Capitolo 21.

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Evelyn

Kyle sta dando di matto.
-Dobbiamo andare a lavoro, alzati o faremo tardi- Gli dissi da sotto la doccia.
Finalmente il Capo mi aveva convocato e non vedevo l'ora di avere l'aumento che mi meritavo da anni.
-Ah, giusto Oggi è il grande giorno Carotina...-
-Si Kyle Richards alza il culo dal letto e vestiti- Troppo dura?
-Ok, ok.-
Andammo a piedi per "smaltire" la tensione.
Dopo la sfilata di Zack e Me dovevo avere un amento per forza. Zack ha cercato di mettermi in ombra incolpando Kyle ma non essendoci riuscito  è finito con l'essere licenziato.
-Te la meriti la promozione-
-Me la merito eccome-
Arrivammo davanti all'ufficio "Style" e l'emozione esplose dentro di me.
-Finalmente- Salimmo con l'ascensore ed arrivammo all'ufficio del capo.
-Johnson, Richards! Che piacere!- Ci fece segno di accomodarci ed io levai gli occhiali da sole dalla testa.
Non posso credere che stia per succedere!
-Come sapete io tra un po' vado in pensione e voglio che questa rivista di moda "Style" e tutti gli stilisti che lavorano per essa siano seguiti da un capo fantastico come è stato tutto l'anno.- Ci siamo quasi!
Kyle mi prese la mano.
-Quindi  vorrei dare a te questo incarico- Si!
-A me?- Chiesi io.
-Oh, no, non tu Johnson. A Richards!- Spalancai gli occhi.
A Richards? Dopo tutto quello che ho fatto?
Dopo che mi sono ammazzata di lavoro?
Dopo che ho fatto tre ore di volo per venire qui?
Dopo che mi hanno rubato gli abiti tre sante volte? Non posso accettarlo.
-Io?- Disse perplesso Kyle.
-Si, proprio tu Richards- Spero non ne sia felice.
-Sono lusingato Capo!- Sta scherzando. Vero? Mi alzai furiosa dalla sedia ed uscì sbattendo la porta.
Andai nel mio ufficio ed iniziai a prendere le mie cose, nervosa e incredula.
Non ci potevo pensare.
Presi il borsone di Louis Vuitton e ci misi dentro tutte le cose che c'erano nell' ufficio uscendo dal palazzo. Non posso credere l'abbia accettato davvero...
Chiamai un taxi e mi sedetti nei sedili posteriori a guardare il paesaggio di New York.
Kyle Richards eh? Maledetto il giorno in cui l'ho incontrato nel cazzo di aeroporto!
-Salve, mi porti all'hotel "Star"- 
-Certo-
Adesso la Evelyn Johnson che si è fatta con culo così per arrivare dov'è adesso, è stata spazzata via dal suo "fidanzato" che adesso diventerá il più famoso dell' Upper East Side.
Come ho potuto fidarmi?
Mi ha solo usata per i suoi scopi personali. Gliela farò pagare.
Mi squillò il telefono.
"Celine: Ehi amica! Sta sera c'è una festa in un parcheggio, vieni?"
"Evelyn: Amica, sto tornando a Los Angeles"
"Celine: Aspetta, stai scherzando?" Spensi il telefono, è ora di uscire la cazzimma.
-Prego, sono cinquanta euro- Fanculo.
-Si tenga gli altri cinquanta, mancia-

Entrai in camera mia prendendo le valigie e iniziando a sistemare tutto sentì un bussare alla mia porta.
-Kyle se sei tu non ti aprirò!- Kyle, non poteva mai essere.
-Posta!- Come non detto.
Mi arrivò un giornale. "Johnson, dove sei?" Era il titolo. Fanculo doppiamente.
"Kyle Richards, il famoso compagno della fantastica stilista Evelyn Johnson l'ha usata per avere il suo reclamato posto? La risposta non si sa ma qui, beh qui si chiede di si. Johnson tornerá o è stata fatta sprofondare nelle sabbie mobili e non ne uscirá mai più?" Scherziamo? Nelle sabbie mobili? Non sto bene.
Kyle non sarebbe venuto a chiedermi perdono con quel carattere di merda che si ritrovava. Il mio sesto senso doveva dire "Evelyn! Non puoi metterti con il tuo arcinemico!" E invece...
-Gliela faccio pagare- Dissi tra me e me. Ed è quello che farò.

Presi i miei occhiali da sole e le mie valigie, ma soprattutto presi le chiavi secondarie della camera di Kyle.
Cercai e cercai tra i suoi cassetti e finalmente urlai di gioia.
Cara Lamborghini rossa, adesso sei mia.
Scesi le scale in fretta e presi la Lamborghini.
Accesi l'auto e partì per la mia amata Los Angeles sul quattro ruote piú bello che avessi mai avuto, o meglio rubato.
Mi arrivò una chiamata da Kyle e decisi di rispondere.
-Carotina...-
-Fanculo, sono con la tua auto verso Los Angeles. Ci siamo fidati entrambi della persona sbagliata Richards-
-Stai scherzando?-
-Assolutamente no-
-Evelyn, torna ti prego-
-Non se ne parla-
-Evelyn, ti prego-
-Bye Bye- Chiusi la chiamata ed iniziai a sentire un bruciore lancinante allo stomaco.
Era una sensazione strana. Forse mi mancava. Forse gli dovevo telefonare. Forse dovevo tornare.
O forse ho fatto bene ad andarmene.
Voglio solo che arrivi a Los Angeles e tornare nel mio ufficio con Loren come assistente e migliore amica, niente più combattimenti, niente più New York, niente più Corse e soprattutto niente più Kyle Richards.
Quella frase mi girava nella testa "Niente più Kyle Richards" Lo volevo davvero?
Può darsi.
O magari no.
Dovevo solo parlare con la mia migliore amica.
Imboccai la strada per l'autostrada e presi il cellulare chiamando "Loren" il mio contatto di emergenza nonchè la mia migliore amica e assistente.
-Evelyn? Dimmi-
-Ho lasciato New York, ho rubato la macchina di Kyle e sono scappata.-
-No aspetta, cosa?-

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