-È davvero incantevole, signorina.- Greta, una delle domestiche, finisce di acconciarmi i capelli e poi fa un passo indietro, sorridendomi.
-Grazie.- sussurro, fissando la mia immagine allo specchio.
Oggi è un giorno molto importante: Blake ha deciso di organizzare una cena in cui mi presenterà ufficialmente, come sua futura moglie, al mondo della mafia.
Sono felice, ma anche estremamente preoccupata: da dopo questa sera, nulla sarà più come prima.Mi liscio il vestito color verde acqua e prendo un respiro profondo, girandomi verso di lei.
-Dove si trova Blake?-
-È nel suo ufficio.- risponde, chinando leggermente il capo ed uscendo dalla stanza.
La seguo a ruota e mi fermo davanti alla porta in legno massiccio dello studio del ragazzo dagli occhi dorati. Busso leggermente e poi apro l'anta, intrufolandomi all'interno della stanza.
Blake ha gli occhi piantati su alcuni documenti, ma, quando mi vede, mi sorride e si sposta leggermente indietro con la sedia, facendomi segno di sedermi sulle sue gambe.-Sei uno spettacolo.- sussurra al mio orecchio, accarezzandomi la schiena. Arrossisco e sorrido, abbassando lo sguardo. Lui segue i miei occhi e finisce per fissare le mie dita, prive di qualsiasi anello.
-La vuoi?- mi chiede, accarezzandomi la nocca dell'anulare.
-Cosa?- domando, anche se abbia capito alla perfezione di cosa stia parlando.
-La fede. La vuoi?-
-Ma che modi, Blake.- scherzo, girandomi verso di lui ed accerchiandogli il collo con le braccia.
Lui ridacchia. -Te la ho già fatta la proposta e tu hai dato di matto, dovrei ripetermi?-
-Ho dato di matto perché solo qualche sera prima ti ho visto in compagnia di un'altra donna, avrei dovuto fingere di essere felice e contenta?-
Uno strano formicolio si prende il possesso del mio corpo e mi ritrovo a stringere i pugni, fissandolo con sguardo truce.-Sei gelosa, musetto?-
-No.- incrocio le braccia al petto e fingo una smorfia orgogliosa, che lo fa solo ridere.
La sua mano finisce sotto al mio mento e lo aggancia tra indice e pollice, facendo abbassare il mio viso sulla sua bocca. Prende tra i denti il mio labbro inferiore e lo mordicchia leggermente.
-Lo sai che, per colpa tua, si sta per scatenare una guerra?- mormora, gli occhi scintillanti persi dentro ai miei.
-Per colpa mia?- chiedo confusa, cercando di calmare il ritmo martellante del mio cuore.
-Tuo padre ti sta cercando...non appena ti annuncerò al mondo della mafia, avrà la conferma che ti abbia presa io e mi dichiarerà guerra.-Trasalisco e mi agito appena sulle sue ginocchia, costringendolo a rafforzare la presa sulla mia vita per non farmi cadere a terra.
-Perché lo stai facendo, allora? Perché mi vuoi sposare?-
-Sole, mi sembra di avertelo già detto...la mia organizzazione non se la sta passando alla grande, ho bisogno di sposarmi per ristabilire l'ordine e far vedere che io sia ancora in grado di essere un capo. Avere un erede significa mandare avanti la mia dinastia, far capire che ci sia già chi prenderà il mio posto.-
Incastro il viso nell'incavo del suo collo e respiro il suo buon profumo. -E perché proprio io?-
Lo sento sbuffare divertito. -Ti ho già detto pure questo: io voglio te.-
-E se fossi io quella a non volere te?- struscio il naso sulla sua pelle e la sua presa si intensifica, stringendomi i fianchi.
-Oh sì che mi vuoi, Soleil.- la sua mano scende verso il mio basso ventre e scaccia il tessuto del vestitino, andando a toccare il mio interno coscia.
-E chi te lo dice?- mormoro, aggrappandomi alle sue spalle larghe nel momento in cui il suo dito percorre il bordo delle mie mutandine.-Il tuo corpo, musetto.- la sua mano raggiunge il mio punto sensibile e lo sfiora appena, facendo attraversare il mio corpo da una scossa di puri brividi. -Guardati..sei già pronta per me.- sussurra, mostrandomi le sue dita umide. -E ti voglio sempre così...a mia disposizione.-
-Come un giochetto sessuale?- sussurro, imbronciando le labbra.
-No, come una porta aperta che dà accesso al fottuto paradiso. Il mio privato e fottuto paradiso.- sussurra sul mio orecchio, mordendomi il lobo.
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Uniti dal destino (Mafia romance)
RomanceNon importa quanto tu, a fondo, possa scavare. Non importa quanto tu creda di conoscere una persona. Non importa cosa tu saresti disposto a fare per lei. Perché più scavi e più scopri cose che non vorresti mai aver trovato. Più scavi e più capisci...