7) Tequila e vodka

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-Mi raccomando, fate attenzione.- dice mio padre con tono serio. Non riesco a capire, però, con chi dei quattro stia parlando. Jared e Tyler annuiscono, con espressione angelica, Naomi ridacchia ed io mi nascondo dietro di loro, cercando di non farmi notale.
Nessuno ha commentato il mio outfit, decisamente insolito per una come me, e non riesco ancora a credere al fatto che mio padre abbia acconsentito a farmi uscire. Non oso nemmeno immaginare quali tecniche di persuasione abbiano utilizzato i miei cugini.
-Non ti preoccupare, zio Mark. Naomi e Sole sono al sicuro, con noi.- risponde uno dei due fratelli, facendo, di conseguenza, annuire l'altro.

Mio padre ci lancia un'ultima occhiata di avvertimento e poi ci indica il portone. -La macchina vi sta attendendo fuori, vi porterà in uno dei miei locali.-
Annuisco e mi incammino, prendendo sottobraccio mia cugina.
-Ancora non riesco a crederci che siano riusciti a convincerlo.- bisbiglio scioccata.
Ci accomodiamo nella limousine e fisso, con sguardo curioso, i due ragazzi. -Allora? Come avete fatto?-
Le loro labbra si piegano in un sorriso furbo. -Non sveliamo mai i nostri trucchi. Tu pensa solo a divertirti.-
Sbuffo, ma decido di dare loro ascolto e mi accomodo sullo schienale, guardando le luci della città scorrere fuori dal finestrino.

-Ma è possibile che ti stia sempre con il fiato sul collo?- Naomi mi indica Darko e sbuffa irritata.
Lancio lo sguardo alla mia guardia del corpo, concentrata alla guida, e lo riporto su di lei. -Ordini di mio padre.- mi stringo nelle spalle e lei alza gli occhi al cielo. -Sono sempre stati troppo protettivi nei tuoi confronti, ma poi non ci hanno pensato un solo secondo a gettarti tra le mani di uno sconosciuto.- sbotta risentita e le sue parole mi feriscono come aghi conficcati nella pelle.
Accuso il colpo e abbasso lo sguardo, non sapendo come rispondere, e lei sospira triste. -Scusa, non volevo.- mi stringe la mano ed io sorrido debolmente. -Non preoccuparti, è la verità.-
Apre bocca per ribattere, ma Tyler spalanca lo sportello e si getta fuori dalla macchina. -Arrivati!- dice, stiracchiandosi leggermente.

Scendiamo pure noi e ci affianchiamo alla lunga fila di persone in attesa di entrare. Darko ci fa segno di seguirlo e ci conduce fino ad un ingresso riservato ai membri della mia famiglia, passando dal retro e facendoci accomodare in uno dei privè del locale.
Ci viene immediatamente servita una bottiglia di non so cosa e i due ragazzi prendono subito da bere, lanciando gli occhi sulla pista da ballo.
-La bionda, quella col vestito blu.- sceglie Tyler, riferendolo al fratello.
-Mh, ottima scelta. Io opto per la rossa, invece, vestito nero.-
Si lanciano un'occhiata maliziosa e, nel giro di pochi secondi, rimango da sola insieme a Naomi.
La guardo con espressione disgustata e lei scoppia a ridere, riempiendosi, un'altra volta, il bicchiere di liquido pieno di piccole bollicine.
-Cosa c'è? Non c'è nulla di male nel divertirsi un po'.-
-E voi lo chiamate divertimento, questo?- chiedo scettica, indicando Tyler che ha già conquistato la povera malcapitata. -Guarda, le sta praticamente mangiando la faccia.- sussurro scandalizzata, nel vedere mio cugino inglobare la bionda con la bocca.

-Siamo giovani e belli, se non ci divertiamo ora quando lo faremo?- si giustifica lei, passando in rassegna un gruppo di ragazzi.
-Io..noi non possiamo farle, queste cose. Sai...le famiglie vogliono che arriviamo al matrimonio ancora pure ed innocenti, come piccole cerbiatte sacrificali.- rivelo imbarazzata, vedendo i suoi occhi spalancarsi.
-Cosa? Anche noi facciamo parte della mafia, ma le regole non sono così ferree.-
-Credo dipenda dall'importanza che ha la famiglia. Più si ha potere e più queste cose contano.- abbasso lo sguardo e mi torturo le dita delle mani, strappando le piccole pellicine.
-Deve essere un vero schifo.- ribatte lei, facendomi annuire.
Cala il silenzio ed io non ho il coraggio per rialzare lo sguardo ed immergerlo nel suo, avendo paura di leggerci compassione o, peggio ancora, giudizio.
-Beh...lo vuoi assaggiare, per cominciare, un goccio di champagne?- il suo tono allegro mi fa sorridere e, per una volta, decido di trasgredire le regole. Sono riuscita a scampare da un matrimonio infelice, cosa vuoi che mi faccia un goccio di vino?
-Sì.- rispondo decisa e sorseggio un po' del liquido frizzante che mi porge.
-Com'è?- chiede curiosa.
-Mm..alcolico.- ribatto confusa.
-Alcolico?- ride. -E che non hai ancora assaggiato nulla.-

Uniti dal destino (Mafia romance)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora