato cibo-
-Si, si tutto bene-
-Vuoi andare via? Stai tremando-
-Solo un po' di freddo.-
-Evelyn ci sono cinquanta gradi all'ombra, che è successo?-
-Non mi fido di quello lì-
-Quello chi?-
-Il tuo amico, quello volgare e sessista-
-Sessista?-
-Si-
-Ok è meglio se torniamo- Finalmente!

Pagammo e andammo verso l'appartamento.
Andremo a vedere le stelle...ma dove?
-Che facciamo?-
-Ci sistemiamo-
-Ma sono le tre del pomeriggio, stiamo in tuta a guardarci un film?-
-E va bene carotina, vada per il film-
-Si!!- Iniziai a saltare come una bambina e arrivati mi buttai sul letto.
-Cosa guardiamo?-
Lui non si fece sentire e quando venne teneva per mano un CD.
-Cos'è?-
-Un film dell'orrore- Aspetta, cosa? Non esiste proprio...
-No, ti prego ho paura.-
-Neanche a me fanno impazzire-
-E allora? Perché li stai mettendo?-

-Per farti stare più vicina a me- Nello scorrere del film urlai, strinsi la mano a Kyle, lo abbracciai, mi nascosi sotto le coperte e finì con me addormentata sul suo petto e lui che già dormiva da un'ora buona.

Mi svegliai che erano le 17:50 e chiamai Kyle.
-Ehi-
Nessuna risposta.
-Kyle- Si girò assonnato.
-Sono le cinque del pomeriggio-
-Cosa? Salta l'appuntamento!- Appuntamento? Con chi?
-Con chi?-
-Con te!- Le stelle! Era già buio e non sapevo cosa fare.
-Cambiati, ci vediamo dopo.- Si infilò le scarpe e uscì di corsa. Ero sola, in un appartamento sconosciuto e senza cambio.
Come mi dovrei cambiare.
Iniziai a girare per la casa e rientrai nella biblioteca.
Nella scrivania giaceva un vestito incartato.
Decisi di abbassare là zip della sacca e di uscirlo. Cadde una lettera e la lessi.
" Carotina, questo è per te. Un idea delle prime solo per la mia principessa. Kyle"
Amo quest'uomo.
Guardai il vestito. Un rosa antico con dei brillantini, da sera, con pizzo. Circa una settimana di lavori. Wow.

Andai a indossarlo e in quel momento entrò Kyle dalla porta.
-Sei pronta?-
-Non dovevi, che sia chiaro-
-Dovevo eccome carotina.-
-Stai scherzando? A me bastava solo un bacio. Sarei rimasta comunque.-
-Io volevo di più.-
-Ti amo Kyle-
-Evelyn ti amo anche io e non pensavo di potertelo dire.-
Adesso credo di non poter tornare mai a Los Angeles. Neanche con la forza.
Un piccolo viaggio aveva trasformato la mia vita radicalmente. Un uomo aveva trasformato la mia vita in meglio e sono felice di essere per lui la più importante.

-Andiamo?-
Lo presi a braccetto e annuì.
Mi portò sul tetto e si sedette a cavalcioni sul parapetto, feci lo stesso e appoggiai la testa sul suo petto andando all'indietro con la schiena.
-Sai carotina, aspettavo venissi qui su-
-Perché?-
-Perchè semplicemente mi sono ammazzato per fare quello- Indicò un lato e mi voltai di conseguenza.
In un piccolo spazio c'era un tavolo rotondo con due candele e due sedie. In un piatto c'era una rosa di colore rosa è una lettera.
-Scherzi?-
-No, volevo stupirti-
-E ci sei riuscito-
Gli presi il viso e lo baciai. La piccola barba mi spinava le mani ma non ci facevo caso più di tanto. Non volevo staccarmi più da lui.

Un appuntamento a Central ParkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora